13 gennaio 2010

Cartellone selvaggio. Pubblicità illegale copre i monumenti di Roma. E il Comune condona

 

di

71548
Continua con le zone storiche del centro l’invasione selvaggia dei cartelloni pubblicitari che tante polemiche ha sollevato a Roma, dopo che tutta la zona semicentrale e la periferia ne sono state letteralmente – e capillarmente – tappezzate.
Il condono voluto dalla giunta Alemanno verso gli operatori che, con modalità uniche al mondo, gestiscono questo business, ha portato a 40mila nuovi impianti quasi tutti in zone tassativamente vietate dal codice della strada.
Come nel caso della foto sopra, di Porta Maggiore, la più bella delle Mura Aureliane, completamente invisibile a causa di un enorme impianto 4×3. Sul quale – sarà un caso? – è pubblicizzata la campagna elettorale di un esponente del Pdl. Strano che Soprintendenza e Ministero non abbiano nulla da dire. Ancor più strano che taccia anche la magistratura: le voci secondo cui dietro allo stupro sistematico della città vi sia la criminalità organizzata si fanno sempre più pressanti e, in ogni caso, la schiacciante maggioranza dei cartelloni sono fuorilegge rispetto al Codice della Strada.
Nei giorni scorsi peraltro la polemica aveva… varcato i confini di Stato, coinvolgendo le mura vaticane e le zone immediatamente a ridosso di San Pietro. Con manifesti che – oltre alla loro ingombrante presenza – contengono spesso spot allusivi, doppi sensi, immagini volgari. Ed i vigili del XVII Municipio pare che ultimamente debbano rispondere alle proteste di alti prelati…

[exibart]

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