Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ceramic: Black&White
RBcontemporary presenta dal 9 al 26 aprile 2013 in Foro Buonaparte 46 a Milano, la mostra di ceramica contemporanea CERAMIC: BLACK&WHITE in contemporanea al Fuori Salone 2013 e prendendo parte al Brera Design District.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra è una collettiva di artisti italiani e stranieri che con la ceramica e la porcellana sottolineando le suggestioni del bianco e del nero come non colori, come caratteri essenziali che lasciano che sia la forma a dominare, la materia stessa si fa protagonista nella sua purezza, imponendosi per la sua delicatezza o per la propria fisicità.
Ceramiche scure ad accoglierci in una sorta di Wunderkammer moderna, sono quelle di Rita Miranda. L’antica tecnica Raku è applicata a forme di estrema modernità, geometrie che sfidano la resistenza fisica del materiale. La natura è solo il punto di partenza per sviluppare forme nuove, quasi astratte, raggiungendo una sintesi minimale carica di esperienza.
Forme che rifiutano la tentazione del naturalistico, del figurativo e del realistico sono invece le sculture di Jasmine Pignatelli. Semi, come forme celate, che sviluppano un linguaggio plastico a partire dagli elementi primari fondanti, portatori di energia creativa.
La materia è anche il punto di partenza della ricerca di Simone Negri, personale indagine sullo spazio, sulle connessioni tra pieni e vuoti. Volumi come incontri tra linee rette e morbide curve. Grande fascino è dato anche dalla tecnica di cottura per affumicamento. Un annerimento della ceramica che lascia all’energia sviluppata durante la combustione un margine di casualità e incognita.
Tra i bianchi colpiscono le costruzioni impalpabili dell’artista giapponese Eri Dewa, che giocando con la porcellana come fosse carta, crea forme di richiamo vegetale, delicate e leggere che veicolano la tradizione nipponica al contemporaneo.
Anche Annalisa Guerri sembra sfidare la materia portandola al suo limite estremo: porcellane sottilissime, forme frastagliate che si impongono nello spazio creando nuovi equilibri.
Ispirazione comune alla natura anche nelle opere dell’ungherese Zsolt J. Simon: forme azzardate e sottili, esterni tentacolari con sporgenze appuntite e acrobatiche, interni levigati e morbidi, in un contrasto quasi maschile/femminile.
Più geometriche ed essenziali le sculture di Guido De Zan, caratterizzate più dalla luce che dalla forma, sculture come apparizioni più che presenze. Centrale è il processo di dematerializzazione della forma, il dipanarsi del segno-gesto primario diventa determinante per la forma stessa.
www.rbcontemporary.it
Ceramiche scure ad accoglierci in una sorta di Wunderkammer moderna, sono quelle di Rita Miranda. L’antica tecnica Raku è applicata a forme di estrema modernità, geometrie che sfidano la resistenza fisica del materiale. La natura è solo il punto di partenza per sviluppare forme nuove, quasi astratte, raggiungendo una sintesi minimale carica di esperienza.
Forme che rifiutano la tentazione del naturalistico, del figurativo e del realistico sono invece le sculture di Jasmine Pignatelli. Semi, come forme celate, che sviluppano un linguaggio plastico a partire dagli elementi primari fondanti, portatori di energia creativa.
La materia è anche il punto di partenza della ricerca di Simone Negri, personale indagine sullo spazio, sulle connessioni tra pieni e vuoti. Volumi come incontri tra linee rette e morbide curve. Grande fascino è dato anche dalla tecnica di cottura per affumicamento. Un annerimento della ceramica che lascia all’energia sviluppata durante la combustione un margine di casualità e incognita.
Tra i bianchi colpiscono le costruzioni impalpabili dell’artista giapponese Eri Dewa, che giocando con la porcellana come fosse carta, crea forme di richiamo vegetale, delicate e leggere che veicolano la tradizione nipponica al contemporaneo.
Anche Annalisa Guerri sembra sfidare la materia portandola al suo limite estremo: porcellane sottilissime, forme frastagliate che si impongono nello spazio creando nuovi equilibri.
Ispirazione comune alla natura anche nelle opere dell’ungherese Zsolt J. Simon: forme azzardate e sottili, esterni tentacolari con sporgenze appuntite e acrobatiche, interni levigati e morbidi, in un contrasto quasi maschile/femminile.
Più geometriche ed essenziali le sculture di Guido De Zan, caratterizzate più dalla luce che dalla forma, sculture come apparizioni più che presenze. Centrale è il processo di dematerializzazione della forma, il dipanarsi del segno-gesto primario diventa determinante per la forma stessa.
www.rbcontemporary.it
09
aprile 2013
Ceramic: Black&White
Dal 09 al 26 aprile 2013
arte contemporanea
Location
RBFINEART
Milano, Via Giovanni Battista Morgagni, 31b, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Morgagni, 31b, (Milano)
Orario di apertura
Dal 9 al 14 aprile: 10-18
Dal 15 al 26 aprile: lu-ma 10-12.30 / 14-18
Vernissage
9 Aprile 2013, ore 18.00
Autore