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Enzo Fiore – Divine e altri miti
La mostra di Enzo Fiore “Divine e altri miti”, ospitata a Palazzo Callas di Sirmione dal 30 giugno al 1 settembre 2013, presenta una panoramica concernente il lavoro dell’artista dedicato alle icone del nostro tempo a partire dall’universo femminile, passando attraverso ritratti di personaggi celebri appartenenti al mondo dell’arte, della storia, della musica e del cinema. Una sorta di archivio dell’umanità, riferito e narrato attraverso le personalità che maggiormente hanno rappresentato o saputo interpretare la loro epoca.
Comunicato stampa
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La mostra di Enzo Fiore “Divine e altri miti”, ospitata a Palazzo Callas di Sirmione dal 30 giugno al 1 settembre 2013, presenta una panoramica concernente il lavoro dell’artista dedicato alle icone del nostro tempo a partire dall’universo femminile, passando attraverso ritratti di personaggi celebri appartenenti al mondo dell’arte, della storia, della musica e del cinema. Una sorta di archivio dell'umanità, riferito e narrato attraverso le personalità che maggiormente hanno rappresentato o saputo interpretare la loro epoca.
La mostra, con il Patrocinio del Comune di Sirmione (BS), curata da Anna Vergine e Gabriele Fallini, con testi in catalogo dei curatori e di Alberto Mattia Martini, in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini, Cortina – Venezia, sarà inaugurata domenica 30 giugno presso Palazzo Callas alle ore 12,00.
Nelle opere di Enzo Fiore, il connubio uomo - natura diviene determinante ed imprescindibile. La natura, fin dagli esordi nel 1997, risulta essere la protagonista, l'elemento dal quale l’artista attinge per plasmare i suoi lavori. I materiali organici, quali muschio, arbusti, foglie, radici, terra, pietre, diventano gli strumenti con i quali Fiore crea le sue opere, che dal 2008 vedono in alcune di esse anche la presenza e l'utilizzo degli insetti. L'ultima produzione artistica si contraddistingue per un forte e irruente colore di sfondo che alleggerisce visibilmente l’atmosfera delle tele, esorcizzando il tema della morte e della decomposizione. Il rapporto tra Eros e Thanatos, trova nella ricerca messa in atto da Fiore un dialogo costante, nel quale: inizio e fine, genesi e apocalisse, creazione e annichilimento, interagisco in un continuo ed intenso scambio. La materia inanimata prende nuova forma e diventa espressione di carne, corpo e vita.
Fiore dimostra uno straordinario potere di suggestione ed attraverso l’utilizzo impercettibilmente strutturato di materiali organici, peculiarità della sua ricerca artistica, sembra volerci condurre con mano ferma e delicata nella leggenda di una dimensione mitica della figura e del ritratto alla quale lo spettatore è invitato a partecipare e riflettere, in un coinvolgimento diretto con la materia.
Nella mostra l’artista affronta il potere dell’immagine di personaggi appartenenti alla nostra contemporaneità e che sono diventati i “miti” che celebriamo oggi, per il valore e la straordinarietà che sono stati in grado di incarnare e comunicare. L’universo iconico di Enzo Fiore si compone di creature sospese tra realtà e creatività espressiva, attraverso la concretezza di una tecnica che cristallizza frammenti di natura restituendone la “leggerezza”. L'intento di Fiore è anche quello di inoltrarsi in una dettagliata analisi delle fattezze del corpo, della struttura anatomica e dei tratti somatici dei soggetti ritratti, in modo che al fruitore venga restituita la sensazione di trovarsi innanzi ad un mondo brulicante, in continuo movimento, come immersi tra le trame vibranti dell'esistenza. Se ad un primo sguardo l'immagine appare come un ritratto pittorico, quasi grafico, avvicinandosi ad essa si viene avvolti e coinvolti all'interno di una molteplicità di forme, di entità animali e vegetali che ci riconducono inevitabilmente alla natura come macro, vista nelle sue imponenti forme d'insieme o come micro, intesa come manifestazione del particolare, dell'unicità e dell'inconsueto. Una forma esemplare di bellezza a rappresentazione del continuo cambiamento nella vitalità dei processi di comunicazione fra materia ed energia, nello stretto legane che si instaura fra Uomo, Natura e Cultura.
“Enzo Fiore è un artista che ha posto la sua esistenza sotto il segno di una manualità vorticosa e costante, al servizio di una pittura che non ha mai rinunciato ad avere un suo peso specifico. Un peso grave regge la sua pittura, fatta di spessori e pennellate dense, di colori cupi e di materie forti. Egli cerca di costruire un mondo tattile dell’immaginario, dove le figure acquistano una tridimensionalità fatta interamente di pittura, carne e pelle incorporate dentro l’alveo del quadro.” (Achille Bonito Oliva).
Enzo Fiore nasce a Milano il 13 luglio 1968. Dopo aver frequentato il liceo artistico di Milano, nel 1991 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la guida del maestro Luciano Fabro. Negli anni successivi si dedica al restauro di dipinti antichi e alla realizzazione di allestimenti scenografici. Nel 1996 inizia la collaborazione con la Galleria Fabbrica Eos di Milano. Nel 2006 conosce il gallerista Stefano Contini e inizia una collaborazione con le gallerie d’arte Contini a Venezia e a Cortina d’Ampezzo. Vive e lavora a Milano.
La mostra, con il Patrocinio del Comune di Sirmione (BS), curata da Anna Vergine e Gabriele Fallini, con testi in catalogo dei curatori e di Alberto Mattia Martini, in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini, Cortina – Venezia, sarà inaugurata domenica 30 giugno presso Palazzo Callas alle ore 12,00.
Nelle opere di Enzo Fiore, il connubio uomo - natura diviene determinante ed imprescindibile. La natura, fin dagli esordi nel 1997, risulta essere la protagonista, l'elemento dal quale l’artista attinge per plasmare i suoi lavori. I materiali organici, quali muschio, arbusti, foglie, radici, terra, pietre, diventano gli strumenti con i quali Fiore crea le sue opere, che dal 2008 vedono in alcune di esse anche la presenza e l'utilizzo degli insetti. L'ultima produzione artistica si contraddistingue per un forte e irruente colore di sfondo che alleggerisce visibilmente l’atmosfera delle tele, esorcizzando il tema della morte e della decomposizione. Il rapporto tra Eros e Thanatos, trova nella ricerca messa in atto da Fiore un dialogo costante, nel quale: inizio e fine, genesi e apocalisse, creazione e annichilimento, interagisco in un continuo ed intenso scambio. La materia inanimata prende nuova forma e diventa espressione di carne, corpo e vita.
Fiore dimostra uno straordinario potere di suggestione ed attraverso l’utilizzo impercettibilmente strutturato di materiali organici, peculiarità della sua ricerca artistica, sembra volerci condurre con mano ferma e delicata nella leggenda di una dimensione mitica della figura e del ritratto alla quale lo spettatore è invitato a partecipare e riflettere, in un coinvolgimento diretto con la materia.
Nella mostra l’artista affronta il potere dell’immagine di personaggi appartenenti alla nostra contemporaneità e che sono diventati i “miti” che celebriamo oggi, per il valore e la straordinarietà che sono stati in grado di incarnare e comunicare. L’universo iconico di Enzo Fiore si compone di creature sospese tra realtà e creatività espressiva, attraverso la concretezza di una tecnica che cristallizza frammenti di natura restituendone la “leggerezza”. L'intento di Fiore è anche quello di inoltrarsi in una dettagliata analisi delle fattezze del corpo, della struttura anatomica e dei tratti somatici dei soggetti ritratti, in modo che al fruitore venga restituita la sensazione di trovarsi innanzi ad un mondo brulicante, in continuo movimento, come immersi tra le trame vibranti dell'esistenza. Se ad un primo sguardo l'immagine appare come un ritratto pittorico, quasi grafico, avvicinandosi ad essa si viene avvolti e coinvolti all'interno di una molteplicità di forme, di entità animali e vegetali che ci riconducono inevitabilmente alla natura come macro, vista nelle sue imponenti forme d'insieme o come micro, intesa come manifestazione del particolare, dell'unicità e dell'inconsueto. Una forma esemplare di bellezza a rappresentazione del continuo cambiamento nella vitalità dei processi di comunicazione fra materia ed energia, nello stretto legane che si instaura fra Uomo, Natura e Cultura.
“Enzo Fiore è un artista che ha posto la sua esistenza sotto il segno di una manualità vorticosa e costante, al servizio di una pittura che non ha mai rinunciato ad avere un suo peso specifico. Un peso grave regge la sua pittura, fatta di spessori e pennellate dense, di colori cupi e di materie forti. Egli cerca di costruire un mondo tattile dell’immaginario, dove le figure acquistano una tridimensionalità fatta interamente di pittura, carne e pelle incorporate dentro l’alveo del quadro.” (Achille Bonito Oliva).
Enzo Fiore nasce a Milano il 13 luglio 1968. Dopo aver frequentato il liceo artistico di Milano, nel 1991 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la guida del maestro Luciano Fabro. Negli anni successivi si dedica al restauro di dipinti antichi e alla realizzazione di allestimenti scenografici. Nel 1996 inizia la collaborazione con la Galleria Fabbrica Eos di Milano. Nel 2006 conosce il gallerista Stefano Contini e inizia una collaborazione con le gallerie d’arte Contini a Venezia e a Cortina d’Ampezzo. Vive e lavora a Milano.
30
giugno 2013
Enzo Fiore – Divine e altri miti
Dal 30 giugno al primo settembre 2013
arte contemporanea
Location
PALAZZO CIVICO MARIA CALLAS
Sirmione, Piazza Giosuè Carducci, (Brescia)
Sirmione, Piazza Giosuè Carducci, (Brescia)
Orario di apertura
ore 15,00 - 21,00 - chiuso lunedì
Vernissage
30 Giugno 2013, h 12
Autore
Curatore