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Joe Ditale è ritornato
La Gallerianumero38 propone una rilettura con dipinti e materiali inediti di “Vita Morte e Miracoli di Joe Ditale”, sceneggiatura fantapolitica di Paolo Baratella del 1974, messa in racconto da Gian Pietro Testa e presentata allora a Milano. A cura di Paolo Emilio Antognoli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
JOE DITALE è RITORNATO, Paolo Baratella
La Gallerianumero38 è lieta di annunciare la mostra di Paolo Baratella, “Joe Ditale è ritornato!!!”.
1974. Un ricco imprenditore neo-nazista italoamericano, giovane e muscoloso, proprietario a livello globale di una catena infinita di stabilimenti di materie plastiche, arriva anche in Italia per impiantare una succursale per la produzione di preservativi per la testa. Il suo scopo è la massima diffusione di tale prodotto affinché la gente indossandolo resti isolata dalla cultura progressiva circostante e dalle idee di emancipazione sociale. Suo fine, oltre al profitto, è imporre, in modo sterile e acritico, il "pensiero unico". Ma ecco due avventati rivoluzionari, Cleo detta Speranza e Ferdinando detto Gerundio, che introdottisi negli uffici del nerboruto imprenditore, escogitano un’orgia dove Joe Ditale, facile alla lascivia e al tranello erotico, finirà per soccombere sotto la furia rivoluzionaria di Cleo e Garcia.
Ma Joe Ditale, balorda metafora erotico-politica della vita indistruttibile della monocultura, non muore mai! E a quasi quarant’anni di distanza, ecco che Joe Ditale ritorna!
Joe Ditale è una sceneggiatura fantapolitica di Paolo Baratella del 1974 messa in racconto da Gian Pietro Testa e presentata a Milano in quell’anno, "Vita Morte e Miracoli di Joe Ditale", con dipinti monumentali, tre metri di altezza per quattro e cinquanta di base.
L’epopea del supereroe negativo Joe Ditale nasce nello studio milanese dell’artista trasformato in un epico set foto-cinematografico. Questo lavoro, nel ’74, attiva una commistione fra i più diversi media, happening, fotografia, fumetto e fotoromanzo video-cinematografico, includendo pittura e tecniche di produzione fotolitografiche. Un processo di sincretismo linguistico e contaminazione che implicava in quell’epoca una straordinaria ridefinizione dei generi, alto e basso, trash erotico-politico cospirazionista, parodia dissacrante, critica politico-sociale e altro ancora, oltre a implicare una partecipazione collettiva di altri artisti allo stesso progetto.
Per la prima volta, dopo il 1974, la Gallerianumero38 presenterà una rilettura di quell’esperienza con dipinti e materiali inediti, a cura di Paolo Emilio Antognoli.
La Gallerianumero38 è lieta di annunciare la mostra di Paolo Baratella, “Joe Ditale è ritornato!!!”.
1974. Un ricco imprenditore neo-nazista italoamericano, giovane e muscoloso, proprietario a livello globale di una catena infinita di stabilimenti di materie plastiche, arriva anche in Italia per impiantare una succursale per la produzione di preservativi per la testa. Il suo scopo è la massima diffusione di tale prodotto affinché la gente indossandolo resti isolata dalla cultura progressiva circostante e dalle idee di emancipazione sociale. Suo fine, oltre al profitto, è imporre, in modo sterile e acritico, il "pensiero unico". Ma ecco due avventati rivoluzionari, Cleo detta Speranza e Ferdinando detto Gerundio, che introdottisi negli uffici del nerboruto imprenditore, escogitano un’orgia dove Joe Ditale, facile alla lascivia e al tranello erotico, finirà per soccombere sotto la furia rivoluzionaria di Cleo e Garcia.
Ma Joe Ditale, balorda metafora erotico-politica della vita indistruttibile della monocultura, non muore mai! E a quasi quarant’anni di distanza, ecco che Joe Ditale ritorna!
Joe Ditale è una sceneggiatura fantapolitica di Paolo Baratella del 1974 messa in racconto da Gian Pietro Testa e presentata a Milano in quell’anno, "Vita Morte e Miracoli di Joe Ditale", con dipinti monumentali, tre metri di altezza per quattro e cinquanta di base.
L’epopea del supereroe negativo Joe Ditale nasce nello studio milanese dell’artista trasformato in un epico set foto-cinematografico. Questo lavoro, nel ’74, attiva una commistione fra i più diversi media, happening, fotografia, fumetto e fotoromanzo video-cinematografico, includendo pittura e tecniche di produzione fotolitografiche. Un processo di sincretismo linguistico e contaminazione che implicava in quell’epoca una straordinaria ridefinizione dei generi, alto e basso, trash erotico-politico cospirazionista, parodia dissacrante, critica politico-sociale e altro ancora, oltre a implicare una partecipazione collettiva di altri artisti allo stesso progetto.
Per la prima volta, dopo il 1974, la Gallerianumero38 presenterà una rilettura di quell’esperienza con dipinti e materiali inediti, a cura di Paolo Emilio Antognoli.
15
marzo 2013
Joe Ditale è ritornato
Dal 15 marzo al 22 aprile 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA NUMERO 38
Lucca, Via Del Battistero, 38, (Lucca)
Lucca, Via Del Battistero, 38, (Lucca)
Orario di apertura
Da martedì a sabato ore 9-13 e 16-19:30
Vernissage
15 Marzo 2013, h 18:30
Autore