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Kadhum – Miti di tutti
La ricerca di Kadhum espressa nella serie “Black on white” è debitrice dell’interesse verso la fotografia. I contenuti si rifanno alla pop art sia nei soggetti che nelle tecniche e nei supporti. Si tratta infatti, di dipinti su tela ma spesso anche di opere che si avvalgono della serigrafia eseguita personalmente dall’artista su supporti più popolari quali carte e magliette di cotone., e che rappresentano miti internazionali (il pulmino T1 della Volkswagen), italiani (la 500 e la Vespa) e milanesi (il tram) ripresi da diverse prospettive
Comunicato stampa
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Miti di tutti
La ricerca di Kadhum espressa nella serie “Black on white” è debitrice dell’interesse verso la
fotografia. I contenuti si rifanno alla pop art sia nei soggetti che nelle tecniche e nei supporti.
Si tratta infatti, di dipinti su tela ma spesso anche di opere che si avvalgono della serigrafia
eseguita personalmente dall’artista su supporti più popolari quali carte e magliette di cotone., e che
rappresentano miti internazionali (il pulmino T1 della Volkswagen), italiani (la 500 e la Vespa) e
milanesi (il tram) ripresi da diverse prospettive.
Kadhum (Baghdad 1961) vive a Milano dalla fine degli anni 80. Si appassiona alla fotografia fin
da bambino, attività della quale il padre e gli zii si occupavano professionalmente, e vive immerso
nell’ambiente artistico della capitale irachena. Negli anni dell’adolescenza, apre uno studio di
calligrafia, fotografia e pittura, Si trasferisce in Italia nel 1979 e si iscrive alla facoltà di ingegneria
seguendo i desideri della famiglia ma, dopo pochi anni, la sua passione prende il sopravvento,
inizia studi di storia dell’arte e riprende a dipingere seguendo una ricerca nel campo dell’astrattismo
informale che riscuote un buon successo.
Trascorre buona parte degli anni 90 svolgendo attività lontane dal mondo dell’arte, spesso
utilizzando le lingue che ha nel frattempo appreso, continuando però a frequentare mostre e fiere.
Riprende a esporre nei primi anni dopo il 2000 approfondendo, con opere tridimensionali e
performative, gli aspetti connessi ad alcune parole dal significato molto potente e alla loro forma
scritta. Sono di questo periodo le partecipazioni alle mostre e agli eventi svoltisi all’ex Ticosa di
Como (2003), alla galleria Artmakers di Stoccolma (2004), a Cassinetta di Lugagnano (Mi) la sera
dell’11 settembre 2004, allo show room UAU di Alghero nel 2005.
Negli anni successivi Kadhum si è impegnato in una ricerca di tipo figurativo dai contenuti pop,
che ha la particolarità di esprimersi attraverso l’utilizzo del nero su sfondo bianco e, spesso, del
grigio nelle sue varie tonalità, riavvicinando così l’artista alle sue origini fotografiche. In questa
parte del suo percorso Kadhum ha esposto con ottimi riscontri, anche di mercato, in diverse realtà
soprattutto della zona Navigli di Milano ed è seguito da una nota galleria milanese.
L’artista di origine irachena non ha peraltro abbandonato le sue ricerche precedenti e ha effettuato
una performance dal titolo “I need love” per 3 giorni consecutivi nel giugno 2009, tra Giardini
di Castello, Arsenale e le calli di Venezia, in occasione della Biennale d’arte. In essa Kadhum
stabiliva un contatto diretto con il pubblico che spesso arrivava a strette di mano, abbracci e alla
compilazione di un questionario da parte dello spettatore, relativo alle sensazioni e considerazioni
suscitate in lui dalla performance.
Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti
emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un
curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi,
operatore culturale e artista egli stesso. Con l’andare del tempo Action Art ha allargato la propria
sfera di azione all’attività di ufficio stampa e all’organizzazione di eventi nel campo della letteratura
e, più in generale, della cultura.
La ricerca di Kadhum espressa nella serie “Black on white” è debitrice dell’interesse verso la
fotografia. I contenuti si rifanno alla pop art sia nei soggetti che nelle tecniche e nei supporti.
Si tratta infatti, di dipinti su tela ma spesso anche di opere che si avvalgono della serigrafia
eseguita personalmente dall’artista su supporti più popolari quali carte e magliette di cotone., e che
rappresentano miti internazionali (il pulmino T1 della Volkswagen), italiani (la 500 e la Vespa) e
milanesi (il tram) ripresi da diverse prospettive.
Kadhum (Baghdad 1961) vive a Milano dalla fine degli anni 80. Si appassiona alla fotografia fin
da bambino, attività della quale il padre e gli zii si occupavano professionalmente, e vive immerso
nell’ambiente artistico della capitale irachena. Negli anni dell’adolescenza, apre uno studio di
calligrafia, fotografia e pittura, Si trasferisce in Italia nel 1979 e si iscrive alla facoltà di ingegneria
seguendo i desideri della famiglia ma, dopo pochi anni, la sua passione prende il sopravvento,
inizia studi di storia dell’arte e riprende a dipingere seguendo una ricerca nel campo dell’astrattismo
informale che riscuote un buon successo.
Trascorre buona parte degli anni 90 svolgendo attività lontane dal mondo dell’arte, spesso
utilizzando le lingue che ha nel frattempo appreso, continuando però a frequentare mostre e fiere.
Riprende a esporre nei primi anni dopo il 2000 approfondendo, con opere tridimensionali e
performative, gli aspetti connessi ad alcune parole dal significato molto potente e alla loro forma
scritta. Sono di questo periodo le partecipazioni alle mostre e agli eventi svoltisi all’ex Ticosa di
Como (2003), alla galleria Artmakers di Stoccolma (2004), a Cassinetta di Lugagnano (Mi) la sera
dell’11 settembre 2004, allo show room UAU di Alghero nel 2005.
Negli anni successivi Kadhum si è impegnato in una ricerca di tipo figurativo dai contenuti pop,
che ha la particolarità di esprimersi attraverso l’utilizzo del nero su sfondo bianco e, spesso, del
grigio nelle sue varie tonalità, riavvicinando così l’artista alle sue origini fotografiche. In questa
parte del suo percorso Kadhum ha esposto con ottimi riscontri, anche di mercato, in diverse realtà
soprattutto della zona Navigli di Milano ed è seguito da una nota galleria milanese.
L’artista di origine irachena non ha peraltro abbandonato le sue ricerche precedenti e ha effettuato
una performance dal titolo “I need love” per 3 giorni consecutivi nel giugno 2009, tra Giardini
di Castello, Arsenale e le calli di Venezia, in occasione della Biennale d’arte. In essa Kadhum
stabiliva un contatto diretto con il pubblico che spesso arrivava a strette di mano, abbracci e alla
compilazione di un questionario da parte dello spettatore, relativo alle sensazioni e considerazioni
suscitate in lui dalla performance.
Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti
emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un
curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi,
operatore culturale e artista egli stesso. Con l’andare del tempo Action Art ha allargato la propria
sfera di azione all’attività di ufficio stampa e all’organizzazione di eventi nel campo della letteratura
e, più in generale, della cultura.
06
febbraio 2013
Kadhum – Miti di tutti
Dal 06 al 10 febbraio 2013
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
LA STRADA – VINO LETTERARIO
Milano, Via Carlo Patellani, 4, (Milano)
Milano, Via Carlo Patellani, 4, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì dalle 18 all’una della notte, venerdì e sabato dalle 18 alle 2; la domenica
dalle 18 all’una della notte
Vernissage
6 Febbraio 2013, ore 19.30
Autore
Curatore