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Marco Pili
Un percorso artistico da vedere e da toccare nello spazio di Josto al duomo, un percorso sensoriale per non e per vedenti.
Comunicato stampa
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Un percorso artistico da vedere e da toccare nello spazio di Josto al duomo, un percorso sensoriale per non e per vedenti.
Ma cosa vuol dire questo?!?
Siamo stati abituati da sempre a fruire l’opera d’arte attraverso lo sguardo, toccare è proibito, a meno che non si tratti appunto di un percorso sensoriale per non vedenti, dove toccare è obbligo.
Sabato 20 aprile MaO in collaborazione con Josto al Duomo, abbracciando il progetto di Mood’Uomo, presenta le opere di Marco Pili.
“Toccami” il titolo della mostra, che non nasconde nessuna ambiguità se non l’esplicito invito di toccare l’opera con le mani, di sentirne la materia, di viverne l’esperienza.
La poetica della "materia" è alla base della pittura del Pili.
L'artista applica sul quadro strati spessi e rugosi di terra, quella del deserto del Sinis e del deserto di Piscinas, le terre del Montiferru, in sostanza, raccoglie la “pelle” della sua isola. Interviene poi, mescolandovi altri materiali come cera, pane carasau, giornali, stoffe. L'effetto ottenuto assume le sembianze di paesaggi reali. Marco Pili sperimenta, prova, calcola l'equilibrio compositivo del quadro, ne valorizza al massimo le caratteristiche della superficie, quella superficie che deve essere accarezzata. Attraverso questo procedimento l'artista sonda le potenzialità evocative della materia nuda e cruda, del tutto autonoma, svincolata da un'immagine. Le concrezioni di materia pittorica, che sembrano sospese nel vuoto, diventano quindi metafora di una ricerca volta a scoprire qualcosa di autenticamente genuino.
Il percorso sensoriale, si concluderà per i più viziosi, con un menù che avrà come base il pane carasau, magistralmente preparato dal team del ristorante di Josto al Duomo.
È un’esperienza che coinvolge i cinque sensi, perché privarsene?!?
Marco Pili nasce a Nurachi (OR). Allievo di Antonio Amore, si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Oristano.
Le sue prime ricerche vertono sul figurativo, abbandonato per la sperimentazione di materiali che lo accompagnano sulla strada dell’informale.
Marco Pili è presente in importanti collettive e altrettante rilevanti personali, aggiudicandosi importanti premi e riconoscimenti.
Le sue opere fanno parte di collezioni private, Musei e Fondazioni in Italia e all’Estero.
Ma cosa vuol dire questo?!?
Siamo stati abituati da sempre a fruire l’opera d’arte attraverso lo sguardo, toccare è proibito, a meno che non si tratti appunto di un percorso sensoriale per non vedenti, dove toccare è obbligo.
Sabato 20 aprile MaO in collaborazione con Josto al Duomo, abbracciando il progetto di Mood’Uomo, presenta le opere di Marco Pili.
“Toccami” il titolo della mostra, che non nasconde nessuna ambiguità se non l’esplicito invito di toccare l’opera con le mani, di sentirne la materia, di viverne l’esperienza.
La poetica della "materia" è alla base della pittura del Pili.
L'artista applica sul quadro strati spessi e rugosi di terra, quella del deserto del Sinis e del deserto di Piscinas, le terre del Montiferru, in sostanza, raccoglie la “pelle” della sua isola. Interviene poi, mescolandovi altri materiali come cera, pane carasau, giornali, stoffe. L'effetto ottenuto assume le sembianze di paesaggi reali. Marco Pili sperimenta, prova, calcola l'equilibrio compositivo del quadro, ne valorizza al massimo le caratteristiche della superficie, quella superficie che deve essere accarezzata. Attraverso questo procedimento l'artista sonda le potenzialità evocative della materia nuda e cruda, del tutto autonoma, svincolata da un'immagine. Le concrezioni di materia pittorica, che sembrano sospese nel vuoto, diventano quindi metafora di una ricerca volta a scoprire qualcosa di autenticamente genuino.
Il percorso sensoriale, si concluderà per i più viziosi, con un menù che avrà come base il pane carasau, magistralmente preparato dal team del ristorante di Josto al Duomo.
È un’esperienza che coinvolge i cinque sensi, perché privarsene?!?
Marco Pili nasce a Nurachi (OR). Allievo di Antonio Amore, si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Oristano.
Le sue prime ricerche vertono sul figurativo, abbandonato per la sperimentazione di materiali che lo accompagnano sulla strada dell’informale.
Marco Pili è presente in importanti collettive e altrettante rilevanti personali, aggiudicandosi importanti premi e riconoscimenti.
Le sue opere fanno parte di collezioni private, Musei e Fondazioni in Italia e all’Estero.
20
aprile 2013
Marco Pili
Dal 20 aprile al 25 maggio 2013
arte contemporanea
Location
HOTEL JOSTO AL DUOMO
Oristano, Via Vittorio Emanuele Ii, 34, (Oristano)
Oristano, Via Vittorio Emanuele Ii, 34, (Oristano)
Orario di apertura
10-22
Vernissage
20 Aprile 2013, h 19.30
Autore
Curatore