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Fuori dal buio. Out of the dark
La fotografia (ma anche la televisione e, soprattutto, la rete) ha la capacità di creare prospettive assolutamente diverse, una possibilità relativistica che finisce per far divenire reali le visioni. Non è casuale, infatti, che proprio l’uso di questa tecnica sia una delle scelte formali più usate nell’arte contemporanea; è un salto paradigmatico che avviene proprio nella diversa capacità che l’artista ha rispetto al fotografo puro e semplice, di produrre segni e simulacri della realtà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura giovedì 13 giugno alle 20.30 presso la nuova Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Art&Co sita in via Leonetti 8 la mostra Fuori dal buio- out of the dark a cura di Massimo Sgroi.
La fotografia (ma anche la televisione e, soprattutto, la rete) ha la capacità di creare prospettive assolutamente diverse, una possibilità relativistica che finisce per far divenire reali le visioni. Non è casuale, infatti, che proprio l’uso di questa tecnica sia una delle scelte formali più usate nell’arte contemporanea; è un salto paradigmatico che avviene proprio nella diversa capacità che l’artista ha rispetto al fotografo puro e semplice, di produrre segni e simulacri della realtà.
Nove artisti internazionali Karin Andersen, Barbara Nati, Arash Radpour, Federico Lombardo, Mustafa Sabbagh, Simon Chi Chung Wan, Svetlana Ostapovici e Massimiliano Mirabella, considerati tra i più eclettici ed innovativi nella geografia dell'arte contemporanea, si esprimono con la fotografia.
" La scelta estetica - osserva il curatore Massimo Sgroi - di riunire in una stessa mostra artisti assolutamente così diversi progettualmente ha il senso di far capire quanto le diversità espressive siano responsabili della mutazione dell’umano del terzo millennio. Ma anche il mutante del terzo millennio ha bisogno di un luogo in cui insediare la sua identità di umano: quello della memoria, quella parte della mente che diventa fondamentale affinchél’essere umano del terzo millennio riesca a non cadere nell’androidizzazione dell’esistenza. Il cinema di Rachid Benhadj ha la necessità impellente di ricordarci la nostra appartenenza di genere, la nostra storia e ciò che, fondamentalmente, siamo."
La fotografia (ma anche la televisione e, soprattutto, la rete) ha la capacità di creare prospettive assolutamente diverse, una possibilità relativistica che finisce per far divenire reali le visioni. Non è casuale, infatti, che proprio l’uso di questa tecnica sia una delle scelte formali più usate nell’arte contemporanea; è un salto paradigmatico che avviene proprio nella diversa capacità che l’artista ha rispetto al fotografo puro e semplice, di produrre segni e simulacri della realtà.
Nove artisti internazionali Karin Andersen, Barbara Nati, Arash Radpour, Federico Lombardo, Mustafa Sabbagh, Simon Chi Chung Wan, Svetlana Ostapovici e Massimiliano Mirabella, considerati tra i più eclettici ed innovativi nella geografia dell'arte contemporanea, si esprimono con la fotografia.
" La scelta estetica - osserva il curatore Massimo Sgroi - di riunire in una stessa mostra artisti assolutamente così diversi progettualmente ha il senso di far capire quanto le diversità espressive siano responsabili della mutazione dell’umano del terzo millennio. Ma anche il mutante del terzo millennio ha bisogno di un luogo in cui insediare la sua identità di umano: quello della memoria, quella parte della mente che diventa fondamentale affinchél’essere umano del terzo millennio riesca a non cadere nell’androidizzazione dell’esistenza. Il cinema di Rachid Benhadj ha la necessità impellente di ricordarci la nostra appartenenza di genere, la nostra storia e ciò che, fondamentalmente, siamo."
13
giugno 2013
Fuori dal buio. Out of the dark
Dal 13 giugno al 20 settembre 2013
arte contemporanea
Location
AARTE – GRUPPO ART&CO
Caserta, Via Raffaele Leonetti, 8, (Caserta)
Caserta, Via Raffaele Leonetti, 8, (Caserta)
Vernissage
13 Giugno 2013, h 20.30
Autore
Curatore