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Mario Sughi – Il colore del tempo
In mostra gli ultimi lavori di Mario Sughi
:figure, per lo più femminili, perse nello spazio. Figure concentrate in sé in ogni azione che compiono.
Il tempo nelle sue opere è anche dato dal colore sfumato in eleganti accostamenti, a volte leggeri a volte più forti. E’ il colore del nostro tempo.
Comunicato stampa
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Giovedì 9 maggio, alle ore 18.30, apre presso la galleria Yvonneartecontemporanea in contrà Porti 21 a Vicenza, la mostra IL COLORE DEL TEMPO, personale di Mario Sughi.
Mario Sughi, artista italiano che da molti anni vive a Dublino disegna e dipinge tutto al computer facendo uso di una tavoletta digitale. L’utilizzo di una “macchina” per la realizzazione della sua “pittura” è assolutamente coerente con un raffreddamento del mezzo espressivo in grado di ridefinire un ordine di rapporto tra l’artista e i soggetti che rappresenta. Figure, per lo più femminili, perse nello spazio. Figure concentrate in sé in ogni azione che compiono.
Ama, lo scrive lui stesso, Francis Bacon e David Hockney e dunque da una parte riflette sulla solitudine, l’ossessione, il vuoto, dall’altra muove da una diretta critica alla società, alle sue convenzioni. L’artista però dialoga anche con alcuni altri artisti, e prima di tutto con Peter Blake del quale coglie l’impaginazione sensibile, la capacità di gestire i vuoti insieme con i pieni delle figure.
In Mario Sughi c’è un segno tagliente, nuovo, ricondotto ai contorni, un’invenzione del colore di una tensione costante attraverso il quale l’artista crea gli spazi, i possibili movimenti, le profondità.
“Credo, scrive Arturo Carlo Quintavalle, che nella dimensione del nuovo racconto figurativo dell’arte inglese, ma anche dell’arte italiana, la ricerca di Mario Sughi sia importane anche e proprio per la sua capacità di arricchire la vecchia lingua della pittura con le novità di linguaggi diversi, originali, inconfondibili, di grande qualità.” Infatti Mario Sughi apre un dialogo con la Pop Art inglese rifondandone alcuni statuti attraverso il ricorso alle strategie linguistiche del fumetto, dell’affiche e dell’illustrazione. Osserviamo composizioni semplici, pulite, con pochi elementi, spesso con un affascinante orizzonte nel background. In ogni opera si apre uno spazio che continua oltre il limite del quadro, è sempre uno spazio infinito da cui risalta ancora di più l’importanza della figura umana e del suo “smarrimento-ritrovamento”.
Il titolo IL COLORE DEL TEMPO è suggestivo e apre al nostro pensiero innumerevoli possibilità di sviluppo. Il tempo nelle opere di Mario Sughi è anche dato dal colore, da sfumature e velature in eleganti e suggestivi accostamenti. A volte è un colore pastello, a volte è un colore più forte. E’ il colore del nostro tempo.
Mario Sughi, nato a Cesena nel 1961, vive e lavora a Dublino. Presentato in diverse gallerie di tutto il mondo: da Los Angeles a New York, da Roma a Milano, da Bruxelles a Berlino, i suoi lavori hanno disegnato le illustrazioni di innumerevoli riviste e siti web includendo Mario Sughi tra i 200 migliori illustratori mondiali. Nel 2011 è stato protagonista alla 54maBiennale di Venezia nel progetto “The Italian Pavilion in the Word ”presso l’istituto italiano di Cultura a Dublino ed è stato selezionato in prestigiose rassegne internazionali tra cui l’” Annual American Illustrators”, l’ “Aesthetica Magazine - Creative Works” di Londra e “200 Best Illustrators worldwide 2009/2010”
Mario Sughi, artista italiano che da molti anni vive a Dublino disegna e dipinge tutto al computer facendo uso di una tavoletta digitale. L’utilizzo di una “macchina” per la realizzazione della sua “pittura” è assolutamente coerente con un raffreddamento del mezzo espressivo in grado di ridefinire un ordine di rapporto tra l’artista e i soggetti che rappresenta. Figure, per lo più femminili, perse nello spazio. Figure concentrate in sé in ogni azione che compiono.
Ama, lo scrive lui stesso, Francis Bacon e David Hockney e dunque da una parte riflette sulla solitudine, l’ossessione, il vuoto, dall’altra muove da una diretta critica alla società, alle sue convenzioni. L’artista però dialoga anche con alcuni altri artisti, e prima di tutto con Peter Blake del quale coglie l’impaginazione sensibile, la capacità di gestire i vuoti insieme con i pieni delle figure.
In Mario Sughi c’è un segno tagliente, nuovo, ricondotto ai contorni, un’invenzione del colore di una tensione costante attraverso il quale l’artista crea gli spazi, i possibili movimenti, le profondità.
“Credo, scrive Arturo Carlo Quintavalle, che nella dimensione del nuovo racconto figurativo dell’arte inglese, ma anche dell’arte italiana, la ricerca di Mario Sughi sia importane anche e proprio per la sua capacità di arricchire la vecchia lingua della pittura con le novità di linguaggi diversi, originali, inconfondibili, di grande qualità.” Infatti Mario Sughi apre un dialogo con la Pop Art inglese rifondandone alcuni statuti attraverso il ricorso alle strategie linguistiche del fumetto, dell’affiche e dell’illustrazione. Osserviamo composizioni semplici, pulite, con pochi elementi, spesso con un affascinante orizzonte nel background. In ogni opera si apre uno spazio che continua oltre il limite del quadro, è sempre uno spazio infinito da cui risalta ancora di più l’importanza della figura umana e del suo “smarrimento-ritrovamento”.
Il titolo IL COLORE DEL TEMPO è suggestivo e apre al nostro pensiero innumerevoli possibilità di sviluppo. Il tempo nelle opere di Mario Sughi è anche dato dal colore, da sfumature e velature in eleganti e suggestivi accostamenti. A volte è un colore pastello, a volte è un colore più forte. E’ il colore del nostro tempo.
Mario Sughi, nato a Cesena nel 1961, vive e lavora a Dublino. Presentato in diverse gallerie di tutto il mondo: da Los Angeles a New York, da Roma a Milano, da Bruxelles a Berlino, i suoi lavori hanno disegnato le illustrazioni di innumerevoli riviste e siti web includendo Mario Sughi tra i 200 migliori illustratori mondiali. Nel 2011 è stato protagonista alla 54maBiennale di Venezia nel progetto “The Italian Pavilion in the Word ”presso l’istituto italiano di Cultura a Dublino ed è stato selezionato in prestigiose rassegne internazionali tra cui l’” Annual American Illustrators”, l’ “Aesthetica Magazine - Creative Works” di Londra e “200 Best Illustrators worldwide 2009/2010”
09
maggio 2013
Mario Sughi – Il colore del tempo
Dal 09 al 31 maggio 2013
arte contemporanea
Location
YVONNE ARTECONTEMPORANEA SELECTION
Vicenza, Contrà Porti, 21, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Porti, 21, (Vicenza)
Orario di apertura
da martedì a Sabato ore 15.30/19.30 o su appuntamento (tel 3939060790)
Vernissage
9 Maggio 2013, ore 18.30
Autore
Curatore