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Maria Vittoria Backhaus – 7ICONS
Icone del contemporaneo, allestite in teatrini di una messa in scena che nascondono fondali stratificati l’uno sull’altro, macchine della raffigurazione e caleidoscopi visivi: le fotografie di Maria Vittoria Backhaus sono architetture assemblate come tasselli di un mosaico policromo.
Comunicato stampa
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Icone del contemporaneo, allestite in teatrini di una messa in scena che nascondono fondali stratificati l'uno sull'altro, macchine della raffigurazione e caleidoscopi visivi: le fotografie di Maria Vittoria Backhaus sono architetture assemblate come tasselli di un mosaico policromo.
Il gioco è lì, sotto gli occhi, talmente evidente da non riuscire a vederlo. Maria Vittoria Backhaus manipola, ritaglia, assembla; cuce con il filo del pop, ricama con il suo sguardo affilato e ironico, rifinisce con naturale eleganza e attenzione per i dettagli.
Il potere e i potenti, ad esempio: andare controcorrente le è sempre piaciuto, un esercizio di vita oltre che di stile, condotto con ostinata caparbietà. Così le icone che vengono raffigurate permangono nella loro struttura semantica, ma il contesto che le circonda ne condiziona la forza, fa svanire l'aura di irraggiungibile perfezione: ecco semplicemente donne e uomini, non troppo lontani.
Le immagini che osserviamo ci interrogano sul reale valore del visibile, mentre la fiducia sul meccanismo dello sguardo inizia a vacillare.
Se fotografare è scolpire con la luce, ecco che queste immagini- set minuscoli, immaginette manomesse da porre sotto una campana di vetro- sembrano piuttosto assomigliare alle antiche scene in marmi mischi che decoravano case principesche, nuove narrazioni di un barocco contemporaneo, colto e raffinato, di una donna che ama la libertà di mettersi in gioco.
Testo di Paola Nicita
Maria Vittoria Backhaus è da molti anni figura di spicco nella scena della fotografia italiana.Studia scenografia all’Accademia di Brera a Milano . Negli anni sessanta esordisce come reporter tra cronaca, manifestazioni politiche, cantanti beat. Poi comincia a scattare in studio, e da allora le sue immagini trasgressive, capaci di raccontare storie particolari, hanno commentato e interpretato l’affermazione del design e della moda italiani. Tra le sue collaborazioni, importanti quelle con lo stilista Walter Albini e il suo ventennale lavoro con “VOGUE” e le altre testate Condé-Nast. Vive e lavora tra Milano e Filicudi con Giorgio e il cane Zeta.
7ICONS ospita il teaser 'The Red Sheep' documentario sulla vita di Maria Vittoria Backhaus a cura di Sara Tirelli.
Il gioco è lì, sotto gli occhi, talmente evidente da non riuscire a vederlo. Maria Vittoria Backhaus manipola, ritaglia, assembla; cuce con il filo del pop, ricama con il suo sguardo affilato e ironico, rifinisce con naturale eleganza e attenzione per i dettagli.
Il potere e i potenti, ad esempio: andare controcorrente le è sempre piaciuto, un esercizio di vita oltre che di stile, condotto con ostinata caparbietà. Così le icone che vengono raffigurate permangono nella loro struttura semantica, ma il contesto che le circonda ne condiziona la forza, fa svanire l'aura di irraggiungibile perfezione: ecco semplicemente donne e uomini, non troppo lontani.
Le immagini che osserviamo ci interrogano sul reale valore del visibile, mentre la fiducia sul meccanismo dello sguardo inizia a vacillare.
Se fotografare è scolpire con la luce, ecco che queste immagini- set minuscoli, immaginette manomesse da porre sotto una campana di vetro- sembrano piuttosto assomigliare alle antiche scene in marmi mischi che decoravano case principesche, nuove narrazioni di un barocco contemporaneo, colto e raffinato, di una donna che ama la libertà di mettersi in gioco.
Testo di Paola Nicita
Maria Vittoria Backhaus è da molti anni figura di spicco nella scena della fotografia italiana.Studia scenografia all’Accademia di Brera a Milano . Negli anni sessanta esordisce come reporter tra cronaca, manifestazioni politiche, cantanti beat. Poi comincia a scattare in studio, e da allora le sue immagini trasgressive, capaci di raccontare storie particolari, hanno commentato e interpretato l’affermazione del design e della moda italiani. Tra le sue collaborazioni, importanti quelle con lo stilista Walter Albini e il suo ventennale lavoro con “VOGUE” e le altre testate Condé-Nast. Vive e lavora tra Milano e Filicudi con Giorgio e il cane Zeta.
7ICONS ospita il teaser 'The Red Sheep' documentario sulla vita di Maria Vittoria Backhaus a cura di Sara Tirelli.
08
giugno 2013
Maria Vittoria Backhaus – 7ICONS
Dall'otto giugno al 28 luglio 2013
arte contemporanea
Location
LA FENICE GALLERY – CORTE DEL TAGIAPIERA
Venezia, San Marco, 1948, (Venezia)
Venezia, San Marco, 1948, (Venezia)
Orario di apertura
da giovedì a domenica
dalle 14.00 alle 18.00
o su appuntamento
Vernissage
8 Giugno 2013, ore 19.00
Autore
Curatore