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Pandora, diritto di…condividere una visione differente
Mostra collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'Associazione "Le Ali di Pandora"
presenta
10/16 marzo 2013
“Pandora, diritto di...condividere una visione differente
Complesso dei Teatini
C.so Vittorio Emanuele
Lecce
intervengono
Stefano Donno
Lara Cataldo - Vincenzo Cristofalo
ingresso libero
h. 17/20,30
programma
MOSTRA - espongono
Serena Alvarenz, Maria Grazia Anglano, Paola Bitelli, Daniela Cecere,
Consorzio Artisti Indipendenti, Giusy Fosca, Lucy Ghionna, Monica Lisi, Lucia Macrì,
Vera Mastrangelo, Alessandro Matteo - Bianca Moretti, Nichy, Carmelo Pennetta,
Freddiana Raino, Vittoriella Sabato, Valentina Schito, Romina Tafuro, Erica Viva
10 marzo
ore 17.30 start performance e/o photoset Cosplay
ore 18.00 performance installativa “Mutante io nacqui e di vero morirò”
del Consorzio Artisti Indipendenti
ore 18.30 intervento “Le Bambole che erano, che sono, che saranno”
di Stefano Donno
ore 19.00 performance poetico-musicale “L’impermanenza”
con Lara Cataldo e Vincenzo Cristofalo
13 marzo
18.30 intervento “Cose che chiedono l’anima”
di Tommaso Ariemma
L'Associazione Le Ali di Pandora inaugura domenica 10 marzo alle ore 17,00 presso il Complesso dei Teatini la mostra d’arte contemporanea “Pandora, diritto di... condividere una visione differente”, nell'ambito della rassegna ITINERARIO ROSA 15° edizione 2013 organizzata dall'Assessorato alla Cultura e Spettacolo della Città di Lecce. Alle 17,00 aprirà la mostra con le opere di: Serena Alvarenz, Maria Grazia Anglano, Paola Bitelli, Daniela Cecere, Consorzio Artisti Indipendenti, Giusy Fosca, Lucy Ghionna, Monica Lisi, Lucia Macrì, Vera Mastrangelo, Alessandro Matteo – Bianca Moretti, Nichy, Carmelo Pennetta, Freddiana Raino, Vittoriella Sabato, Valentina Schito, Romina Tafuro, Erica Viva. Per la prima volta a Lecce vi sarà un spazio dedicato alla performance e/o photoset Cosplay start dalle 17,30. Alle 18,00 performance installativa del Consorzio Artisti Indipendenti; seguirà l'intervento di Stefano Donno “Le bambole che erano, che sono … che saranno!”; chiuderà la serata la performance poetico-musicale di Lara Cataldo accompagnata alla chitarra da Vincenzo Cristofalo. Mercoledì 13 marzo alle ore 18,00 intervento di Tommaso Ariemma su “Cose che chiedono l’anima”.
“Pandora, diritto di… condividere una visione differente” è una mostra ma anche un meeting artistico-storico-culturale e va ad inserirsi nelle attività non solo culturali ma anche celebrative ed educative nel processo storico che ha portato alla promulgazione dell'articolo n° 3 della Costituzione italiana, con il D.L.L. del 10 marzo 1946 Legge Ivanoe Bonomi, focalizzando la “questione femminile” per arrivare all'attuale condizione della donna in un panorama multietnico e multiculturale come quello odierno.
Le Ali di Pandora hanno condiviso il binomio arte/gioco, arte/piacere estetico che va sotto il nome di Doll Arts, lanciato negli anni Settanta da alcuni artisti americani, e pensato di aggiungere una visione differente per parlare di donne, di diritti, di diritti violati, di diritti negati.
Si è inteso usare un oggetto all'apparenza ludico per affrontare tematiche importanti. Le bambole sopravvivono nel tempo e il loro segreto sta nel fatto che nelle tante variazioni e tipologie mantengono la propria funzione di archetipo femminino inalienabile e di immancabile compagna di giochi e conservano inalterata la prerogativa di rimanere lo specchio di un'invisibile realtà interiore. Si è scelta “Pandora” perchè è stata tra le più belle bambole in cera colata: realizzate a Napoli nel sedicesimo secolo per opera di due italiani Domenico Pierrotti e Augusta Montanari. Adottate dalla corte del Re Sole erano ritenute “ambasciatrici di moda”. Inoltre il significato di questo nome è legato alla mitologia greca: la leggenda dice che Pandora era il nome di una donna che fu creata per ordine di Giove, Vulcano la plasmò dandole tutti gli attributi per attrarre la mente degli uomini.
Il compito del gioco (già ne parlavano i pensatori nel 1500) è fondamentale come mezzo per lo sviluppo psicofisico del bambino e le bambole sono le protagoniste dei giochi delle bambine.
Scrive Marialivia Brunelli: "Scandagliare a fondo questo affascinante oggetto significa andare al di là del giocattolo per addentrarsi in una vicenda storica perduta nel tempo fatta di intuizioni, di mistero, di tesori da collezionare, di mode e di originali creazioni".
La pittura, la grafica, le installazioni, la fotografia, il video ed i manufatti artistici sono gli strumenti con cui i “novelli Giguli” (o doll artists) hanno dato corporeità e materia alla “bambola” in una sorta di gioco e sfida, che diventa un immaginarsi o immaginare, ed un realizzarsi o realizzare. Sono se stesse e altro, cose note e cose fantastiche, sono il regno di più regni, ma ogni opera racconta la visione dell'artista sulla donna nella contemporaneità: la biografia dei primi e degli ultimi nelle tonalità del rosa e del grigio, la tangibilità di vite certe e di vite sospese, di precarietà e obiettivi raggiunti, di possibilità e impossibilità, di uguaglianza e disuguaglianza, di giustizia e ingiustizia; scarti di quotidianità, nell'analisi della società, chiari e decolorati, dove intollerabili sono le conseguenze quando in gioco è la dignità dell'essere umano con i suoi diritti.
Le Ali di Pandora
Lecce - Info: 0832.391862- 339.56.07.242 –
pandoradirittodi@libero.it – www.lealidipandora.com
http://www.facebook.com/leali.dipandora
“In questo mondo arido e complicato creare una bambola è almeno sperare che la sua anima sia gentile e gaia.”
Kagoshima
presenta
10/16 marzo 2013
“Pandora, diritto di...condividere una visione differente
Complesso dei Teatini
C.so Vittorio Emanuele
Lecce
intervengono
Stefano Donno
Lara Cataldo - Vincenzo Cristofalo
ingresso libero
h. 17/20,30
programma
MOSTRA - espongono
Serena Alvarenz, Maria Grazia Anglano, Paola Bitelli, Daniela Cecere,
Consorzio Artisti Indipendenti, Giusy Fosca, Lucy Ghionna, Monica Lisi, Lucia Macrì,
Vera Mastrangelo, Alessandro Matteo - Bianca Moretti, Nichy, Carmelo Pennetta,
Freddiana Raino, Vittoriella Sabato, Valentina Schito, Romina Tafuro, Erica Viva
10 marzo
ore 17.30 start performance e/o photoset Cosplay
ore 18.00 performance installativa “Mutante io nacqui e di vero morirò”
del Consorzio Artisti Indipendenti
ore 18.30 intervento “Le Bambole che erano, che sono, che saranno”
di Stefano Donno
ore 19.00 performance poetico-musicale “L’impermanenza”
con Lara Cataldo e Vincenzo Cristofalo
13 marzo
18.30 intervento “Cose che chiedono l’anima”
di Tommaso Ariemma
L'Associazione Le Ali di Pandora inaugura domenica 10 marzo alle ore 17,00 presso il Complesso dei Teatini la mostra d’arte contemporanea “Pandora, diritto di... condividere una visione differente”, nell'ambito della rassegna ITINERARIO ROSA 15° edizione 2013 organizzata dall'Assessorato alla Cultura e Spettacolo della Città di Lecce. Alle 17,00 aprirà la mostra con le opere di: Serena Alvarenz, Maria Grazia Anglano, Paola Bitelli, Daniela Cecere, Consorzio Artisti Indipendenti, Giusy Fosca, Lucy Ghionna, Monica Lisi, Lucia Macrì, Vera Mastrangelo, Alessandro Matteo – Bianca Moretti, Nichy, Carmelo Pennetta, Freddiana Raino, Vittoriella Sabato, Valentina Schito, Romina Tafuro, Erica Viva. Per la prima volta a Lecce vi sarà un spazio dedicato alla performance e/o photoset Cosplay start dalle 17,30. Alle 18,00 performance installativa del Consorzio Artisti Indipendenti; seguirà l'intervento di Stefano Donno “Le bambole che erano, che sono … che saranno!”; chiuderà la serata la performance poetico-musicale di Lara Cataldo accompagnata alla chitarra da Vincenzo Cristofalo. Mercoledì 13 marzo alle ore 18,00 intervento di Tommaso Ariemma su “Cose che chiedono l’anima”.
“Pandora, diritto di… condividere una visione differente” è una mostra ma anche un meeting artistico-storico-culturale e va ad inserirsi nelle attività non solo culturali ma anche celebrative ed educative nel processo storico che ha portato alla promulgazione dell'articolo n° 3 della Costituzione italiana, con il D.L.L. del 10 marzo 1946 Legge Ivanoe Bonomi, focalizzando la “questione femminile” per arrivare all'attuale condizione della donna in un panorama multietnico e multiculturale come quello odierno.
Le Ali di Pandora hanno condiviso il binomio arte/gioco, arte/piacere estetico che va sotto il nome di Doll Arts, lanciato negli anni Settanta da alcuni artisti americani, e pensato di aggiungere una visione differente per parlare di donne, di diritti, di diritti violati, di diritti negati.
Si è inteso usare un oggetto all'apparenza ludico per affrontare tematiche importanti. Le bambole sopravvivono nel tempo e il loro segreto sta nel fatto che nelle tante variazioni e tipologie mantengono la propria funzione di archetipo femminino inalienabile e di immancabile compagna di giochi e conservano inalterata la prerogativa di rimanere lo specchio di un'invisibile realtà interiore. Si è scelta “Pandora” perchè è stata tra le più belle bambole in cera colata: realizzate a Napoli nel sedicesimo secolo per opera di due italiani Domenico Pierrotti e Augusta Montanari. Adottate dalla corte del Re Sole erano ritenute “ambasciatrici di moda”. Inoltre il significato di questo nome è legato alla mitologia greca: la leggenda dice che Pandora era il nome di una donna che fu creata per ordine di Giove, Vulcano la plasmò dandole tutti gli attributi per attrarre la mente degli uomini.
Il compito del gioco (già ne parlavano i pensatori nel 1500) è fondamentale come mezzo per lo sviluppo psicofisico del bambino e le bambole sono le protagoniste dei giochi delle bambine.
Scrive Marialivia Brunelli: "Scandagliare a fondo questo affascinante oggetto significa andare al di là del giocattolo per addentrarsi in una vicenda storica perduta nel tempo fatta di intuizioni, di mistero, di tesori da collezionare, di mode e di originali creazioni".
La pittura, la grafica, le installazioni, la fotografia, il video ed i manufatti artistici sono gli strumenti con cui i “novelli Giguli” (o doll artists) hanno dato corporeità e materia alla “bambola” in una sorta di gioco e sfida, che diventa un immaginarsi o immaginare, ed un realizzarsi o realizzare. Sono se stesse e altro, cose note e cose fantastiche, sono il regno di più regni, ma ogni opera racconta la visione dell'artista sulla donna nella contemporaneità: la biografia dei primi e degli ultimi nelle tonalità del rosa e del grigio, la tangibilità di vite certe e di vite sospese, di precarietà e obiettivi raggiunti, di possibilità e impossibilità, di uguaglianza e disuguaglianza, di giustizia e ingiustizia; scarti di quotidianità, nell'analisi della società, chiari e decolorati, dove intollerabili sono le conseguenze quando in gioco è la dignità dell'essere umano con i suoi diritti.
Le Ali di Pandora
Lecce - Info: 0832.391862- 339.56.07.242 –
pandoradirittodi@libero.it – www.lealidipandora.com
http://www.facebook.com/leali.dipandora
“In questo mondo arido e complicato creare una bambola è almeno sperare che la sua anima sia gentile e gaia.”
Kagoshima
10
marzo 2013
Pandora, diritto di…condividere una visione differente
Dal 10 al 16 marzo 2013
arte contemporanea
Location
EX CONVENTO DEI TEATINI
Lecce, Corso Vittorio Emanuele II, (Lecce)
Lecce, Corso Vittorio Emanuele II, (Lecce)
Vernissage
10 Marzo 2013, ore 17
Autore