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Paolo Albani / Dario Longo – Ritratti
Fin dall’esperienza delle avanguardie storiche il ritratto è diventato sempre più anti-naturalistico cercando di esprimere i risvolti psicologici e le caratteristiche originali non di rado misteriche del personaggio raffigurato attraverso suggestioni geometriche e coloristiche insolite e innovative.
Comunicato stampa
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Il ritratto non è solo la rappresentazione eseguita con diverse tecniche (penna, olio, fotografia, scultura) di una persona secondo le sue reali fattezze (a mezzo busto, a figura intera, di profilo, di spalle, ecc.). Fin dall’esperienza delle avanguardie storiche il ritratto è diventato sempre più anti-naturalistico cercando di esprimere i risvolti psicologici e le caratteristiche originali e non di rado misteriche del personaggio raffigurato attraverso suggestioni geometriche e coloristiche insolite e innovative (si pensi ai ritratti di Picasso).
Di ritratti è costellata anche la letteratura. Ne ricordiamo solo alcuni come Il ritratto di Gogol’, Ritratto dell’artista da giovane di Joyce, Ritratto dell’autore da cucciolo di Dylan Thomas, Ritratto di famiglia di Isherwood, Ritratto d’ignoto della Sarraute, Ritratto di signora di Henry James, senza dimenticare il famoso Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde.
Volendo stabilire una contiguità ideale tra generi diversi (letteratura e arti figurative), più vicino allo spirito della mostra RITRATTI di Paolo Albani e Dario Longo, che inaugura il 4 maggio 2013 (fino al 6 giugno 2013) alla Galleria Il Gabbiano della Spezia, è il titolo della ricerca di Jean Starobinski Ritratto dell’artista da saltimbanco.
Come nel saggio di Starobinski viene messa in risalto la sfida che il corpo del clown-acrobata lancia alla pesantezza, così Albani e Longo sul filo teso del gioco e della sperimentazione, che non hanno mai una rete di protezione a proteggerli da eventuali capitomboli estetici, ripensano lo spazio della ritrattistica con un segno in bilico fra il grottesco e l’onirico, il nonsense e l’humour ricreativo.
Paolo Albani (1946). Dirige Tèchne, rivista di bizzarrie letterarie e non, è membro dell'Oplepo (Opifico di Letteratura Potenziale), autore di curiosi repertori enciclopedici e racconti comico-surreali. Presente in antologie di poesia sonora, ha esposto in collettive di libri d’artista e di poesia visiva e non, fra l’altro, a Palazzo della Ragione di Mantova, Santa Maria della Scala di Siena, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Casermetta del Forte Belvedere di Firenze, Palazzo Poli di Roma, Fondazione Magnani-Rocca di Parma, Papiermuseum di Düren (Germania), Museo de Arte Moderno di Buenos Aires.
Dario Longo (1964). Alcune mostre: Appunti di viaggio. Fabroniana eventi, viaggi attraverso l’arte, a cura di Anna Agostini, Biblioteca Fabroniana, Pistoia, 2009; W o Abbasso. Parole controverse, con Paolo Albani, Sale Affrescate del Palazzo comunale, Pistoia, 2011; Dove sta Za, omaggio a Cesare Zavattini, Fiesole, 2012. «Non sceglie la strada della forma e dello stile, ma quella del linguaggio, del rapporto tra significato e significante. Parla per metafore e per allegorie, costruisce racconti partendo da oggetti-contenitori di memoria». (Siliano Simoncini, 2009). «Dario Longo attraverso un’arte che recupera in senso assoluto l’idea del creare e quindi della scoperta, grazie ad un fare talvolta ironico ma sempre molto poetico, mostra la potenzialità delle parole e di ciò che innanzi a noi si pone, al pensiero come alla vista, non più come altro da noi, ma come entità che si unisce al soggetto pensante, come esistenza condivisibile attraverso la ridefinizione dei ruoli e dei contenuti. In questa ricerca i materiali costituiscono la grammatica fondamentale per la ricostruzione di un nuovo assetto linguistico in cui le parole stesse sono complici della creazione dell’opera; l’artista si pone come uno scopritore di nessi logici, come un lettore di parole nuove il cui ascolto ci coglie come già preparati anche senza saperlo». (Sonia Zampini, 2012).
catalogo digitale su www.paoloalbani.it – www.dariolongo.it
Di ritratti è costellata anche la letteratura. Ne ricordiamo solo alcuni come Il ritratto di Gogol’, Ritratto dell’artista da giovane di Joyce, Ritratto dell’autore da cucciolo di Dylan Thomas, Ritratto di famiglia di Isherwood, Ritratto d’ignoto della Sarraute, Ritratto di signora di Henry James, senza dimenticare il famoso Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde.
Volendo stabilire una contiguità ideale tra generi diversi (letteratura e arti figurative), più vicino allo spirito della mostra RITRATTI di Paolo Albani e Dario Longo, che inaugura il 4 maggio 2013 (fino al 6 giugno 2013) alla Galleria Il Gabbiano della Spezia, è il titolo della ricerca di Jean Starobinski Ritratto dell’artista da saltimbanco.
Come nel saggio di Starobinski viene messa in risalto la sfida che il corpo del clown-acrobata lancia alla pesantezza, così Albani e Longo sul filo teso del gioco e della sperimentazione, che non hanno mai una rete di protezione a proteggerli da eventuali capitomboli estetici, ripensano lo spazio della ritrattistica con un segno in bilico fra il grottesco e l’onirico, il nonsense e l’humour ricreativo.
Paolo Albani (1946). Dirige Tèchne, rivista di bizzarrie letterarie e non, è membro dell'Oplepo (Opifico di Letteratura Potenziale), autore di curiosi repertori enciclopedici e racconti comico-surreali. Presente in antologie di poesia sonora, ha esposto in collettive di libri d’artista e di poesia visiva e non, fra l’altro, a Palazzo della Ragione di Mantova, Santa Maria della Scala di Siena, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Casermetta del Forte Belvedere di Firenze, Palazzo Poli di Roma, Fondazione Magnani-Rocca di Parma, Papiermuseum di Düren (Germania), Museo de Arte Moderno di Buenos Aires.
Dario Longo (1964). Alcune mostre: Appunti di viaggio. Fabroniana eventi, viaggi attraverso l’arte, a cura di Anna Agostini, Biblioteca Fabroniana, Pistoia, 2009; W o Abbasso. Parole controverse, con Paolo Albani, Sale Affrescate del Palazzo comunale, Pistoia, 2011; Dove sta Za, omaggio a Cesare Zavattini, Fiesole, 2012. «Non sceglie la strada della forma e dello stile, ma quella del linguaggio, del rapporto tra significato e significante. Parla per metafore e per allegorie, costruisce racconti partendo da oggetti-contenitori di memoria». (Siliano Simoncini, 2009). «Dario Longo attraverso un’arte che recupera in senso assoluto l’idea del creare e quindi della scoperta, grazie ad un fare talvolta ironico ma sempre molto poetico, mostra la potenzialità delle parole e di ciò che innanzi a noi si pone, al pensiero come alla vista, non più come altro da noi, ma come entità che si unisce al soggetto pensante, come esistenza condivisibile attraverso la ridefinizione dei ruoli e dei contenuti. In questa ricerca i materiali costituiscono la grammatica fondamentale per la ricostruzione di un nuovo assetto linguistico in cui le parole stesse sono complici della creazione dell’opera; l’artista si pone come uno scopritore di nessi logici, come un lettore di parole nuove il cui ascolto ci coglie come già preparati anche senza saperlo». (Sonia Zampini, 2012).
catalogo digitale su www.paoloalbani.it – www.dariolongo.it
04
maggio 2013
Paolo Albani / Dario Longo – Ritratti
Dal 04 maggio al 06 giugno 2013
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
IL GABBIANO ARTE CONTEMPORANEA
La Spezia, Via Nino Ricciardi, 15, (La Spezia)
La Spezia, Via Nino Ricciardi, 15, (La Spezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 17-20
Vernissage
4 Maggio 2013, h 18.00
Autore