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Giovanni Chiaramonte – Inscape_Piccola creazione
Giovanni Chiaramonte realizza una serie di polaroid scattate tra Milano e Berlino nelle prime ore della giornata. Tutto il mondo della creazione vi è rappresentato, da quello interno dell’uomo a quello esterno della natura. È il dolce risvegliarsi del mondo al sorgere lento di un mattino.
Comunicato stampa
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La Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro-Raccolta Lercaro ringrazia il fotografo Giovanni Chiaramonte per il dono di otto fotografie realizzate per l’Evangeliario Ambrosiano, voluto, tra il 2010 e il 2011, dall’allora Arcivescovo di Milano, Cardinale Dionigi Tettamanzi, con il coordinamento di don Umberto Bordoni. E nell’occasione dedica all’artista la mostra INSCAPE _ Piccola creazione, presentata alla Galleria San Fedele di Milano nel novembre scorso.
Giovanni Chiaramonte, tra i fotografi italiani più significativi e originali per la profondità della sua ricerca sul senso della visione, realizza una serie di polaroid scattate tra Milano e Berlino, prevalentemente nelle prime ore delle mattine tra il 2011 e il 2012, con una semplice macchina di plastica e alcuni pacchi di carta fotografica a sviluppo istantaneo.
Tutto il mondo della creazione vi è rappresentato, da quello interno dell’uomo a quello esterno della natura. I segni della fede religiosa, arborescenze luminose, una foglia caduta nell’acqua, esili fiori, un memoriale di Rosa Luxemburg, la terra arata, una distesa di carbone, il nascere del sole che si intravede tra i rami di un albero. È il dolce risvegliarsi del mondo al sorgere lento di un mattino. Chiaramonte scrive con la luce immagini impastate di silenzi, enigmi, interrogativi. Frammenti di infinito che si rivelano nel loro incanto grazie all’intensa ma tenue dolcezza di un raggio di luce che li illumina, rapido, fugace, anche solo per un istante. Luce istantanea. Assoluta. Contemplando queste piccole foto è come se sfogliassimo il libro della creazione, da suono a suono, da armonia ad armonia, da rimando a rimando, per interrogarci sul senso del nascere, del vivere, del morire.
Le immagini seguono un ritmo preciso. È il ritmo del respiro del cosmo, dello scorrere del tempo, del recitare una preghiera, un rosario. Dalla terra al cielo. Da uno sguardo che si fissa leggero sui più piccoli oggetti deposti sulla terra, fino all’elevarsi alle altezze cristalline del firmamento celeste.
L’infinito si racchiude nell’infinitamente piccolo di una visione che riconosce la vita in un gesto d’amore perché vede in quell’infinita piccolezza il dischiudersi dello splendore dell’eterno. E quelle piccole foto, quei singolari concreti, quegli… inscapes, come direbbe il poeta gesuita inglese Hopkins, ci interrogano sul senso più profondo di un vedere che attraversa la superficie del mondo, per farci tuffare negli abissi dell’assoluto. In un’epifania dell’invisibile. Nella Gloria.
Giovanni Chiaramonte, tra i fotografi italiani più significativi e originali per la profondità della sua ricerca sul senso della visione, realizza una serie di polaroid scattate tra Milano e Berlino, prevalentemente nelle prime ore delle mattine tra il 2011 e il 2012, con una semplice macchina di plastica e alcuni pacchi di carta fotografica a sviluppo istantaneo.
Tutto il mondo della creazione vi è rappresentato, da quello interno dell’uomo a quello esterno della natura. I segni della fede religiosa, arborescenze luminose, una foglia caduta nell’acqua, esili fiori, un memoriale di Rosa Luxemburg, la terra arata, una distesa di carbone, il nascere del sole che si intravede tra i rami di un albero. È il dolce risvegliarsi del mondo al sorgere lento di un mattino. Chiaramonte scrive con la luce immagini impastate di silenzi, enigmi, interrogativi. Frammenti di infinito che si rivelano nel loro incanto grazie all’intensa ma tenue dolcezza di un raggio di luce che li illumina, rapido, fugace, anche solo per un istante. Luce istantanea. Assoluta. Contemplando queste piccole foto è come se sfogliassimo il libro della creazione, da suono a suono, da armonia ad armonia, da rimando a rimando, per interrogarci sul senso del nascere, del vivere, del morire.
Le immagini seguono un ritmo preciso. È il ritmo del respiro del cosmo, dello scorrere del tempo, del recitare una preghiera, un rosario. Dalla terra al cielo. Da uno sguardo che si fissa leggero sui più piccoli oggetti deposti sulla terra, fino all’elevarsi alle altezze cristalline del firmamento celeste.
L’infinito si racchiude nell’infinitamente piccolo di una visione che riconosce la vita in un gesto d’amore perché vede in quell’infinita piccolezza il dischiudersi dello splendore dell’eterno. E quelle piccole foto, quei singolari concreti, quegli… inscapes, come direbbe il poeta gesuita inglese Hopkins, ci interrogano sul senso più profondo di un vedere che attraversa la superficie del mondo, per farci tuffare negli abissi dell’assoluto. In un’epifania dell’invisibile. Nella Gloria.
27
gennaio 2013
Giovanni Chiaramonte – Inscape_Piccola creazione
Dal 27 gennaio al 24 febbraio 2013
fotografia
Location
RACCOLTA LERCARO
Bologna, Via Riva Di Reno, 57, (Bologna)
Bologna, Via Riva Di Reno, 57, (Bologna)
Orario di apertura
Da martedì a domenica, ore 11–18.30
Chiuso il lunedì (feriali)
Vernissage
27 Gennaio 2013, ore 17.30
Autore
Curatore