Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Statements 2013.2
La collettiva Statements 2013.2 conclude la quarta edizione del workshop “Manuale per artisti. Tutto quello che un artista deve sapere per entrate nel mondo dell’arte contemporanea”, ideato e curato da Ivan Quaroni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La collettiva Statements 2013.2 conclude la quarta edizione del workshop Manuale per artisti. Tutto quello che un artista deve sapere per entrate nel mondo dell’arte contemporanea, ideato e curato da Ivan Quaroni.
Il workshop, concepito in forma di lezioni e incontri dove il confronto e la discussione sono continue e produttive, si è svolto in poco più di due mesi coinvolgendo artisti diversi, per luogo di provenienza, età e ricerca artistica.
Obiettivi del percorso, da una parte raffinare la sensibilità critica degli artisti nel confronto del proprio operare artistico e uscire quindi da dinamiche chiuse e infruttuose, grazie anche all’incontro con altri artisti (Silvia Argiolas, Vanni Cuoghi, Massimo Dalla Pola, Pastorello, Michael Rotondi) e professionisti (lo stesso Ivan Quaroni, Flavio Arensi e Igor Zanti) che hanno permesso una visione più obiettiva della propria ricerca; dall’altra preparare i partecipanti ad affrontare il sistema dell’arte e il lavoro dell’essere artisti.
A questo proposito scrive Arianna Beretta nel testo in catalogo: “La capacità di andare oltre la visione personale, alla ricerca di errori o debolezze, è indispensabile per un artista che, abituato ormai a lavorare chiuso nel proprio studio, non ha la possibilità di un confronto diretto e continuo con chi pratica lo stesso lavoro. Il rischio di isolamento e soprattutto di una visione parziale,e perciò inadeguata, molto spesso blocca una produzione che avrebbe in sé tutte le componenti per avere successo.
L’allenamento a quella che negli Stati Uniti viene definita “criticality”, ovvero l’abilità a esercitare una lettura critica della propria ricerca riuscendo a individuare punti di forza e di debolezza, porta gli artisti ad una nuova consapevolezza rispetto alla propria ricerca artistica e al lavoro prodotto.”
I lavori in mostra spaziano dalla pittura a olio a quella ad acquarello, dalla foto al video per finire con l’installazione.
Il workshop, concepito in forma di lezioni e incontri dove il confronto e la discussione sono continue e produttive, si è svolto in poco più di due mesi coinvolgendo artisti diversi, per luogo di provenienza, età e ricerca artistica.
Obiettivi del percorso, da una parte raffinare la sensibilità critica degli artisti nel confronto del proprio operare artistico e uscire quindi da dinamiche chiuse e infruttuose, grazie anche all’incontro con altri artisti (Silvia Argiolas, Vanni Cuoghi, Massimo Dalla Pola, Pastorello, Michael Rotondi) e professionisti (lo stesso Ivan Quaroni, Flavio Arensi e Igor Zanti) che hanno permesso una visione più obiettiva della propria ricerca; dall’altra preparare i partecipanti ad affrontare il sistema dell’arte e il lavoro dell’essere artisti.
A questo proposito scrive Arianna Beretta nel testo in catalogo: “La capacità di andare oltre la visione personale, alla ricerca di errori o debolezze, è indispensabile per un artista che, abituato ormai a lavorare chiuso nel proprio studio, non ha la possibilità di un confronto diretto e continuo con chi pratica lo stesso lavoro. Il rischio di isolamento e soprattutto di una visione parziale,e perciò inadeguata, molto spesso blocca una produzione che avrebbe in sé tutte le componenti per avere successo.
L’allenamento a quella che negli Stati Uniti viene definita “criticality”, ovvero l’abilità a esercitare una lettura critica della propria ricerca riuscendo a individuare punti di forza e di debolezza, porta gli artisti ad una nuova consapevolezza rispetto alla propria ricerca artistica e al lavoro prodotto.”
I lavori in mostra spaziano dalla pittura a olio a quella ad acquarello, dalla foto al video per finire con l’installazione.
20
giugno 2013
Statements 2013.2
Dal 20 al 28 giugno 2013
arte contemporanea
Location
CIRCOLOQUADRO
Milano, Via Gian Battista Passerini, 18, (Milano)
Milano, Via Gian Battista Passerini, 18, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15-19 o su appuntamento
Vernissage
20 Giugno 2013, ore 18.30
Autore
Curatore