Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Rossella Venezia – Nymphaea
Le foto di Rossella Venezia sono emozionanti ed inquietanti. Sembra mettere i corpi in vasetti ermetici, schiacciati e compressi ma circondati da elementi naturali che li rendono poetici
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'associazione Le Ali di Pandora, presso la sede al “Centro Polifunzionale di Via Pistoia” a Lecce, venerdì 10 maggio alle ore 20,00, per “appunt@menti d'autore” inaugura la mostra fotografica di Rossella Venezia: "Nymphaea", interviene Lucy Ghionna che scrive: "Le foto di Rossella Venezia sono emozionanti ed inquietanti. Sembra mettere i corpi in vasetti ermetici, schiacciati e compressi ma circondati da elementi naturali che li rendono poetici. Impacchettati, pronti per spaccare il contenitore e far uscire il contenuto o anche ben contenti di essere messi con “spezie sott’olio”. Si vede nettamente che le figure sono femminili e credo che la sua scelta è mirata per far uscire la lotta quotidiana della donna. Queste le richieste autentiche, le grida vere che, pur spesso soffocate, o fraintese, o male usate, trovano tuttavia risposta e fedeltà di adesione in molte vite singole. Le opere di Rossella mescolano vari toni: lo spirito, la truculenza, la sensualità e la serietà commossa. Mette addosso alla donna la voglia di mandare al diavolo tutti i trucchi, gli artifici, i puntelli di un corpo, di un pensiero, di un comportamento imposto dai sogni maschili. La sua arte riflette il suo tempo e se l’arte è una realtà che coinvolge esistenzialmente tutti, come si può non essere interessati a cogliere le esigenze che emergono dal sociale, le cui componenti si scontrano drasticamente negli immensi spazi urbani?". La mostra sarà visitabile fino al 18/05/013.
Seguirà, alle 20,30, la performance poetico-visiva “Imperfette desinenze” tratta del testo "Incipio" di Rosemily Paticchio; a seguire Francesco Pasca interverrà sulla poetica della Paticchio. Spiega Rosemily Paticchio: "Mi ha sempre affascinata molto il rapporto tra parola e altri linguaggi artistici come l’immagine e il suono, da cui la scelta di pubblicare con Arca Felice, edizioni di arte-poesia, per cui sono state scelte le 10 poesie a comporre Incipio perché tra le più “eteree”, che ben si sposano con la grazia e leggiadria delle foto artistiche che arricchiscono la raccolta, da cui è scaturita la collaborazione con l’artista Rossella Venezia. Proprio questo elemento della commistione tra parole e visioni è forte connotato della mia poetica".
“Perché non per astratto ragionamento, ma per un’esperienza che brucia attraverso tutta la mia vita, per un’adesione innata, irrevocabile, del più profondo essere, io credo alla poesia. E vivo della poesia come le vene vivono del sangue”Antonia Pozzi. Montale scrisse di Antonia che le sue parole «sono asciutte e dure come i sassi» o «vestite di veli bianchi strappati», ridotte al «minimo di peso» e trasferiscono peso e sostanza alle immagini, per liberarne l'animo oppresso ed effondere il sentimento nelle cose trasfigurate in simbolo.(...).
Mi è stato facile accostare- scrive Ambra Biscuso- la Paticchio alla Pozzi perchè entrambe vivono simbioticamente il contatto con la natura e, come Antonia scrive, il “farsi natura dà all'uomo la possibilità di entrare nel profondo della vita e cogliere l’essenza di tutto ciò che non è natura; le forme più silenti e maestose del reale custodiscono le risposte per l'interpretazione del mondo. La natura si incarna, si fa compagna e sorella e lo spirito umano, di contro, si immerge e perde in essa.”. La poesia di Rosemily, che opta per il verso libero, ha carattere visionario, onirico, simbolico, mistico, si focalizza sui sentimenti e sui luoghi, che sono poi luoghi dell'anima, cerca angoli del mondo tranquilli e luoghi conosciuti dell'anima in cui rifugiarsi, tant'è che usa lo spazio bianco segnando graficamente le pause lunghe inducend o il lettore a respirare, e, come spiega Scataglini, la poesia deve avere il ritmo del respiro. Il respiro di Rosemily è lento, ha bisogno di pause, per meglio guardare e vedere e condurre il lettore verso paesaggi dell'anima. Racconta la propria malinconia con un linguaggio polisemico in una logica deduttiva, in uno stile all'apparenza astratto, che si risolve spesso in una “zoomata”così che la parola acquisti densità e crei tensione nel lettore che è costretto a guardare un fiocco di neve, una ninfea, un albero, la luna, nella sua visione facendo così coincidere arte e vita nella centralità dell’interiorità e del flusso delle sensazioni.
“Perchè la poesia ha questo compito sublime: di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci rimbalza nell'anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell'arte, così come sfociano i fiumi nella celeste vastità del mare”.(A. Pozzi)
Associazione Socio Artistico Culturale “Le Ali di Pandora”
Sede op.: Centro Polifunzionale V.le G. Paolo II ang. Via Pistoia, 9 – Lecce
tel. 339.5607242 – 347.0851926
e-mail: lealidipandora@libero.it- www.lealidipandora.com
blog.libero.it/lealidipandora - fb: leali.dipandora
Seguirà, alle 20,30, la performance poetico-visiva “Imperfette desinenze” tratta del testo "Incipio" di Rosemily Paticchio; a seguire Francesco Pasca interverrà sulla poetica della Paticchio. Spiega Rosemily Paticchio: "Mi ha sempre affascinata molto il rapporto tra parola e altri linguaggi artistici come l’immagine e il suono, da cui la scelta di pubblicare con Arca Felice, edizioni di arte-poesia, per cui sono state scelte le 10 poesie a comporre Incipio perché tra le più “eteree”, che ben si sposano con la grazia e leggiadria delle foto artistiche che arricchiscono la raccolta, da cui è scaturita la collaborazione con l’artista Rossella Venezia. Proprio questo elemento della commistione tra parole e visioni è forte connotato della mia poetica".
“Perché non per astratto ragionamento, ma per un’esperienza che brucia attraverso tutta la mia vita, per un’adesione innata, irrevocabile, del più profondo essere, io credo alla poesia. E vivo della poesia come le vene vivono del sangue”Antonia Pozzi. Montale scrisse di Antonia che le sue parole «sono asciutte e dure come i sassi» o «vestite di veli bianchi strappati», ridotte al «minimo di peso» e trasferiscono peso e sostanza alle immagini, per liberarne l'animo oppresso ed effondere il sentimento nelle cose trasfigurate in simbolo.(...).
Mi è stato facile accostare- scrive Ambra Biscuso- la Paticchio alla Pozzi perchè entrambe vivono simbioticamente il contatto con la natura e, come Antonia scrive, il “farsi natura dà all'uomo la possibilità di entrare nel profondo della vita e cogliere l’essenza di tutto ciò che non è natura; le forme più silenti e maestose del reale custodiscono le risposte per l'interpretazione del mondo. La natura si incarna, si fa compagna e sorella e lo spirito umano, di contro, si immerge e perde in essa.”. La poesia di Rosemily, che opta per il verso libero, ha carattere visionario, onirico, simbolico, mistico, si focalizza sui sentimenti e sui luoghi, che sono poi luoghi dell'anima, cerca angoli del mondo tranquilli e luoghi conosciuti dell'anima in cui rifugiarsi, tant'è che usa lo spazio bianco segnando graficamente le pause lunghe inducend o il lettore a respirare, e, come spiega Scataglini, la poesia deve avere il ritmo del respiro. Il respiro di Rosemily è lento, ha bisogno di pause, per meglio guardare e vedere e condurre il lettore verso paesaggi dell'anima. Racconta la propria malinconia con un linguaggio polisemico in una logica deduttiva, in uno stile all'apparenza astratto, che si risolve spesso in una “zoomata”così che la parola acquisti densità e crei tensione nel lettore che è costretto a guardare un fiocco di neve, una ninfea, un albero, la luna, nella sua visione facendo così coincidere arte e vita nella centralità dell’interiorità e del flusso delle sensazioni.
“Perchè la poesia ha questo compito sublime: di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci rimbalza nell'anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell'arte, così come sfociano i fiumi nella celeste vastità del mare”.(A. Pozzi)
Associazione Socio Artistico Culturale “Le Ali di Pandora”
Sede op.: Centro Polifunzionale V.le G. Paolo II ang. Via Pistoia, 9 – Lecce
tel. 339.5607242 – 347.0851926
e-mail: lealidipandora@libero.it- www.lealidipandora.com
blog.libero.it/lealidipandora - fb: leali.dipandora
10
maggio 2013
Rossella Venezia – Nymphaea
Dal 10 maggio al 10 giugno 2013
fotografia
Location
LE ALI DI PANDORA
Lecce, Via Pistoia, 9, (Lecce)
Lecce, Via Pistoia, 9, (Lecce)
Vernissage
10 Maggio 2013, ore 20
Autore