Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Omnia
Adelina Antal, Anna Saint Ange e Sebastian Hobbs presentano un ambizioso e arduo percorso fotografico, centrato sullo studio dell’esistenza umana. Una tripla personale che parla di morte, di vita e di ciò che c’è dopo la vita.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il percorso di studi biennale degli studenti di fotografia di DIVA, la scuola di Digital Imaging and Visual Art della Florence University of the Arts, si conclude con le mostre personali di Adelina Antal, Anna Saint Ange e Sebastian Hobbs, che riflettono su temi universali quali il destino dell’uomo e di tutti gli esseri viventi.
Omnia è una mostra rischiosa perché mette nelle mani di giovani fotografi ad inizio carriera, temi difficili su cui ci s’interroga solo, forse, in età matura, troppo gravi e densi di filosofia per essere contemplati con interesse reale in giovane età.
Omnia parla infatti di morte, di vita e di quel che c’è dopo la vita. I suoi tre protagonisti, Adelina Antal, Anna Saint Ange, Sebastian Hobbs hanno investigato tali temi facendo uno sforzo che non è comune per varie ragioni, prima di tutto per il ragionamento unico sull’esistenza e, allo stesso tempo, tripartito.
Nel breve corso di un semestre i giovani fotografi si sono trovati a trattare sostanze che per contemplarle con presunta chiarezza non basta il corso di una vita. Hanno messo in crisi linguaggi e stili in parte già acquisiti, per piegarsi alla logica della mostra - che richiede coerenza - e dello spazio - che richiede dialogo. Si sono esposti, spinti da consiglieri convinti che solo con il rischio e la crisi si può crescere e superare i confortevoli recinti delle certezze.
La mostra si articola in tre sedi: il vestibolo della chiesa di San Giovanni Decollato (Adelina Antal, che ragiona sulla morte), la galleria di F_AIR (Anna Saint Ange che illustra i sette vizi capitali, per lei sinonimi della vita terrena) e il cubo di vetro/laboratorio, all’interno del cortile della School of Fine Arts di FUA, (Sebastian Hobbs che, nella sua investigazione della reincarnazione ispirata dal pensiero orientale, trasmuta figure di giovani in sensuali animali).
Omnia è una mostra rischiosa perché mette nelle mani di giovani fotografi ad inizio carriera, temi difficili su cui ci s’interroga solo, forse, in età matura, troppo gravi e densi di filosofia per essere contemplati con interesse reale in giovane età.
Omnia parla infatti di morte, di vita e di quel che c’è dopo la vita. I suoi tre protagonisti, Adelina Antal, Anna Saint Ange, Sebastian Hobbs hanno investigato tali temi facendo uno sforzo che non è comune per varie ragioni, prima di tutto per il ragionamento unico sull’esistenza e, allo stesso tempo, tripartito.
Nel breve corso di un semestre i giovani fotografi si sono trovati a trattare sostanze che per contemplarle con presunta chiarezza non basta il corso di una vita. Hanno messo in crisi linguaggi e stili in parte già acquisiti, per piegarsi alla logica della mostra - che richiede coerenza - e dello spazio - che richiede dialogo. Si sono esposti, spinti da consiglieri convinti che solo con il rischio e la crisi si può crescere e superare i confortevoli recinti delle certezze.
La mostra si articola in tre sedi: il vestibolo della chiesa di San Giovanni Decollato (Adelina Antal, che ragiona sulla morte), la galleria di F_AIR (Anna Saint Ange che illustra i sette vizi capitali, per lei sinonimi della vita terrena) e il cubo di vetro/laboratorio, all’interno del cortile della School of Fine Arts di FUA, (Sebastian Hobbs che, nella sua investigazione della reincarnazione ispirata dal pensiero orientale, trasmuta figure di giovani in sensuali animali).
15
aprile 2013
Omnia
Dal 15 al 19 aprile 2013
fotografia
arte contemporanea
giovane arte
arte contemporanea
giovane arte
Location
F_AIR – FLORENCE ARTIST IN RESIDENCE
Firenze, Via San Gallo, 45r, (Firenze)
Firenze, Via San Gallo, 45r, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì 15.00 - 20.00
venerdì 10.00 - 17.30
Vernissage
15 Aprile 2013, h 18.00
Autore
Curatore