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Ketty Tamburello – I Giorni Delle Acque
Come dalle acque emergono figure che paiono richiamare tempi lontani quelli presumibilmente del medioevo. Rinascono come memoria nostalgica dell’artista. Si muovono entro le acque dell’inconscio a volte con virtuosismi di linee avvolgenti e cariche di un dinamismo che si evidenzia come atto spontaneo e a volte si presenta con raffigurazioni arabeggianti.
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata Sabato 27 Aprile 2013 alle ore 18,00 nella città di Palermo, presso la “Galleria di Villa Niscemi” P.zza dei Quartieri n.2 la mostra personale dell’artista Ketty Tamburello dal titolo:
“ I Giorni Delle Acque“. La mostra è organizzata e curata dall’Associazione Culturale Ricercarte e con il patrocinio del comune di Palermo che ospita la mostra.
I giorni delle acque
Come dalle acque emergono figure che paiono richiamare tempi lontani quelli presumibilmente del medioevo. Rinascono come memoria nostalgica dell’artista. Si muovono entro le acque dell’inconscio a volte con virtuosismi di linee avvolgenti e cariche di un dinamismo che si evidenzia come atto spontaneo e a volte si presenta con raffigurazioni arabeggianti. L’acqua ha memoria e come muove per brezza o per lieve corrente così essa porta in luce come involucro similmente a un bozzolo da cui nasce farfalla - porta in luce ripeto, quel mondo temperato di razionalità e emozioni dell’artista che sagacemente cerca il suo volto più esauriente in una forma, in un volume o in macchie che hanno una continuità senza interruzioni, quasi parafrasando una poesia, una cantilena. Il segno a volte pare accennare ad una narrazione che non ha risvolto e scende scivolando senza ritorno sui tetti delle case, sulle strade di questo o quel ricordo. Dietro l’apparente spontaneità del segno si intravede la semantica di un processo interiore che pare celare un chiaro intendimento euristico. Forse questo l’accenno dell’artista che si dichiara teatrante o commediante persuasivo e celebrativo e che dispiega la sua anima in interrogativi incessanti sul senso del suo fare e della vita. I giorni sono tanti quanto il numero dei disegni presentati alla mostra. Sono i giorni in cui ogni cosa è fatta. C’è lo svolgimento di un fatto, di un momento e le figure albergano in città con genti diverse venuti ora a dichiararsi, celato motivo di esserci. Le figure si cullano nello sguardo dello spettatore che sia l’autore o che sia uno spirito che li muove, che li celebra o ancora gli sconosciuti che vedono e si domandano di essi. E’ lo spirito del giorno. Il giorno carico di imprevisti, di incontri, di dire e fare. Le figure che siano definite o appena accennate o che siano amorfe sono lì nel gioco sincero di appellarsi a un quid che ha radice nell’umano che si rigenera nella spettacolazione, nell’arte, nel tempo che dona e si appropria del principio ineluttabile dell’esistenza. Quattro dipinti ad olio che fanno d’apertura alla mostra, si presentano quasi come colonne dinnanzi ad una porta, che essi siano visibili e non. Portano l’impercettibile invito a giocare nella stanza del tempo.
C.T
“ I Giorni Delle Acque“. La mostra è organizzata e curata dall’Associazione Culturale Ricercarte e con il patrocinio del comune di Palermo che ospita la mostra.
I giorni delle acque
Come dalle acque emergono figure che paiono richiamare tempi lontani quelli presumibilmente del medioevo. Rinascono come memoria nostalgica dell’artista. Si muovono entro le acque dell’inconscio a volte con virtuosismi di linee avvolgenti e cariche di un dinamismo che si evidenzia come atto spontaneo e a volte si presenta con raffigurazioni arabeggianti. L’acqua ha memoria e come muove per brezza o per lieve corrente così essa porta in luce come involucro similmente a un bozzolo da cui nasce farfalla - porta in luce ripeto, quel mondo temperato di razionalità e emozioni dell’artista che sagacemente cerca il suo volto più esauriente in una forma, in un volume o in macchie che hanno una continuità senza interruzioni, quasi parafrasando una poesia, una cantilena. Il segno a volte pare accennare ad una narrazione che non ha risvolto e scende scivolando senza ritorno sui tetti delle case, sulle strade di questo o quel ricordo. Dietro l’apparente spontaneità del segno si intravede la semantica di un processo interiore che pare celare un chiaro intendimento euristico. Forse questo l’accenno dell’artista che si dichiara teatrante o commediante persuasivo e celebrativo e che dispiega la sua anima in interrogativi incessanti sul senso del suo fare e della vita. I giorni sono tanti quanto il numero dei disegni presentati alla mostra. Sono i giorni in cui ogni cosa è fatta. C’è lo svolgimento di un fatto, di un momento e le figure albergano in città con genti diverse venuti ora a dichiararsi, celato motivo di esserci. Le figure si cullano nello sguardo dello spettatore che sia l’autore o che sia uno spirito che li muove, che li celebra o ancora gli sconosciuti che vedono e si domandano di essi. E’ lo spirito del giorno. Il giorno carico di imprevisti, di incontri, di dire e fare. Le figure che siano definite o appena accennate o che siano amorfe sono lì nel gioco sincero di appellarsi a un quid che ha radice nell’umano che si rigenera nella spettacolazione, nell’arte, nel tempo che dona e si appropria del principio ineluttabile dell’esistenza. Quattro dipinti ad olio che fanno d’apertura alla mostra, si presentano quasi come colonne dinnanzi ad una porta, che essi siano visibili e non. Portano l’impercettibile invito a giocare nella stanza del tempo.
C.T
27
aprile 2013
Ketty Tamburello – I Giorni Delle Acque
Dal 27 aprile al 02 maggio 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA DI VILLA NISCEMI
Palermo, Piazza Dei Quartieri, 2, (Palermo)
Palermo, Piazza Dei Quartieri, 2, (Palermo)
Orario di apertura
La mostra sarà visitabile tutti i giorni.
Orari.9:30-13:00-16:30-19:30
Vernissage
27 Aprile 2013, h 18
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