Nel giorno in cui morì (erano le idi di marzo/15 marzo) e nel rione in cui nacque Giulio Cesare, l’artista e architetto Esposito - che del grande dictator romano porta il nome - presenterà al pubblico, presso la galleria espositiva Baccina 66, una grande mostra dedicata all’arte e all’architettura: “Cesare per Roma. Roma per Cesare”.
Oltre venti acquerelli di progettazioni futuristiche su Roma; duemila litografie; istallazioni; tele pittoriche; visioni urbanistiche legate a grandi progetti architettonici di piazza del Campidoglio, Colosseo e piazza Navona; video-istallazioni con musica. Nel corso della serata inaugurale si terrà la posa della targa dedicata a Giulio Cesare in via Baccina.

Cesare Esposito, romano di nascita, è un architetto e artista famoso (molti suoi monumenti nelle piazze di Roma) sia per le sue opere, sia per le geniali intuizioni che lo portarono agli onori della ribalta come l’inventore dell’evento “Ricreiamo il miracolo della neve a Santa Maria Maggiore”. Cesare capì per primo quanto importante fosse ricordare a tutti che i miracoli esistono, specialmente nella città eterna. Amico di Argan, Nicolini e di molti artisti e uomini politici che si sono succeduti nella gestione della cultura romana, Cesare ha finito per incarnare da decenni la voce degli artisti, impersonando, con il suo look trasgressivo e ironico, l’anima forte della leggerezza dell’essere tutta romana.

Pochi mesi fa, al centro di una complessa situazione immobiliare, l’artista è stato allontanato dalla sua amata abitazione monticiana. Da allora, adottato dalla comunità rionale in cui è nato, Cesare cerca giustizia e riscatto morale attraverso l’arte. E la mostra “Cesare per Roma. Roma per Cesare” non è altro che il giusto tributo nei confronti di un uomo conosciuto in tutto il mondo, che ha arricchito la nostra città e la cultura italiana con le sue opere, le sue intuizioni, il suo estro e il suo sorriso.