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Giovanni Urbinati – Castelli di Carta
Nella avveniristica location di MELTINGBOX, messa a disposizione da Ghirardelli Architetti appare una distesa di cattedrali, cui rivelano la propria massima espressione le opere di Giovanni Urbinati, che trovano forma compiuta nella mostra “Castelli di carta”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nella avveniristica location di MELTINGBOX, messa a disposizione da GhirardelliArchitetti appare una distesa di cattedrali, cui rivelano la propria massima espressione le opere di Giovanni Urbinati, che trovano forma compiuta nella mostra “Castelli di carta”. Scelta espositiva peculiare l'ex mulino, ora attività di architetti e nuovo centro espositivo dedicato all'arte contemporanea.
...dalla terra all'architettura. Dalla terra a una nuova architettura...
L'idea, trova il suo prototipo circa trent’anni fa, in attesa di riemergere oggi con tutta la sua energia e carica di nuovi significati. Architetture, costruzioni non finite dai piani non comunicanti, appaiono all'attenzione dell'artista quando, durante il solito percorso per arrivare in atelier, rimane affascinato
da un palazzo abbandonato in costruzione e come il non finito accenda l'immaginazione.
Le opere sono realizzate con tecnica a lastra e foglie in porcellana gres, sottilissime, fino a 1mm.
Gli impasti ruvidi, lucenti o opachi, metallici. Dal bianco assoluto, alle macchie di colore, alle lettere, ai
colori puri, alle colature caratteristiche, ai fantasmi. Felicità, dolore, vitalità, inquietudine, risata, solitudine, desiderio... i sentimenti che trapelano, dall'operato delle abili mani di Urbinati, nelle sue torri, capaci di realizzare opere che riflettono la nostra epoca.
Appollaiati sulle vette di alcuni palazzi, si stagliano dei mostri, come avvoltoi, gargoyle della città odierna, che giudicano e imbruttiscono ciò che si trovano intorno, pubblicità, smog, stress, fagocitando ironia e grottesco. Altre architetture sono accessoriate di alberi, cipressi, piante, in rimando all'ecologia, alla nascita e alla morte. Altre ancora prendono ispirazione dai castelli di carta dei bambini, dalle carte da gioco, dai numeri, dai colori puri, dalle molteplici fantasie, capaci di
abbracciare qualsiasi gusto personale.
Chiusi ma aperti, chiusi e aperti e chiusi e aperti ancora. Corredano le sculture i grandi fogli di carta appesi ai muri, schizzi preparatori a matita e china, con
pennellate decise, prospettiche, accompagnano nel percorso espositivo lo spettatore, valorizzando e completando il lavoro dell'artista. Architetture che come persone respirano, ognuna con una personalità, indipendenti, ma che in gruppo trovano tutta la loro vitalità, dialogando tra di esse e con lo spazio.
...dalla terra all'architettura. Dalla terra a una nuova architettura...
L'idea, trova il suo prototipo circa trent’anni fa, in attesa di riemergere oggi con tutta la sua energia e carica di nuovi significati. Architetture, costruzioni non finite dai piani non comunicanti, appaiono all'attenzione dell'artista quando, durante il solito percorso per arrivare in atelier, rimane affascinato
da un palazzo abbandonato in costruzione e come il non finito accenda l'immaginazione.
Le opere sono realizzate con tecnica a lastra e foglie in porcellana gres, sottilissime, fino a 1mm.
Gli impasti ruvidi, lucenti o opachi, metallici. Dal bianco assoluto, alle macchie di colore, alle lettere, ai
colori puri, alle colature caratteristiche, ai fantasmi. Felicità, dolore, vitalità, inquietudine, risata, solitudine, desiderio... i sentimenti che trapelano, dall'operato delle abili mani di Urbinati, nelle sue torri, capaci di realizzare opere che riflettono la nostra epoca.
Appollaiati sulle vette di alcuni palazzi, si stagliano dei mostri, come avvoltoi, gargoyle della città odierna, che giudicano e imbruttiscono ciò che si trovano intorno, pubblicità, smog, stress, fagocitando ironia e grottesco. Altre architetture sono accessoriate di alberi, cipressi, piante, in rimando all'ecologia, alla nascita e alla morte. Altre ancora prendono ispirazione dai castelli di carta dei bambini, dalle carte da gioco, dai numeri, dai colori puri, dalle molteplici fantasie, capaci di
abbracciare qualsiasi gusto personale.
Chiusi ma aperti, chiusi e aperti e chiusi e aperti ancora. Corredano le sculture i grandi fogli di carta appesi ai muri, schizzi preparatori a matita e china, con
pennellate decise, prospettiche, accompagnano nel percorso espositivo lo spettatore, valorizzando e completando il lavoro dell'artista. Architetture che come persone respirano, ognuna con una personalità, indipendenti, ma che in gruppo trovano tutta la loro vitalità, dialogando tra di esse e con lo spazio.
07
luglio 2013
Giovanni Urbinati – Castelli di Carta
Dal 07 al 14 luglio 2013
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
MELTINGBOX
Viserba Monte, Via San Giovenale, 86, (Rimini)
Viserba Monte, Via San Giovenale, 86, (Rimini)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 9-18
Vernissage
7 Luglio 2013, h 19:30
Autore
Curatore