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Elisabeth Oberrauch – Gabinetto di Scienze Naturali
Piante e altri organismi viventi, ma anche elementi come pigne, coralli, vengono raccolti ed esposti in particolari vetrinette realizzate dall’artista stessa. La carta, magistralmente lavorata, da un lato conferisce materia alle forme, dall’altro dona loro un’eleganza e una leggerezza straordinarie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Elisabeth Oberrauch
Gabinetto di scienze naturali
La carta come strumento d'imitazione e rielaborazione della realtà.
03.05.13 – 02.06.13
A cura di: Valerio Dehò
Pare proprio che Elisabeth Oberrauch raccolga idee e progetti per un museo del domani, un posto
dove le meraviglie dell'arte vanno ad accostarsi e confondersi alle meraviglie della natura. Con la
mostra Gabinetto di Scienze Naturali in scena è la carta, materiale attraverso cui l'artista realizza la
maggior parte delle sue opere e per il quale ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo.
Piante e altri organismi viventi, ma anche elementi come pigne, coralli, vengono raccolti ed esposti
in particolari vetrinette realizzate dall'artista stessa. La carta, magistralmente lavorata, da un lato
conferisce materia alle forme, dall’altro dona loro un'eleganza e una leggerezza straordinarie. È
d'altra parte lo stesso materiale di cui sono fatti i libri, strumenti concreti della nostra conoscenza e
strumenti impalpabili della nostra fantasia.
Elisabeth Oberrauch mette a punto una sorta di una tassonomia di bellezze naturali, una sintesi di
naturale e artificiale che è anche una sorta di autoritratto. Le opere realizzate dall'artista non sono
certo specchio di una creatività errante o irrequieta, bensì metafore che rimandano propriamente
all'ambito della scienza. Presentati in vetrine, nicchie o appesi alle pareti, oggetti che potrebbero
semplicemente appartenere alla nostra quotidianità, diventano per mano della classificazione
operata dalle scienze naturali elementi meravigliosi, straordinari. I lavori della Oberrauch rimandano
a forme organiche ben riconoscibili, come fiori, frutta, animali, insetti e sono disposti e organizzati
secondo un ordine tassonomico che valuta di primaria importanza aspetti come la protezione e la
conservazione degli oggetti.
L'artista è fermamente convinta che la natura sia qualcosa di prezioso, che si manifesta attraverso
forme ogni volta uniche e straordinarie. Servendosi coerentemente di un materiale naturale,
Elisabeth Oberrauch trasfigura le manifestazioni della natura in espressioni artistiche e delinea un
universo parallelo, un doppio della realtà fatto di imitazioni e rielaborazioni formali.
La carta, e la sua forma iniziale come polpa di cellulosa, è un materiale che appartiene al mondo
vegetale e da lungo tempo è strumento di "imitazione" e "interpretazione" di diversi materiali. Nel
XVI secolo ad esempio ha sostituito un materiale costoso e pesante come il legno per la produzione
di statue di santi.
La mostra di Elisabeth Oberrauch rimanda all'idea di Wunderkammer, ai gabinetti di storia naturale
delle corti principesche europee di un tempo, ma anche all'idea stessa di museo, a un posto dove le
forme sono e restano protagoniste assolute. L'amore verso il mondo della natura conduce l'artista
a realizzare immagini che rendono omaggio alla stessa trasfigurandola in arte. La delicatezza e
perfezione tecnica delle opere stabilisce una sintesi armonica perfetta tra forma e materia. La carta
non è semplicemente la sostanza materiale attraverso cui l'artista esprime la propria arte,
ma diventa espressione di una visione tutta personale che la concepisce come qualcosa di distinto
dalla natura, ma che allo stesso tempo alla stessa costantemente si riferisce e ritorna. L’illusionismo
della rappresentazione mimetica della realtà possiede il valore di concettualizzare un rapporto tra
il medium (la carta) e gli oggetti della natura, i quali si fanno protagonisti di una nuova storia legata
all’arte. La loro forma, fonte d’ispirazione per tanti artisti, si trasferisce dalla natura alla cultura: per
questo il lavoro della Oberrauch li inserisce in un linguaggio che fa riferimento alla tradizione della
modificazione dei dati naturali da parte dell’uomo.
Elisabeth Oberrauch
Nata nel 1950 a Merano. Tra il 1971-1972 ha frequentato corsi di perfezionamento in pittura presso
il Collegio Superiore Tecnico a Graz e seguito inoltre vari corsi a Salisburgo e Venezia. Ha organizzato
16 soggiorni interdisciplinari per artisti, illustrato libri per editori nazionali e internazionali. Le sue
opere rientrano in collezioni sia private che pubbliche e sono state esposte in Italia, Giappone,
Austria, Germania, Svizzera e Corea del Sud.
Contatto
Elisabeth Oberrauch
Th.-Christomannos-Str. 34, I-39012 Merano
T:+390473233220
F: +390473277012
e-mail: elisabeth.oberrauch@gmx.net
Cell:+393473721469
Elisabeth Oberrauch
Gabinetto di scienze naturali
Mostra:
Inaugurazione:
Durata della mostra:
Luogo della mostra:
Contatto stampa:
Elisabeth Oberrauch – Gabinetto di scienze naturali
a cura di Valerio Dehó
2 Maggio 2013, alle 19.00
3 Maggio – 2 Giugno 2013
Merano Arte, Edificio Cassa di Risparmio, Sala Cassa di Risparmio
Camilla Martinelli
tel. +39 0473 21 26 43
martinelli@kunstmeranoarte.org
in mostra fino al 26 Maggio anche:
Cindy Sherman That’s me – That’s not me
Opere Giovanili 1975 – 1977 dalla Collezione Verbund di Vienna
in mostra fino al 2 Giugno anche:
Sissa Micheli - FADE IN THE PAST! CUT!
Gabinetto di scienze naturali
La carta come strumento d'imitazione e rielaborazione della realtà.
03.05.13 – 02.06.13
A cura di: Valerio Dehò
Pare proprio che Elisabeth Oberrauch raccolga idee e progetti per un museo del domani, un posto
dove le meraviglie dell'arte vanno ad accostarsi e confondersi alle meraviglie della natura. Con la
mostra Gabinetto di Scienze Naturali in scena è la carta, materiale attraverso cui l'artista realizza la
maggior parte delle sue opere e per il quale ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo.
Piante e altri organismi viventi, ma anche elementi come pigne, coralli, vengono raccolti ed esposti
in particolari vetrinette realizzate dall'artista stessa. La carta, magistralmente lavorata, da un lato
conferisce materia alle forme, dall’altro dona loro un'eleganza e una leggerezza straordinarie. È
d'altra parte lo stesso materiale di cui sono fatti i libri, strumenti concreti della nostra conoscenza e
strumenti impalpabili della nostra fantasia.
Elisabeth Oberrauch mette a punto una sorta di una tassonomia di bellezze naturali, una sintesi di
naturale e artificiale che è anche una sorta di autoritratto. Le opere realizzate dall'artista non sono
certo specchio di una creatività errante o irrequieta, bensì metafore che rimandano propriamente
all'ambito della scienza. Presentati in vetrine, nicchie o appesi alle pareti, oggetti che potrebbero
semplicemente appartenere alla nostra quotidianità, diventano per mano della classificazione
operata dalle scienze naturali elementi meravigliosi, straordinari. I lavori della Oberrauch rimandano
a forme organiche ben riconoscibili, come fiori, frutta, animali, insetti e sono disposti e organizzati
secondo un ordine tassonomico che valuta di primaria importanza aspetti come la protezione e la
conservazione degli oggetti.
L'artista è fermamente convinta che la natura sia qualcosa di prezioso, che si manifesta attraverso
forme ogni volta uniche e straordinarie. Servendosi coerentemente di un materiale naturale,
Elisabeth Oberrauch trasfigura le manifestazioni della natura in espressioni artistiche e delinea un
universo parallelo, un doppio della realtà fatto di imitazioni e rielaborazioni formali.
La carta, e la sua forma iniziale come polpa di cellulosa, è un materiale che appartiene al mondo
vegetale e da lungo tempo è strumento di "imitazione" e "interpretazione" di diversi materiali. Nel
XVI secolo ad esempio ha sostituito un materiale costoso e pesante come il legno per la produzione
di statue di santi.
La mostra di Elisabeth Oberrauch rimanda all'idea di Wunderkammer, ai gabinetti di storia naturale
delle corti principesche europee di un tempo, ma anche all'idea stessa di museo, a un posto dove le
forme sono e restano protagoniste assolute. L'amore verso il mondo della natura conduce l'artista
a realizzare immagini che rendono omaggio alla stessa trasfigurandola in arte. La delicatezza e
perfezione tecnica delle opere stabilisce una sintesi armonica perfetta tra forma e materia. La carta
non è semplicemente la sostanza materiale attraverso cui l'artista esprime la propria arte,
ma diventa espressione di una visione tutta personale che la concepisce come qualcosa di distinto
dalla natura, ma che allo stesso tempo alla stessa costantemente si riferisce e ritorna. L’illusionismo
della rappresentazione mimetica della realtà possiede il valore di concettualizzare un rapporto tra
il medium (la carta) e gli oggetti della natura, i quali si fanno protagonisti di una nuova storia legata
all’arte. La loro forma, fonte d’ispirazione per tanti artisti, si trasferisce dalla natura alla cultura: per
questo il lavoro della Oberrauch li inserisce in un linguaggio che fa riferimento alla tradizione della
modificazione dei dati naturali da parte dell’uomo.
Elisabeth Oberrauch
Nata nel 1950 a Merano. Tra il 1971-1972 ha frequentato corsi di perfezionamento in pittura presso
il Collegio Superiore Tecnico a Graz e seguito inoltre vari corsi a Salisburgo e Venezia. Ha organizzato
16 soggiorni interdisciplinari per artisti, illustrato libri per editori nazionali e internazionali. Le sue
opere rientrano in collezioni sia private che pubbliche e sono state esposte in Italia, Giappone,
Austria, Germania, Svizzera e Corea del Sud.
Contatto
Elisabeth Oberrauch
Th.-Christomannos-Str. 34, I-39012 Merano
T:+390473233220
F: +390473277012
e-mail: elisabeth.oberrauch@gmx.net
Cell:+393473721469
Elisabeth Oberrauch
Gabinetto di scienze naturali
Mostra:
Inaugurazione:
Durata della mostra:
Luogo della mostra:
Contatto stampa:
Elisabeth Oberrauch – Gabinetto di scienze naturali
a cura di Valerio Dehó
2 Maggio 2013, alle 19.00
3 Maggio – 2 Giugno 2013
Merano Arte, Edificio Cassa di Risparmio, Sala Cassa di Risparmio
Camilla Martinelli
tel. +39 0473 21 26 43
martinelli@kunstmeranoarte.org
in mostra fino al 26 Maggio anche:
Cindy Sherman That’s me – That’s not me
Opere Giovanili 1975 – 1977 dalla Collezione Verbund di Vienna
in mostra fino al 2 Giugno anche:
Sissa Micheli - FADE IN THE PAST! CUT!
02
maggio 2013
Elisabeth Oberrauch – Gabinetto di Scienze Naturali
Dal 02 maggio al 02 giugno 2013
arte contemporanea
Location
KUNST MERAN/O ARTE
Merano, Via Portici, 163, (Bolzano)
Merano, Via Portici, 163, (Bolzano)
Vernissage
2 Maggio 2013, ore 19
Autore
Curatore