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DISCIPULOS
Sei artisti nazionali ed internazionali interpretano in chiave contemporanea le trame di una tela barocca raffigurante il Cristo di Burgos
Comunicato stampa
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Il Passato guarda in volto sei artisti contemporanei.
Scicli 30 marzo 2013 – Sei artisti nazionali ed internazionali interpretano in chiave
contemporanea le trame di una tela barocca raffigurante il Cristo di Burgos.
Sei artisti contemporanei - Tiziana Cera Rosco, Giovanni Gaggia, Eva Gerd, Maddalena Mauri,
Pablo Rubio, Sasha Vinci - in mostra a CLANG si confrontano e si ispirano alla simbologia di
una tela anonima di origini verosimilmente spagnole situata oggi presso la Chiesa di S. Giovanni Evangelista della città di Scicli.
Si tratta di un olio su tela raffigurante la Passione, un esempio di raffinata delicatezza,
un'iconografia secentesca che fa riferimento ad una scultura lignea del secolo XIV, venerata nella
chiesa madre di S. Maria di Burgos.
Il Cristo crocifisso è dipinto su un fondo scuro, in basso delle figure simboliche ben in evidenza. La specificità di quest'opera si riconosce nella particolarità del corpo del Cristo, coperto dalla cintola in giù da una singolare veste bianca che rappresenta in modo eclatante quell’usanza nata a Burgos.
“La concezione del sacro e la sua immediata estensione in termini creativi è un qualcosa che si connette direttamente con la pratica di un’esplorazione e spostamento trans-territoriale: il luogo attraversato ed esplorato si carica di ulteriori significazioni simboliche che oltrepassano il confine geografico e culturale,
d’appartenenza” scrive Antonio Arévalo, curatore della mostra.
Sacri sono i segni della cultura della specie umana, impressi filogeneticamente nell’inconscio di ogni individuo, perchè ogni relazione con l’archetipo è “commovente”; sprigiona una voce
più potente della nostra. L’effige di un uovo, di due erse di spada e del Cristo su fondo nero, quasi stesse sfuggendo all’oscurità, sono immagini che non solo appartengono alla religione cristiana, ma al nostro essere uomini, al nostro
vivere. Esse si leggono perfettamente anche in tempi contemporanei e vanno aldilà del significato spirituale. Sei artisti rammendano questi simboli creati nel passato, li snodano e li riallacciano ad altri, creando corpi nuovi:
“In un’ epoca di veloce trasmutazione tecnica e linguistica, il lavoro dell’arte è quel corpo ibrido che riafferma il proprio diritto alla singolarità: è differenza incarnata”.
(Lidia Reghini storico e critico d’arte)
Come la parola divina dev'essere cercata all'interno della trama della storia, così anche la risposta dell'arte al Dio che la chiama dev'essere all’interno di essa e di noi, nel nostro sangue, perché non c'è sentimento dell'uomo che nell'arte non sia rappresentato come in uno specchio riflettente la nostra immagine e il nostro vissuto individuale ed antropologico.
Da ciò nasce l’idea di riprendere un’opera del passato, ma che in realtà è sempre presente,
visibile, discutibile, attuale.
In occasione del primo Special Project si rielaboreranno i contenuti simbolici di un’opera anonima e poco conosciuta, religiosa, ma non per questo limitata poiché ininterrottamente cangiante
di ideologie, un’opera ancora discutibile per tanti suoi affascinanti misteri e soprattutto non
massificata, pertanto contenente un valore intimo e incontaminato, profondo e puro che desidera
riaffiorare mediante l’arte contemporanea.
Oltre alle opere realizzate dai sei artisti prima citati, ispirate alla simbologia della tela sul Cristo di Burgos, la sera dell'inaugurazione verrà issata una bandiera bianca nella sede CLANG, bandiera che fa parte dell’opera "La Resa" di Regina José Galindo e di David Perez Karmadavis. Avverrà una Action performativa a distanza, poiché i due artisti non saranno presenti, successivamente seguiranno dei video dell’artista Regina José Galindo.
La Resa
L’opera "La resa" nasce davanti all’inquietante violenza che affligge il paese del Guatemala
(nazione natìa dell’artista Regina José Galindo) e fa appello al sentimento generale della società
guatemalteca che aspira a vivere in pace. La bandiera bianca è issata in segnale di dialogo o di resa. Quando il nemico la vede, capisce di deporre le armi. Lei stessa è il segno.
La bandiera della Pace è un simbolo universale, che rappresenta l'unità nella diversità. È stato
accettato all'unanimità da tutti i paesi d'America 15 Apr 1935 alla Casa Bianca, quando hanno
firmato il Patto Roerich della Pace, al fine di preservare il patrimonio culturale dell'umanità.
"La Resa" | Regina José Galindo e di David Perez Karmadavis
INFO
CLANG | SPECIAL PROJECT
Con gli Special Project CLANG intende promuovere e proiettare avanti idee e concetti che si
concretizzano in eventi progettati per osservare obiettivi e visioni specifiche.
È un settore di CLANG che identifica diverse attività culturali correlate tra loro dalla necessità di un
rinnovamento.
CLANG
CLANG è stata inaugurata lo scorso dicembre nel cuore di Scicli, cittadina iblea in provincia di
Ragusa, fa capo alla partnership dell'associazione culturale non-profit PASS/O con l'impresa di
produzione s.r.l. DEARTE.
Luogo d’arte, di ricerca, di costruzione, di partecipazione e innovazione.
Una realtà vivace e curiosa, predisposta alla collaborazione, alla ricerca, interessata a realizzare
attività diversificate per promuovere, attraverso nuove strategie e progetti curatoriali differenti
forme di creatività: residenza d’artista, installazioni e mostre site specific, workshop, pubblicazioni
indipendenti di arte.
In CLANG, nasce il bisogno di creare una visione collettiva, una visione più ampia del mondo
artistico che non coinvolga soltanto figure del settore, ma ogni mente dotata di pensiero. Da qui
la voce va a filosofi, fisici, matematici, letterati, giornalisti, enti spirituali e agnostici, figure poco
coinvolte nel rivelare l’arte.
clangsite.it
Lo Special Project sarà visibile presso CLANG fino al 2 maggio 2013
Via Francesco Mormino Penna 23
97018 - Scicli (Rg) Italy
Orari di apertura
Giovedì / Venerdì / Sabato / Domenica
17:00 / 21:00
Su appuntamento
Lunedì / Martedì / Mercoledì
Art Critic Independent Curator
Antonio Arévalo
T. +39 347 44 50 667
a.arevalosagredo@gmail.com
Direttore Artistico CLANG
Sasha Vinci
T. +39 380 51 34 687
sasha_vinci@yahoo.it
sashavinci@gmail.com
Redazione CLANG
Martina Tolaro
T. +39 338 22 05 112
martinatolaro@gmail.com
Scicli 30 marzo 2013 – Sei artisti nazionali ed internazionali interpretano in chiave
contemporanea le trame di una tela barocca raffigurante il Cristo di Burgos.
Sei artisti contemporanei - Tiziana Cera Rosco, Giovanni Gaggia, Eva Gerd, Maddalena Mauri,
Pablo Rubio, Sasha Vinci - in mostra a CLANG si confrontano e si ispirano alla simbologia di
una tela anonima di origini verosimilmente spagnole situata oggi presso la Chiesa di S. Giovanni Evangelista della città di Scicli.
Si tratta di un olio su tela raffigurante la Passione, un esempio di raffinata delicatezza,
un'iconografia secentesca che fa riferimento ad una scultura lignea del secolo XIV, venerata nella
chiesa madre di S. Maria di Burgos.
Il Cristo crocifisso è dipinto su un fondo scuro, in basso delle figure simboliche ben in evidenza. La specificità di quest'opera si riconosce nella particolarità del corpo del Cristo, coperto dalla cintola in giù da una singolare veste bianca che rappresenta in modo eclatante quell’usanza nata a Burgos.
“La concezione del sacro e la sua immediata estensione in termini creativi è un qualcosa che si connette direttamente con la pratica di un’esplorazione e spostamento trans-territoriale: il luogo attraversato ed esplorato si carica di ulteriori significazioni simboliche che oltrepassano il confine geografico e culturale,
d’appartenenza” scrive Antonio Arévalo, curatore della mostra.
Sacri sono i segni della cultura della specie umana, impressi filogeneticamente nell’inconscio di ogni individuo, perchè ogni relazione con l’archetipo è “commovente”; sprigiona una voce
più potente della nostra. L’effige di un uovo, di due erse di spada e del Cristo su fondo nero, quasi stesse sfuggendo all’oscurità, sono immagini che non solo appartengono alla religione cristiana, ma al nostro essere uomini, al nostro
vivere. Esse si leggono perfettamente anche in tempi contemporanei e vanno aldilà del significato spirituale. Sei artisti rammendano questi simboli creati nel passato, li snodano e li riallacciano ad altri, creando corpi nuovi:
“In un’ epoca di veloce trasmutazione tecnica e linguistica, il lavoro dell’arte è quel corpo ibrido che riafferma il proprio diritto alla singolarità: è differenza incarnata”.
(Lidia Reghini storico e critico d’arte)
Come la parola divina dev'essere cercata all'interno della trama della storia, così anche la risposta dell'arte al Dio che la chiama dev'essere all’interno di essa e di noi, nel nostro sangue, perché non c'è sentimento dell'uomo che nell'arte non sia rappresentato come in uno specchio riflettente la nostra immagine e il nostro vissuto individuale ed antropologico.
Da ciò nasce l’idea di riprendere un’opera del passato, ma che in realtà è sempre presente,
visibile, discutibile, attuale.
In occasione del primo Special Project si rielaboreranno i contenuti simbolici di un’opera anonima e poco conosciuta, religiosa, ma non per questo limitata poiché ininterrottamente cangiante
di ideologie, un’opera ancora discutibile per tanti suoi affascinanti misteri e soprattutto non
massificata, pertanto contenente un valore intimo e incontaminato, profondo e puro che desidera
riaffiorare mediante l’arte contemporanea.
Oltre alle opere realizzate dai sei artisti prima citati, ispirate alla simbologia della tela sul Cristo di Burgos, la sera dell'inaugurazione verrà issata una bandiera bianca nella sede CLANG, bandiera che fa parte dell’opera "La Resa" di Regina José Galindo e di David Perez Karmadavis. Avverrà una Action performativa a distanza, poiché i due artisti non saranno presenti, successivamente seguiranno dei video dell’artista Regina José Galindo.
La Resa
L’opera "La resa" nasce davanti all’inquietante violenza che affligge il paese del Guatemala
(nazione natìa dell’artista Regina José Galindo) e fa appello al sentimento generale della società
guatemalteca che aspira a vivere in pace. La bandiera bianca è issata in segnale di dialogo o di resa. Quando il nemico la vede, capisce di deporre le armi. Lei stessa è il segno.
La bandiera della Pace è un simbolo universale, che rappresenta l'unità nella diversità. È stato
accettato all'unanimità da tutti i paesi d'America 15 Apr 1935 alla Casa Bianca, quando hanno
firmato il Patto Roerich della Pace, al fine di preservare il patrimonio culturale dell'umanità.
"La Resa" | Regina José Galindo e di David Perez Karmadavis
INFO
CLANG | SPECIAL PROJECT
Con gli Special Project CLANG intende promuovere e proiettare avanti idee e concetti che si
concretizzano in eventi progettati per osservare obiettivi e visioni specifiche.
È un settore di CLANG che identifica diverse attività culturali correlate tra loro dalla necessità di un
rinnovamento.
CLANG
CLANG è stata inaugurata lo scorso dicembre nel cuore di Scicli, cittadina iblea in provincia di
Ragusa, fa capo alla partnership dell'associazione culturale non-profit PASS/O con l'impresa di
produzione s.r.l. DEARTE.
Luogo d’arte, di ricerca, di costruzione, di partecipazione e innovazione.
Una realtà vivace e curiosa, predisposta alla collaborazione, alla ricerca, interessata a realizzare
attività diversificate per promuovere, attraverso nuove strategie e progetti curatoriali differenti
forme di creatività: residenza d’artista, installazioni e mostre site specific, workshop, pubblicazioni
indipendenti di arte.
In CLANG, nasce il bisogno di creare una visione collettiva, una visione più ampia del mondo
artistico che non coinvolga soltanto figure del settore, ma ogni mente dotata di pensiero. Da qui
la voce va a filosofi, fisici, matematici, letterati, giornalisti, enti spirituali e agnostici, figure poco
coinvolte nel rivelare l’arte.
clangsite.it
Lo Special Project sarà visibile presso CLANG fino al 2 maggio 2013
Via Francesco Mormino Penna 23
97018 - Scicli (Rg) Italy
Orari di apertura
Giovedì / Venerdì / Sabato / Domenica
17:00 / 21:00
Su appuntamento
Lunedì / Martedì / Mercoledì
Art Critic Independent Curator
Antonio Arévalo
T. +39 347 44 50 667
a.arevalosagredo@gmail.com
Direttore Artistico CLANG
Sasha Vinci
T. +39 380 51 34 687
sasha_vinci@yahoo.it
sashavinci@gmail.com
Redazione CLANG
Martina Tolaro
T. +39 338 22 05 112
martinatolaro@gmail.com
30
marzo 2013
DISCIPULOS
Dal 30 marzo al 02 maggio 2013
arte contemporanea
Location
CLANG
Scicli, Via Francesco Mormino Penna, 23, (Ragusa)
Scicli, Via Francesco Mormino Penna, 23, (Ragusa)
Orario di apertura
Giovedì / Venerdì / Sabato / Domenica
17:00 / 21. Su appuntamento Lunedì / Martedì / Mercoledì
Vernissage
30 Marzo 2013, h 18
Autore
Curatore