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Emilio Isgrò – Modello Italia (2013-1964)
L’intenzione è quella di mostrare e dimostrare, in una sorta di percorso a ritroso, l’attualità dell’arte di Isgrò, ma anche come le ultime opere siano strettamente legate alle prime. Le installazioni spettacolari e complesse dell’ultimo periodo si compongono infatti degli elementi delineati già dagli anni sessanta e settanta, proseguendo e ampliando le tematiche e i segni primitivi dell’artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
20 giugno – 6 ottobre 2013
EMILIO ISGRÒ
Modello Italia
(2013 – 1964)
a cura di Angelandreina Rorro
Anteprima stampa mercoledì 19 giugno 2013, ore 12.00
Inaugurazione mercoledì 19 giugno 2013, ore 18.00
La mostra Emilio Isgrò. Modello Italia (2013 – 1964) a cura di Angelandreina Rorro si
inaugura il 19 giugno 2013 presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
La mostra di Emilio Isgrò comincia volutamente dove finiva l’antologica che il Centro per
l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presentò nel 2008 con il titolo Dichiaro di
essere Emilio Isgrò rovesciando i termini della storica affermazione Dichiaro di non
essere Emilio Isgrò, l’opera realizzata nel 1971.
Dichiarando la propria identità l’artista siciliano si è assunto la responsabilità di tutto il
percorso precedente e ha dato inizio a una nuova stagione creativa che completa e rafforza
il valore della produzione già storicizzata in una prospettiva di attualizzazione storica.
Questo passaggio conferisce nuovo senso alla pratica della cancellatura, segno distintivo
della poetica di Isgrò, che ne ha fatto una essenziale figura di riferimento anche
per le nuove ricerche artistiche.
L’intenzione è quella di mostrare e dimostrare, in una sorta di percorso a ritroso,
l’attualità dell’arte di Isgrò, ma anche come le ultime opere siano strettamente legate alle
prime. Le installazioni spettacolari e complesse dell’ultimo periodo si compongono
infatti degli elementi delineati già dagli anni sessanta e settanta, proseguendo e ampliando
le tematiche e i segni primitivi dell’artista.
“ Il mio Modello Italia – afferma l’artista - è un modello identitario che, partendo
dall’arte, vuol recuperare quella unicità culturale che dal Rinascimento al Futurismo ha
imposto l’Italia al rispetto del mondo. Perché sì, è vero, siamo economicamente e politi2
camente in crisi, una piccola potenza ormai. E tuttavia restiamo pur sempre una grande
potenza culturale in grado di competere sui mercati globali. È da questa consapevolezza
che dobbiamo ripartire noi artisti se vogliamo segnare le vie del coraggio anche
all’economia e alla politica. Direi che il nostro è un dovere patriottico: per il nostro sistema
Paese e per la stessa Europa”.
Il percorso espositivo parte, nelle sale del piano terreno, dai lavori degli ultimi cinque
anni: così l’opera programmatica già citata Dichiaro di essere Emilio Isgrò (2008) convive
con assoluta naturalezza con il simbolico Modello Italia (2012), mentre Fratelli
d’Italia (2009) fa da contrappunto allo Sbarco a Marsala (2010) in cui la statua di Garibaldi
viene travolta dalle formiche sulle note di Casta Diva eseguite da un carillon.
Dal panorama italiano (La Costituzione cancellata, 2010; L'Italia che dorme, 2010;
Cancellazione del debito pubblico, 2011) l'orizzonte si allarga a una visione globale con
Weltanschauung, (2007), Var ve yok e Codici ottomani (2010). A questa compagine di
lavori si aggiunge un gruppo di opere inedite: giornali italiani cancellati secondo una
logica costruttiva che intende indicare la necessità di un nuovo inizio per il nostro Paese
e per l’Europa.
Al piano superiore il pubblico ritroverà, invece, una selezione di lavori celebri come
Volkswagen (1964), Jacqueline (1965), Enciclopedia Treccani (1970), nonché i primi
Libri cancellati, i Telex, i Semi d'arancia e il Particolare ingrandito di Gianni Agnelli,
fino alla struggente Ora italiana (1985) ispirata alla strage di Bologna.
Il catalogo Electa, in doppia edizione italiana e inglese, rispecchia la concezione della
mostra che cerca di ampliare lo sguardo sull’artista avvalendosi delle testimonianze e
dei contributi di intellettuali e personaggi della cultura non necessariamente legati al
mondo dell’arte. Si parte dalla sorprendente lettura socio-politica che della Cancellatura
dà Ferruccio de Bortoli; si continua con il dialogo inedito tra Gillo Dorfles e l’artista
(2010) raccolto da Beatrice Benedetti; e via via con le riflessioni e i punti di vista dello
scrittore Aldo Nove, del regista Roberto Andò, dell’artista Maurizio Cattelan, del filosofo
Davide Bondì, della laureanda Clelia Mangione che sta lavorando a una ricerca sul
tema La cancellatura dopo Isgrò.
Il volume, introdotto da un saggio della soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte
Moderna Maria Vittoria Marini Clarelli, è corredato da una indagine Demoskopea su
Isgrò e l’arte contemporanea condotta da Anacleto Cepelli e si conclude con il testo
della curatrice della mostra e con gli apparati bibliografici e fotografici curati da Scilla
Isgrò direttrice dell’Archivio Emilio Isgrò di Milano.
INFORMAZIONI
Mostra Emilio Isgrò. Modello Italia (2013-1964)
Curatore Angelandreina Rorro (GNAM)
Sede Galleria Nazionale d’Arte Moderna e
Contemporanea
3
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Ingresso per disabili: via Gramsci 73
Orari di apertura Aperto al pubblico dal 20 Giugno 2013
martedì - domenica dalle 10.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude alle 18.45)
Chiusura il lunedì
Biglietti ingresso intero: euro 12,00
Museo e mostra ridotto: euro 9,50 (cittadini dell’unione Europea
di età compresa tra i 18 e i 25 anni ;
docenti delle scuole statali dell’Unione Europea)
ridotto speciale solo mostre: euro 7,00
( minori di 18 e maggiori di 65 anni)
gratuito museo: minori di 18 e maggiori di 65 anni
Informazioni tel. +39 06 32298221
www.gnam.beniculturali.it
Facebook
Ufficio stampa GNAM
tel.+39 06 32298328
mariamercede.ligozzi@beniculturali.it
Giuseppina Vara, Cecilia Matteucci
s-gnam.uffstampa@beniculturali.it
Ufficio Stampa Electa per la GNAM
Gabriella Gatto
tel. +39 06 47497462
press.electamusei@mondadori.it
20 giugno – 6 ottobre 2013
EMILIO ISGRÒ
Modello Italia
(2013 – 1964)
a cura di Angelandreina Rorro
Anteprima stampa mercoledì 19 giugno 2013, ore 12.00
Inaugurazione mercoledì 19 giugno 2013, ore 18.00
La mostra Emilio Isgrò. Modello Italia (2013 – 1964) a cura di Angelandreina Rorro si
inaugura il 19 giugno 2013 presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
La mostra di Emilio Isgrò comincia volutamente dove finiva l’antologica che il Centro per
l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presentò nel 2008 con il titolo Dichiaro di
essere Emilio Isgrò rovesciando i termini della storica affermazione Dichiaro di non
essere Emilio Isgrò, l’opera realizzata nel 1971.
Dichiarando la propria identità l’artista siciliano si è assunto la responsabilità di tutto il
percorso precedente e ha dato inizio a una nuova stagione creativa che completa e rafforza
il valore della produzione già storicizzata in una prospettiva di attualizzazione storica.
Questo passaggio conferisce nuovo senso alla pratica della cancellatura, segno distintivo
della poetica di Isgrò, che ne ha fatto una essenziale figura di riferimento anche
per le nuove ricerche artistiche.
L’intenzione è quella di mostrare e dimostrare, in una sorta di percorso a ritroso,
l’attualità dell’arte di Isgrò, ma anche come le ultime opere siano strettamente legate alle
prime. Le installazioni spettacolari e complesse dell’ultimo periodo si compongono
infatti degli elementi delineati già dagli anni sessanta e settanta, proseguendo e ampliando
le tematiche e i segni primitivi dell’artista.
“ Il mio Modello Italia – afferma l’artista - è un modello identitario che, partendo
dall’arte, vuol recuperare quella unicità culturale che dal Rinascimento al Futurismo ha
imposto l’Italia al rispetto del mondo. Perché sì, è vero, siamo economicamente e politi2
camente in crisi, una piccola potenza ormai. E tuttavia restiamo pur sempre una grande
potenza culturale in grado di competere sui mercati globali. È da questa consapevolezza
che dobbiamo ripartire noi artisti se vogliamo segnare le vie del coraggio anche
all’economia e alla politica. Direi che il nostro è un dovere patriottico: per il nostro sistema
Paese e per la stessa Europa”.
Il percorso espositivo parte, nelle sale del piano terreno, dai lavori degli ultimi cinque
anni: così l’opera programmatica già citata Dichiaro di essere Emilio Isgrò (2008) convive
con assoluta naturalezza con il simbolico Modello Italia (2012), mentre Fratelli
d’Italia (2009) fa da contrappunto allo Sbarco a Marsala (2010) in cui la statua di Garibaldi
viene travolta dalle formiche sulle note di Casta Diva eseguite da un carillon.
Dal panorama italiano (La Costituzione cancellata, 2010; L'Italia che dorme, 2010;
Cancellazione del debito pubblico, 2011) l'orizzonte si allarga a una visione globale con
Weltanschauung, (2007), Var ve yok e Codici ottomani (2010). A questa compagine di
lavori si aggiunge un gruppo di opere inedite: giornali italiani cancellati secondo una
logica costruttiva che intende indicare la necessità di un nuovo inizio per il nostro Paese
e per l’Europa.
Al piano superiore il pubblico ritroverà, invece, una selezione di lavori celebri come
Volkswagen (1964), Jacqueline (1965), Enciclopedia Treccani (1970), nonché i primi
Libri cancellati, i Telex, i Semi d'arancia e il Particolare ingrandito di Gianni Agnelli,
fino alla struggente Ora italiana (1985) ispirata alla strage di Bologna.
Il catalogo Electa, in doppia edizione italiana e inglese, rispecchia la concezione della
mostra che cerca di ampliare lo sguardo sull’artista avvalendosi delle testimonianze e
dei contributi di intellettuali e personaggi della cultura non necessariamente legati al
mondo dell’arte. Si parte dalla sorprendente lettura socio-politica che della Cancellatura
dà Ferruccio de Bortoli; si continua con il dialogo inedito tra Gillo Dorfles e l’artista
(2010) raccolto da Beatrice Benedetti; e via via con le riflessioni e i punti di vista dello
scrittore Aldo Nove, del regista Roberto Andò, dell’artista Maurizio Cattelan, del filosofo
Davide Bondì, della laureanda Clelia Mangione che sta lavorando a una ricerca sul
tema La cancellatura dopo Isgrò.
Il volume, introdotto da un saggio della soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte
Moderna Maria Vittoria Marini Clarelli, è corredato da una indagine Demoskopea su
Isgrò e l’arte contemporanea condotta da Anacleto Cepelli e si conclude con il testo
della curatrice della mostra e con gli apparati bibliografici e fotografici curati da Scilla
Isgrò direttrice dell’Archivio Emilio Isgrò di Milano.
INFORMAZIONI
Mostra Emilio Isgrò. Modello Italia (2013-1964)
Curatore Angelandreina Rorro (GNAM)
Sede Galleria Nazionale d’Arte Moderna e
Contemporanea
3
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Ingresso per disabili: via Gramsci 73
Orari di apertura Aperto al pubblico dal 20 Giugno 2013
martedì - domenica dalle 10.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude alle 18.45)
Chiusura il lunedì
Biglietti ingresso intero: euro 12,00
Museo e mostra ridotto: euro 9,50 (cittadini dell’unione Europea
di età compresa tra i 18 e i 25 anni ;
docenti delle scuole statali dell’Unione Europea)
ridotto speciale solo mostre: euro 7,00
( minori di 18 e maggiori di 65 anni)
gratuito museo: minori di 18 e maggiori di 65 anni
Informazioni tel. +39 06 32298221
www.gnam.beniculturali.it
Ufficio stampa GNAM
tel.+39 06 32298328
mariamercede.ligozzi@beniculturali.it
Giuseppina Vara, Cecilia Matteucci
s-gnam.uffstampa@beniculturali.it
Ufficio Stampa Electa per la GNAM
Gabriella Gatto
tel. +39 06 47497462
press.electamusei@mondadori.it
19
giugno 2013
Emilio Isgrò – Modello Italia (2013-1964)
Dal 19 giugno al 06 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
Biglietti
intero: euro 12, ridotto: euro 9,50
Orario di apertura
martedì - domenica dalle 10.30 alle 19.30 (la biglietteria chiude alle 18.45) Chiusura il lunedì
Vernissage
19 Giugno 2013, ore 18
Editore
ELECTA
Autore
Curatore