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Jacopo Pagin
L’Associazione culturale Laboratorio Alchemico, che da oltre quattro anni opera a Milano progettando eventi e performance artistici, apre una sede operativa a Torino ed esordisce nel capoluogo subalpino con una mostra del giovane artista vicentino Jacopo Pagin
Comunicato stampa
Segnala l'evento
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
JACOPO PAGIN SOLO SHOW
E DELLA SEDE TORINESE DI LABORATORIO ALCHEMICO
L'Associazione culturale Laboratorio Alchemico, che da oltre quattro anni opera a Milano
progettando eventi e performance artistici, apre una sede operativa a Torino ed esordisce nel
capoluogo subalpino con una mostra del giovane artista vicentino Jacopo Pagin.
Pur essendo legato alla città di Milano, dov'è nato e ha mosso i primi passi, e dove mette in
scena performance e installazioni, principalmente dedicate ai “non addetti ai lavori”, Laboratorio
Alchemico ha deciso di avere una sua casa torinese. Perché proprio di una casa si tratta, visto che
la seconda sede logistica dell’Associazione è l’abitazione di uno dei collaboratori.
L’appartamento si trova al primo piano di un edificio vicinissimo al centro cittadino ed ospiterà,
in occasione dell’inaugurazione il 22 febbraio, oltre alla mostra personale di Jacopo Pagin, una
performance del progetto di ricerca musicale Raskol'nikov che coinvolge Pagin e Francesco
Todescato.
In occasione della mostra sarà possibile associarsi a Laboratorio Alchemico, ricevendo una stampa
a edizione limitata dello street artist di fama internazionale DEM e un racconto inedito dell’artista,
designer e scrittore Cosimo Piediscalzi.
Con questo evento e l'apertura di una sede, Laboratorio Alchemico inizia un percorso nel territorio
e nell'arte piemontesi, portando la propria esperienza e un approccio originale nel concepire
la fruizione artistica che approderanno, nel 2014, a un ciclo di interventi installativi, mostre,
conferenze dal titolo Above the rubble, beneath the dust, nel museo del Dinamitificio Nobel di
Avigliana (TO).
Curatela: Nila Shabnam Bonetti
Organizzazione: Associazione Culturale Laboratorio Alchemico
Associazione Culturale Laboratorio Alchemico (sede di Torino)
via Porporati 9, Torino, citofono Molino Cavaliere, piano 1°
Dal 22 febbraio al 10 marzo 2013
Inaugurazione venerdì 22 febbraio 2013, ore 18.30
Apertura da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso gratuito
www.laboratorioalchemico.com
info@laboratorioalchemico.com
349 22 19 194 - 349 84 52 986
Ufficio stampa: Gianni Pacchiardo
Jacopo Pagin, nato a Vicenza nel 1988, è un artista che si esprime con la pittura, l'incisione, la
fotografia e il digitale. Con Francesco Todescato agisce in performance nel progetto di ricerca
musicale Raskol'nikov. Lo scorso settembre è stato performer per gli eventi Fluxus diretti da
Gianni Emilio Simonetti a Fondazione Prada di Venezia. Ha esposto in più occasioni i suoi lavori
a livello nazionale. Ad ogni evento cui partecipa tende a far interagire o combinare la pittura
e l'esperienza performativa. Che siano suoni, azioni o immagini, Pagin vuole esprimersi libero,
stimolare psichicamente se stesso e lo spettatore per trovarsi con lui in situazioni critiche,
ambigue o surreali. Le sue immagini sono volte a scavare nei tratti sublimati dell'individuo, lo
vogliono denudare di fronte alle sue inclinazioni.
La pittura è impetuosa e il caso è la componente magica. Nello spazio celeste, ribollono nature,
masse e fisici. L'intuizione disegna con il colore e la grafica le forme che compongono i soggetti che
sono dilatati o contratti per meglio assecondare le loro inclinazioni. Il protagonista è quasi sempre
il corpo che viene trattato nel suo rapporto con se stesso e la natura.
L’universo di Jacopo Pagin è fantastico ma radicato alla terra, ogni elemento è un mondo,
un totem simbolo dell'essere umano e del tempo. Fuggiti da un'inutile analisi concettuale ci
scontriamo con una spontanea pretesa di soggettività che nasce dallo stimolo e dalla necessità,
un'analisi personale ed originale si apre ad ogni spettatore, ognuno può ritrovare parte di sé in
ogni immagine.
L'artista riduce immagini e situazioni critiche o ambigue per stimolare psichicamente l’osservatore
sollecitando dubbi e riflessioni su questioni e temi quotidiani non sempre si vogliono affrontare.
Ne sono un esempio il rapporto con l’altro sesso, con il proprio sesso, con gli animali, con il cibo,
con i genitori, con il denaro, con gli oggetti, con il peccato e il senso di colpa, con l’amore e con
tutti gli altri sentimenti, anche terribili, che possono coinvolgerci. Sono tutti temi che provocano
spesso reazioni contrastanti, anche grazie a raffigurazioni spesso crude.
Le opere di Jacopo Pagin sono una messa in mostra di queste malcelate pulsioni sessuali e
aggressive e delle ipocrisie quotidiane. Un'originale rottura con un grado di esperienza ipocrita che
rivendica un'adesione totale alla natura, all’istintività, all’oscenità.
Le tecniche sono semplici ma molteplici, si cerca sempre lo strumento ideale al fine. I colori sono
quasi sempre saturi, acidi ma suadenti, la materia pittorica danza o si schianta sulla tela squarciata
dagli irruenti segni neri. Ma è un'orgia che riesce a risolversi in immagini chiare e dirette.
La mostra promossa da Laboratorio Alchemico, che rappresenta l'esordio torinese pure per
l'artista vicentino, si compone di opere paradigmatiche della sua idea dell'arte.
La portata creativa di DEM si declina in numerosi approcci disciplinari. Fin dall'adolescenza si
dedica ai graffiti e al wall-painting, rendendo le fabbriche abbandonate il suo primo e privilegiato
scenario d'intervento. L'artista vede in questa primordiale e istintiva forma espressiva, il veicolo
per incanalare il suo stato di rabbia e ribellione. Il disegno e l'illustrazione accompagnano l'artista
in ogni momento della sua vita, in qualità di bozze, di quaderni d'artista o tavole di ricerca.
Dall'adolescenza ad oggi, DEM ha ricevuto moltissime commissioni, portando i suoi disegni sulle
pareti di moltissimi Paesi del mondo. L'avvicinamento a tematiche antropologiche e naturali,
stimolano l'artista a una costante sperimentazione, giunta negli ultimi anni all'installazione
e all'attuale produzione di un film, motivando questa ricerca con la necessità di espandere e
avvolgere a 360 gradi lo spettatore/fruitore della sua arte. DEM vanta varie pubblicazioni ed
esperienze espositive, come la personale alla Oro Gallery di Goteborg e la partecipazione alle
mostre Street Art, Sweet Art al PAC di Milano, Nomadaz alla Scion Installation di Los Angeles e
CCTV all'Apostrophe Gallery di Hong Kong.
Nel corso degli anni DEM ha viaggiato in tutto il mondo, studiando e assorbendo culture
molto diverse tra loro e sviluppando così un’indagine che fonde l’approccio antropologico e
folkloristico all’arte del segno grafico e illustrativo. L’artista individua una base rituale e magica che
accomuna tutte le culture tradizionali del mondo, identificando nelle suggestioni di derivazione
vegetale e animale una dimensione sacrale e mistica che fondeva la dimensione spirituale ed
esistenziale dell’uomo. Uomo e natura vivevano in una simbiotica fusione, seguendo ritmi lenti e
respirando all’unisono. La rottura di questo equilibrato sistema, causato dalla società industriale
e tecnologica, seppur abbia apportato vantaggi, ha causato la diffusione di un malessere diffuso,
un cancro dello spirito che ci sta distruggendo da un punto di vista morale e fisico, come anche il
disagio ambientale in cui versa il pianeta può testimoniare.
Cosimo Piediscalzi, è nato a Palermo nel 1978. Laureato in pittura presso l’Accademia di Belle
Arti di Palermo. Nel 2003 pubblica “Contrabbando” con “Edizioni della Battaglia”, Palermo. Nel
2006 pubblica “Appalto Kant” con “Il Rovescio Editore”, Roma. Sue opere letterarie sono state
pubblicate su diverse riviste; ultime “Scribellarsi”, “Serox-Zine”, “Serox-Cult”, “Prospektiva”,
“Tribe-Art”, “Costola”.
Pubblica mensilmente sulla rivista milanese “Banlieue”. Gestisce una rubrica quotidiana per
TribeArt/Tribenet. Scrive per il nuovo Archivio Flavio Beninati. Pubblica diversi racconti con varie
edizioni di “La Forma”. Collabora con la “Envelop Design” in Belgio, per la realizzazione di articoli
per la casa e textile sul mercato internazionale.
Come artista, alcune mostre personali e collettive: Milano, Palazzo Dynamo. A Torino, Explosiva.
A Dresden presso la “Starter Gallery”. A Palermo, “Galleria Altro”. A Kiew; presso “Art Gallery”.
Palermo presso “Zelle Arte Contemporanea”. A Rossano, presso Museo Amarelli. A Roma, con la
galleria “Mondo Pop”. A Vasto, presso il Palazzo D’Avalos”. Pescara, con la galleria “Atelier777”. A
Lucera, presso lo spazio d’arte Sant’Agapito. A Modica, Palazzo della cultura in collaborazione con
Zelle Arte. A Modena, presso l’Underdog Studio. A Berlino, presso la “Cell 63 Art Gallery”.
Presente al Museo delle arti contemporanee Macò in Puglia, per il 150° anniversario d’Italia.
A Udine, per la II, III, e IV Edizione di Heart all’Art-Port. A Cagliari, presso la galleria d’arte
contemporanea “Meme”. A Bari, presso la “ARTcore Gallery”. A Viterbo, per “LibriImmaginari-
Festival”. Presente al progetto “La Forma” insieme al Laboratorio Saccardi, e ai Cantieri d’Arte a
Viterbo. A Salonicco, Grecia, per la IV Biennale BJCEM. A Cinisi, per “Casa Aut”, progetto Sicania
Rysing del Laboratorio Saccardi. A Grottaglie, presso galleria CO.61 Artecontemporanea.
A Taranto, presso la Galleria “Rossocontemporanea”. A Palermo, Spazio Cannatella. A Viterbo,
per “Biancovolta”. Sue opere sono state pubblicate su “Turbochainsaw Magazine”, Londra. Su
“Epolis”, “Artevizi”, “Seroxcult”, “Exibart”, “Arte-Go”, “Tribenet”, “La Stampa”, “Activa magazine”,
“Tribe Art”, “Repubblica”, “Il quotidiano”, “Il Giornale di Sicilia”.
Laboratorio Alchemico è una giovane Associazione Culturale, nata ufficialmente il 30 settembre
2008. Fondata da Nila Shabnam Bonetti, curatore e critico d’arte, Marco Garegnani, progettista
e curatore di eventi e l’artista Valentino Menghi, si prefigge l’obiettivo di estendere l’arte
contemporanea agli spazi urbani, favorendo così una pubblica accessibilità, e rendendoli teatro
di performance e installazioni, forme espressive predilette per l’alta empatia che suscitano nel
pubblico rappresentato dai passanti. Laboratorio Alchemico vede impegnato come coordinatore
Riccardo Molino, che si occupa anche della documentazione fotografica dei progetti.
L'attività di Laboratorio Alchemico prende le mosse proprio con una prima mostra dedicata alla
fotografia e all’arte digitale, nell’aprile 2008. Fin dall’inizio l’idea è di coinvolgere artisti in progetti
che vanno dai laboratori didattici rivolti ai bambini, a esposizioni collettive, ma che riguardano
soprattutto eventi performativi. L’esigenza di coltivare forme d’arte pubblica nasce dalla scarsa
visibilità che affligge l’arte contemporanea, spesso segregata nelle gallerie, luoghi frequentati solo
dagli addetti ai lavori e dai collezionisti, tagliando così fuori una vasta fetta di pubblico. Proprio
per favorire l’incontro tra la realtà artistica delle gallerie e dei cittadini, l’Associazione collabora
soprattutto con artisti italiani, emergenti e più affermati, riconosciuti per talento, coerenza e
impegno.
Gli eventi indagano tematiche che l'Associazione considera attuali e su cui ritiene necessario
riflettere, come l’ecologia, il materiale di recupero, l’impegno per l’ambiente, ma anche il rituale,
il sacro, il mito. Quella di Laboratorio Alchemico è una filosofia legata al “recupero”, sia esso
esteriore e concreto come nel caso del riutilizzo di materiale di scarto per realizzare opere d’arte,
sia esso interiore e spirituale, legato a un’indagine introspettiva ed evocativa dell’infanzia, della
tradizione e del sacro.
La frattura tra uomo e natura, gradualmente sviluppatasi negli ultimi secoli, ha impoverito
l’esistenza di ognuno di noi. Vita frenetica, cemento, rincorsa al profitto hanno prodotto un
insieme di problematiche e disagi che si possono avvertire quotidianamente. Laboratorio
Alchemico auspica all’avvento di un nuovo ciclo, che riavvicini l’uomo ai ritmi della natura, facendo
tesoro (e non abusando) delle scoperte tecnologiche. Tutti questi aspetti sono facilmente leggibili
negli eventi organizzati da Laboratorio Alchemico, Di Cielo in Cielo, Bird Houses, Kathèuda,
Nemeton. Perdersi nel bosco iniziatico, Take on Me!, che nella loro semplicità riescono a
diventare spunti di riflessione per i fruitori.
Associazione Laboratorio Alchemico
Sede legale in via Palmieri 19, 20141 Milano
www.laboratorioalchemico.com
info@laboratorioalchemico.com
02 36 51 69 98
349 84 52 986
JACOPO PAGIN SOLO SHOW
E DELLA SEDE TORINESE DI LABORATORIO ALCHEMICO
L'Associazione culturale Laboratorio Alchemico, che da oltre quattro anni opera a Milano
progettando eventi e performance artistici, apre una sede operativa a Torino ed esordisce nel
capoluogo subalpino con una mostra del giovane artista vicentino Jacopo Pagin.
Pur essendo legato alla città di Milano, dov'è nato e ha mosso i primi passi, e dove mette in
scena performance e installazioni, principalmente dedicate ai “non addetti ai lavori”, Laboratorio
Alchemico ha deciso di avere una sua casa torinese. Perché proprio di una casa si tratta, visto che
la seconda sede logistica dell’Associazione è l’abitazione di uno dei collaboratori.
L’appartamento si trova al primo piano di un edificio vicinissimo al centro cittadino ed ospiterà,
in occasione dell’inaugurazione il 22 febbraio, oltre alla mostra personale di Jacopo Pagin, una
performance del progetto di ricerca musicale Raskol'nikov che coinvolge Pagin e Francesco
Todescato.
In occasione della mostra sarà possibile associarsi a Laboratorio Alchemico, ricevendo una stampa
a edizione limitata dello street artist di fama internazionale DEM e un racconto inedito dell’artista,
designer e scrittore Cosimo Piediscalzi.
Con questo evento e l'apertura di una sede, Laboratorio Alchemico inizia un percorso nel territorio
e nell'arte piemontesi, portando la propria esperienza e un approccio originale nel concepire
la fruizione artistica che approderanno, nel 2014, a un ciclo di interventi installativi, mostre,
conferenze dal titolo Above the rubble, beneath the dust, nel museo del Dinamitificio Nobel di
Avigliana (TO).
Curatela: Nila Shabnam Bonetti
Organizzazione: Associazione Culturale Laboratorio Alchemico
Associazione Culturale Laboratorio Alchemico (sede di Torino)
via Porporati 9, Torino, citofono Molino Cavaliere, piano 1°
Dal 22 febbraio al 10 marzo 2013
Inaugurazione venerdì 22 febbraio 2013, ore 18.30
Apertura da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso gratuito
www.laboratorioalchemico.com
info@laboratorioalchemico.com
349 22 19 194 - 349 84 52 986
Ufficio stampa: Gianni Pacchiardo
Jacopo Pagin, nato a Vicenza nel 1988, è un artista che si esprime con la pittura, l'incisione, la
fotografia e il digitale. Con Francesco Todescato agisce in performance nel progetto di ricerca
musicale Raskol'nikov. Lo scorso settembre è stato performer per gli eventi Fluxus diretti da
Gianni Emilio Simonetti a Fondazione Prada di Venezia. Ha esposto in più occasioni i suoi lavori
a livello nazionale. Ad ogni evento cui partecipa tende a far interagire o combinare la pittura
e l'esperienza performativa. Che siano suoni, azioni o immagini, Pagin vuole esprimersi libero,
stimolare psichicamente se stesso e lo spettatore per trovarsi con lui in situazioni critiche,
ambigue o surreali. Le sue immagini sono volte a scavare nei tratti sublimati dell'individuo, lo
vogliono denudare di fronte alle sue inclinazioni.
La pittura è impetuosa e il caso è la componente magica. Nello spazio celeste, ribollono nature,
masse e fisici. L'intuizione disegna con il colore e la grafica le forme che compongono i soggetti che
sono dilatati o contratti per meglio assecondare le loro inclinazioni. Il protagonista è quasi sempre
il corpo che viene trattato nel suo rapporto con se stesso e la natura.
L’universo di Jacopo Pagin è fantastico ma radicato alla terra, ogni elemento è un mondo,
un totem simbolo dell'essere umano e del tempo. Fuggiti da un'inutile analisi concettuale ci
scontriamo con una spontanea pretesa di soggettività che nasce dallo stimolo e dalla necessità,
un'analisi personale ed originale si apre ad ogni spettatore, ognuno può ritrovare parte di sé in
ogni immagine.
L'artista riduce immagini e situazioni critiche o ambigue per stimolare psichicamente l’osservatore
sollecitando dubbi e riflessioni su questioni e temi quotidiani non sempre si vogliono affrontare.
Ne sono un esempio il rapporto con l’altro sesso, con il proprio sesso, con gli animali, con il cibo,
con i genitori, con il denaro, con gli oggetti, con il peccato e il senso di colpa, con l’amore e con
tutti gli altri sentimenti, anche terribili, che possono coinvolgerci. Sono tutti temi che provocano
spesso reazioni contrastanti, anche grazie a raffigurazioni spesso crude.
Le opere di Jacopo Pagin sono una messa in mostra di queste malcelate pulsioni sessuali e
aggressive e delle ipocrisie quotidiane. Un'originale rottura con un grado di esperienza ipocrita che
rivendica un'adesione totale alla natura, all’istintività, all’oscenità.
Le tecniche sono semplici ma molteplici, si cerca sempre lo strumento ideale al fine. I colori sono
quasi sempre saturi, acidi ma suadenti, la materia pittorica danza o si schianta sulla tela squarciata
dagli irruenti segni neri. Ma è un'orgia che riesce a risolversi in immagini chiare e dirette.
La mostra promossa da Laboratorio Alchemico, che rappresenta l'esordio torinese pure per
l'artista vicentino, si compone di opere paradigmatiche della sua idea dell'arte.
La portata creativa di DEM si declina in numerosi approcci disciplinari. Fin dall'adolescenza si
dedica ai graffiti e al wall-painting, rendendo le fabbriche abbandonate il suo primo e privilegiato
scenario d'intervento. L'artista vede in questa primordiale e istintiva forma espressiva, il veicolo
per incanalare il suo stato di rabbia e ribellione. Il disegno e l'illustrazione accompagnano l'artista
in ogni momento della sua vita, in qualità di bozze, di quaderni d'artista o tavole di ricerca.
Dall'adolescenza ad oggi, DEM ha ricevuto moltissime commissioni, portando i suoi disegni sulle
pareti di moltissimi Paesi del mondo. L'avvicinamento a tematiche antropologiche e naturali,
stimolano l'artista a una costante sperimentazione, giunta negli ultimi anni all'installazione
e all'attuale produzione di un film, motivando questa ricerca con la necessità di espandere e
avvolgere a 360 gradi lo spettatore/fruitore della sua arte. DEM vanta varie pubblicazioni ed
esperienze espositive, come la personale alla Oro Gallery di Goteborg e la partecipazione alle
mostre Street Art, Sweet Art al PAC di Milano, Nomadaz alla Scion Installation di Los Angeles e
CCTV all'Apostrophe Gallery di Hong Kong.
Nel corso degli anni DEM ha viaggiato in tutto il mondo, studiando e assorbendo culture
molto diverse tra loro e sviluppando così un’indagine che fonde l’approccio antropologico e
folkloristico all’arte del segno grafico e illustrativo. L’artista individua una base rituale e magica che
accomuna tutte le culture tradizionali del mondo, identificando nelle suggestioni di derivazione
vegetale e animale una dimensione sacrale e mistica che fondeva la dimensione spirituale ed
esistenziale dell’uomo. Uomo e natura vivevano in una simbiotica fusione, seguendo ritmi lenti e
respirando all’unisono. La rottura di questo equilibrato sistema, causato dalla società industriale
e tecnologica, seppur abbia apportato vantaggi, ha causato la diffusione di un malessere diffuso,
un cancro dello spirito che ci sta distruggendo da un punto di vista morale e fisico, come anche il
disagio ambientale in cui versa il pianeta può testimoniare.
Cosimo Piediscalzi, è nato a Palermo nel 1978. Laureato in pittura presso l’Accademia di Belle
Arti di Palermo. Nel 2003 pubblica “Contrabbando” con “Edizioni della Battaglia”, Palermo. Nel
2006 pubblica “Appalto Kant” con “Il Rovescio Editore”, Roma. Sue opere letterarie sono state
pubblicate su diverse riviste; ultime “Scribellarsi”, “Serox-Zine”, “Serox-Cult”, “Prospektiva”,
“Tribe-Art”, “Costola”.
Pubblica mensilmente sulla rivista milanese “Banlieue”. Gestisce una rubrica quotidiana per
TribeArt/Tribenet. Scrive per il nuovo Archivio Flavio Beninati. Pubblica diversi racconti con varie
edizioni di “La Forma”. Collabora con la “Envelop Design” in Belgio, per la realizzazione di articoli
per la casa e textile sul mercato internazionale.
Come artista, alcune mostre personali e collettive: Milano, Palazzo Dynamo. A Torino, Explosiva.
A Dresden presso la “Starter Gallery”. A Palermo, “Galleria Altro”. A Kiew; presso “Art Gallery”.
Palermo presso “Zelle Arte Contemporanea”. A Rossano, presso Museo Amarelli. A Roma, con la
galleria “Mondo Pop”. A Vasto, presso il Palazzo D’Avalos”. Pescara, con la galleria “Atelier777”. A
Lucera, presso lo spazio d’arte Sant’Agapito. A Modica, Palazzo della cultura in collaborazione con
Zelle Arte. A Modena, presso l’Underdog Studio. A Berlino, presso la “Cell 63 Art Gallery”.
Presente al Museo delle arti contemporanee Macò in Puglia, per il 150° anniversario d’Italia.
A Udine, per la II, III, e IV Edizione di Heart all’Art-Port. A Cagliari, presso la galleria d’arte
contemporanea “Meme”. A Bari, presso la “ARTcore Gallery”. A Viterbo, per “LibriImmaginari-
Festival”. Presente al progetto “La Forma” insieme al Laboratorio Saccardi, e ai Cantieri d’Arte a
Viterbo. A Salonicco, Grecia, per la IV Biennale BJCEM. A Cinisi, per “Casa Aut”, progetto Sicania
Rysing del Laboratorio Saccardi. A Grottaglie, presso galleria CO.61 Artecontemporanea.
A Taranto, presso la Galleria “Rossocontemporanea”. A Palermo, Spazio Cannatella. A Viterbo,
per “Biancovolta”. Sue opere sono state pubblicate su “Turbochainsaw Magazine”, Londra. Su
“Epolis”, “Artevizi”, “Seroxcult”, “Exibart”, “Arte-Go”, “Tribenet”, “La Stampa”, “Activa magazine”,
“Tribe Art”, “Repubblica”, “Il quotidiano”, “Il Giornale di Sicilia”.
Laboratorio Alchemico è una giovane Associazione Culturale, nata ufficialmente il 30 settembre
2008. Fondata da Nila Shabnam Bonetti, curatore e critico d’arte, Marco Garegnani, progettista
e curatore di eventi e l’artista Valentino Menghi, si prefigge l’obiettivo di estendere l’arte
contemporanea agli spazi urbani, favorendo così una pubblica accessibilità, e rendendoli teatro
di performance e installazioni, forme espressive predilette per l’alta empatia che suscitano nel
pubblico rappresentato dai passanti. Laboratorio Alchemico vede impegnato come coordinatore
Riccardo Molino, che si occupa anche della documentazione fotografica dei progetti.
L'attività di Laboratorio Alchemico prende le mosse proprio con una prima mostra dedicata alla
fotografia e all’arte digitale, nell’aprile 2008. Fin dall’inizio l’idea è di coinvolgere artisti in progetti
che vanno dai laboratori didattici rivolti ai bambini, a esposizioni collettive, ma che riguardano
soprattutto eventi performativi. L’esigenza di coltivare forme d’arte pubblica nasce dalla scarsa
visibilità che affligge l’arte contemporanea, spesso segregata nelle gallerie, luoghi frequentati solo
dagli addetti ai lavori e dai collezionisti, tagliando così fuori una vasta fetta di pubblico. Proprio
per favorire l’incontro tra la realtà artistica delle gallerie e dei cittadini, l’Associazione collabora
soprattutto con artisti italiani, emergenti e più affermati, riconosciuti per talento, coerenza e
impegno.
Gli eventi indagano tematiche che l'Associazione considera attuali e su cui ritiene necessario
riflettere, come l’ecologia, il materiale di recupero, l’impegno per l’ambiente, ma anche il rituale,
il sacro, il mito. Quella di Laboratorio Alchemico è una filosofia legata al “recupero”, sia esso
esteriore e concreto come nel caso del riutilizzo di materiale di scarto per realizzare opere d’arte,
sia esso interiore e spirituale, legato a un’indagine introspettiva ed evocativa dell’infanzia, della
tradizione e del sacro.
La frattura tra uomo e natura, gradualmente sviluppatasi negli ultimi secoli, ha impoverito
l’esistenza di ognuno di noi. Vita frenetica, cemento, rincorsa al profitto hanno prodotto un
insieme di problematiche e disagi che si possono avvertire quotidianamente. Laboratorio
Alchemico auspica all’avvento di un nuovo ciclo, che riavvicini l’uomo ai ritmi della natura, facendo
tesoro (e non abusando) delle scoperte tecnologiche. Tutti questi aspetti sono facilmente leggibili
negli eventi organizzati da Laboratorio Alchemico, Di Cielo in Cielo, Bird Houses, Kathèuda,
Nemeton. Perdersi nel bosco iniziatico, Take on Me!, che nella loro semplicità riescono a
diventare spunti di riflessione per i fruitori.
Associazione Laboratorio Alchemico
Sede legale in via Palmieri 19, 20141 Milano
www.laboratorioalchemico.com
info@laboratorioalchemico.com
02 36 51 69 98
349 84 52 986
22
febbraio 2013
Jacopo Pagin
Dal 22 febbraio al 10 marzo 2013
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE LABORATORIO ALCHEMICO
Torino, Via Carlo Antonio Porporati, 9, (Torino)
Torino, Via Carlo Antonio Porporati, 9, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
22 Febbraio 2013, ore 18.30
Autore
Curatore