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Angelo Palazzini – Nei cassetti della mente
In mostra a Milano le opere recenti di Angelo Palazzini, stimato esponente del surrealismo italiano, in un percorso espositivo che illustra l’indagine onirica e ironica dell’artista in una giostra incantata di simboli e evocazioni.
Comunicato stampa
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Angelo Palazzini, “Nei cassetti della mente”
L'indagine onirica e ironica di Angelo Palazzini
Entrare nell'universo ludico-simbolico di Angelo Palazzini crea prima di tutto una sensazione di spaesamento spazio-temporale. Nelle figure e negli oggetti rappresentati nelle sue opere il sovvertimento del reale, che sarebbe semplificante definire semplicemente "surrealista", passa impetuosamente dallo sguardo alla coscienza e più giù, negli strati della mente dove si celano le antenne del simbolico e dove sonnecchiano i sedimenti del nostro immaginario infantile.
Il cambiamento abnorme delle proporzioni, le migrazioni metamofiche di un soggetto dentro l'altro, l'impianto favolosamente narrativo, ci portano subito in un altrove intriso di significanze, dalle quali traspare spesso in filigrana una lettura critica del presente. E questa non è mai amara o disincantata, ma anzi partecipata con passione sul registro di una indulgente ironia o qualche volta del pungente sarcasmo. Stregate da un fascino originalissimo, percorse da echi di Hieronymus Bosch e di Rousseau il Doganiere, le opere di Palazzini ci seducono e incollano lo sguardo pure per un uso molto particolare del colore, che induce la percezione di una provenienza lontana anche nel tempo. Per questo, ci si trova subito a interrogarsi sui perché, sul "messaggio" che ciascun quadro nasconde e insieme suscita. E qui l'autore ci viene generosamente in aiuto, con titoli anch'essi vibranti di poesia, che ci guidano sui suoi stessi passi a frugare come sonnambuli nei cassetti della mente.
Angelo Palazzini nasce a Casalpustrelengo nel 1953. Sempre lì, nella bassa lodigiana, a Terranova dei Passerini, risiede tuttora e ha il suo studio. Il suo incontro con l’arte avviene presto, ed è pittore a tempo pieno fin dal 1980. Pur avendo opere esposte in tutto il mondo, l’artista è profondamente ancorato alla sua terra, come fosse una solida e rassicurante piattaforma di lancio per i voli esplorativi nel suo personalissimo universo immaginifico. Innumerevoli le sue esposizioni personali e collettive:tra le occasioni che hanno determinato il suo successo, ricordiamo la sua presenza dal ‘94 al ‘97 al Festival dei Due Mondi di Spoleto, a Palazzo Reale di Milano nella mostra “Arte italiana dal 1968 al
2007” e più recentemente alla 54a Biennale di Venezia. Oltre che nelle gallerie d’arte a Bologna,Torino, Piacenza, Padova, Avellino, le sue opere sono oggi esposte a Londra, Parigi, Monaco di Baviera, Beirut, nonché in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.
L'indagine onirica e ironica di Angelo Palazzini
Entrare nell'universo ludico-simbolico di Angelo Palazzini crea prima di tutto una sensazione di spaesamento spazio-temporale. Nelle figure e negli oggetti rappresentati nelle sue opere il sovvertimento del reale, che sarebbe semplificante definire semplicemente "surrealista", passa impetuosamente dallo sguardo alla coscienza e più giù, negli strati della mente dove si celano le antenne del simbolico e dove sonnecchiano i sedimenti del nostro immaginario infantile.
Il cambiamento abnorme delle proporzioni, le migrazioni metamofiche di un soggetto dentro l'altro, l'impianto favolosamente narrativo, ci portano subito in un altrove intriso di significanze, dalle quali traspare spesso in filigrana una lettura critica del presente. E questa non è mai amara o disincantata, ma anzi partecipata con passione sul registro di una indulgente ironia o qualche volta del pungente sarcasmo. Stregate da un fascino originalissimo, percorse da echi di Hieronymus Bosch e di Rousseau il Doganiere, le opere di Palazzini ci seducono e incollano lo sguardo pure per un uso molto particolare del colore, che induce la percezione di una provenienza lontana anche nel tempo. Per questo, ci si trova subito a interrogarsi sui perché, sul "messaggio" che ciascun quadro nasconde e insieme suscita. E qui l'autore ci viene generosamente in aiuto, con titoli anch'essi vibranti di poesia, che ci guidano sui suoi stessi passi a frugare come sonnambuli nei cassetti della mente.
Angelo Palazzini nasce a Casalpustrelengo nel 1953. Sempre lì, nella bassa lodigiana, a Terranova dei Passerini, risiede tuttora e ha il suo studio. Il suo incontro con l’arte avviene presto, ed è pittore a tempo pieno fin dal 1980. Pur avendo opere esposte in tutto il mondo, l’artista è profondamente ancorato alla sua terra, come fosse una solida e rassicurante piattaforma di lancio per i voli esplorativi nel suo personalissimo universo immaginifico. Innumerevoli le sue esposizioni personali e collettive:tra le occasioni che hanno determinato il suo successo, ricordiamo la sua presenza dal ‘94 al ‘97 al Festival dei Due Mondi di Spoleto, a Palazzo Reale di Milano nella mostra “Arte italiana dal 1968 al
2007” e più recentemente alla 54a Biennale di Venezia. Oltre che nelle gallerie d’arte a Bologna,Torino, Piacenza, Padova, Avellino, le sue opere sono oggi esposte a Londra, Parigi, Monaco di Baviera, Beirut, nonché in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.
09
aprile 2013
Angelo Palazzini – Nei cassetti della mente
Dal 09 aprile al 19 maggio 2013
arte contemporanea
Location
TEN ART GALLERY
Milano, Via Giovannino De Grassi, 17, (Milano)
Milano, Via Giovannino De Grassi, 17, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì/venerdì, 10 -18 e sabato su appuntamento
Vernissage
9 Aprile 2013, h 18.00 - 21.00
Autore