Charly è stato in passato una boutique per signore, un capannone per lo stoccaggio delle banane e chissà cos’altro.
Un magazzino che ha conosciuto diverse forme di lavoro e che tutt’ora esiste per questo: un centro di lavoro, dentro il quale pensa e opera un gruppo eterogeneo di artisti.
Al Charly ci sono colori ad olio e tele, cannelli a gas, legno e chiodi: gli strumenti di pittori, scultori, falegnami che da anni cercavano un posto adatto, che desse loro tempi e spazi giusti per poter lavorare.
Da luogo di lavoro, inoltre, Charly ha tutta l’intenzione di farsi spazio espositivo, quindi all’orizzonte ci sono mostre, ma anche la possibilità di realizzare esperimenti di tipo artistico, coinvolgendo chi sarà interessato a questo posto e al carico di esperienze che contiene.
Charly difende la necessità di potersi esprimere, senza dover essere schiacciati da tutti i lati dalle logiche del sistema artistico; è un posto che ha coraggio e che ha intenzione di infonderlo a chi passerà attraverso questo valico.

Charly apre al pubblico giovedì 13 dicembre alle 19 con una mostra collettiva.
I lavori di pittura, scultura e fotografia presenti riassumono al meglio gli intenti di questo luogo carico di esperienze artistiche differenti e pronte a dialogare e a lottare tra loro.
L’occhio e l’opinione di chi si ritiene interessato sono una parte ineludibile di questo progetto, anche in vista di tutti gli eventi, le mostre e gli esperimenti che Charly intende essere in futuro.

Chiara Ioli