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Claudio Marcozzi – INCONTRI
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
INCONTRI
Nel ritratto fotografico sono diversi i fattori che entrano in gioco, sia dalla parte del
soggetto che dalla parte del fotografo: quello che la persona è convinta di essere
e quello che vorrebbe comparire, cioè le finzioni e gli atteggiamenti che assume
per trasmettere una buona immagine di sé (o meglio, quella che pensa possa
essere una buona immagine di sé); quello che il fotografo vede o immagina di
vedere in quel momento e tutte le conoscenze tecniche e psicologiche che mette
in campo per fare la fotografia. Il risultato nasce dalla mistura di questi ingredienti.
Il primo ostacolo da superare è l'impaccio di molti quando si vedono inquadrati
da un obiettivo, il panico, a volte, di sentirsi come spogliati, che si possa vedere
qualcosa che non si vorrebbe far vedere, e questo non dà mai esiti positivi. Dalle
delusioni può nascere la convinzione di non essere fotogenici, cosa che in sé non
vuol dire niente, ma è indice di una preoccupante mancanza di autoconsiderazione.
Una risposta ha provato a darla il fotografo Jeanloup Sieff, “ Sono fotogeniche le
persone abitate, quelle vuote non lo sono”, affermazione abbastanza terribile se
non la si prende per il verso giusto, ma “si diventa fotogenici quando si ha voglia di
dare”, aggiunge il coreografo Maurice Bejart, quindi tutto dipende dalla disposizione
verso gli altri. Chi vuole essere qualcosa che non è verrà male (Le persone non
sono ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò che non sono, Giacomo
Leopardi), chi invece si offre con semplicità e spontaneità avrà più successo.
Non è un caso se solo una decina delle immagini di questa mostra sono prese con
la collaborazione diretta dei soggetti, quasi tutte sono scattate a loro insaputa,
proprio per non alterare il loro stato d'animo e la loro naturalezza. Lo scatto
avviene quando dai volti traspare l'essenza del loro essere, quel qualcosa che ci
possa parlare di quello che sono, quello che fanno e quello che pensano. Non è il
ritratto professionale di studio che tende ad abbellire il soggetto con lo scopo celato
di fidelizzare un cliente, ma una interpretazione d'autore che vuole concentrare una
vita in uno scatto.
“Farai le figure in tale atto,
il quale sia sufficiente a dimostrare
quello che la figura ha nell'animo,
altrimenti la tua arte non sarà laudabile”.
Leonardo Da Vinci
CLAUDIO MARCOZZI
Nato a Porto San Giorgio nel 1953, comincia ad occuparsi di ricerca fotografica all'inizio degli anni ottanta,
dopo esperienze di pittura e satira politica. Dal 1985 si dedica anche al reportage e, nel 1987, in seguito
ad una selezione nazionale, viene inviato a documentare un raid in Amazzonia nell'ambito della campagna
Vivitar Reporter. In questo periodo ottiene oltre 150 premi in ambito nazionale e internazionale. Dal 1990 al
1992 lavora a fianco di Mario de Biasi, Mauro Galligani e Giorgio Lotti (la scuola del settimanale Epoca, con
cui collaborerà in seguito), e con Franco Fontana e Romano Cagnoni. Dal 1991 è fotografo professionista
e si occupa soprattutto di reportage, tradizioni popolari e ricerca creativa. Tra i riconoscimenti ricevuti: il
Grand Prix di Fotografia di Paesaggio di Pubblicità Italia a Milano (1992), il Premio del Consiglio d’Europa a
Strasburgo per un lavoro sulle acque interne in Europa (1993), il Fuji Euro Photo Press Award a Dusseldorf
(1993), il premio Unesco/Humanity Photo Award a Pechino (nomination 2002) e Guangzhou (documentary
2009).
Dopo diversi anni di collaborazione con le agenzie di distribuzione (Granata Press Service a Milano e
Goro International Press a Tokyo) il suo lavoro è attualmente distribuito direttamente alla stampa. Le sue
immagini sono conservate in diverse istituzioni (Fondazione Mazzotta di Milano, Museo Nazionale della
Fotografia di Brescia, Israel Museum of Photography di Tel-Hai, Patrimonio dell'Unesco a Parigi, Rencontres
Images a Tolone, Metropolitan Museum of Photography di Tokyo, Galleria Civica di Modena, Accademia
Carrara di Bergamo, Fondation Van Gogh di Arles, Collezione Fuji di Tokyo, UNEP New York, Ufficio di
Stato per il Turismo di San Marino, Archivio Fotografico Regione Toscana, Regione Lombardia, Academy
of Arts of Uzbekistan/Tashkent House of Photography, ecc.) e in collezioni private. Alterna la sua attività
di fotografo e giornalista free-lance con l’insegnamento della fotografia in istituzioni e workshop a tema,
tra i quali il fondamentale “L'Arte del Vedere”, continuando anche la ricerca artistica. Tra le conferenze e i
masterclass tenuti ricordiamo quelli all'Università di Siena (Magistero di Arezzo), all'Eretz Museum di Tel Aviv,
alla Fondazione Targetti Lighting Academy di Firenze, alla Tashkent House of Photography (Uzbekistan). Ha
organizzato e collaborato ad eventi e festival di fotografia, tra cui la "Settimana Calabrese di Fotografia" a
Cetraro, il Toscana Foto Festival a Massa Marittima, “Scanno dei Fotografi” a Scanno, dove è stato direttore
artistico dei workshop. Collabora con il mensile “Fotografia Reflex” con articoli di cultura, manifestazioni
internazionali e mercato della fotografia d'autore. Sito internet: www.photoland.it
Mostre personali e collettive (selezione):
1991 Ascoli Piceno, Palazzo dell’Arengo: “Il Piceno, omaggio ad una terra antica”;
Recife (Brasile), Istituto di Cultura Brasile-Italia: “Fotografia Italiana Contemporanea”.
1992 Milano, Centro San Fedele: “L’invisibile ripreso: entità angeliche nella fotografia contemporanea”,
a cura di Roberto Mutti.
1993 Milano, Galleria “Il Diaframma/Kodak Cultura”: “Stagioni”;
Modena, Galleria Civica: “La raccolta fotografica di Franco Fontana”;
Strasburgo, Consiglio d'Europa: “Water reflects our future” ;
Londra, Canary Wharf: “Twelve faces of age” .
Foiano della Chiana (AR), Incontri Fotografici: “La luce nel paesaggio”;
1994 Bergamo, Accademia Carrara: “La donazione Lanfranco Colombo”.
Colonia, Fotokina: Fuji Film Euro Photo Press Award ;
Massa Marittima, Toscana Foto Festival: “Paesaggi”;
Morrovalle, Fototeca Comunale: “Stagioni”;
Tel-Hai (Israele), The Museum of Photography: “Light on the landscape”.
1995 Milano, British and Deutch Institutes: “La luce nel paesaggio”.
Savona, Fortezza del Priamar: “La luce nel paesaggio”.
1996 Brescia, Museo Nazionale della Fotografia: “La luce nel paesaggio”.
1997 Fermo, Aula Magna Battista, ITC Carducci: “La luce nel paesaggio”.
1998 Scanno, Auditorium Anime Sante: “La luce nel paesaggio”;
Milano, Spazio Giovenzana: “La luce nel paesaggio”;
Fermo, Palazzo dei Priori: “Riti della Passione”.
1999 Scanno, Auditorium Anime Sante, “Comunque mosso”.
2000 Como, Nuovo Plinius Gallery: “Il paesaggio della Lombardia”;
Sant’ Elpidio a Mare: 3a Biennale del Reportage e Racconto Fotografico, “Jubilaeum”.
2001 Fermo, Chiesa di Sant'Agostino: “Riti della Passione”.
Fermo, Palazzo Paccarone: “Sommersi, Salvati” a cura di Italia Nostra.
2002 Turnhout (Belgio), Paterspand, 4th International Fotofestival, “The light on the landscape”;
Pechino: “Memories of Mankind”, Humanity Photo Awards, CFPA/UNESCO.
2003 Fermo, Villa Vitali: “Fermo così”;
Brescia, Museo Nazionale della Fotografia: “50 autori per il 50° anno di fondazione del Museo”;
Milano, Emporio 31: Arsenale Photo Italia, “Paesaggio Italiano”;
Fermo, Palazzo dei Priori: “La vita nascosta” (Alzheimer).
2004 Orvieto, Palazzo dei Sette: “Opere Uniche”, a cura di Tau Visual.
2005 Aichi Expo (Giappone), Padiglione ONU: “Memories of Mankind”;
Parigi, Unesco Headquarters: “Memories of Mankind”, 100 fotografi-1000 immagini per il 60°
anniversario dell'Unesco (1945-2005).
2009 Fermo, Palazzo dei Priori: “Incontri”;
Guangzhou (Cina): “Memories of the Mankind VI”;
Napoli, Passeggiata Colonna: “Autoritratto d'autore”.
2010 Budapest, House of Photography: “Imagine a new world” (a cura della Commissione Europea);
Bibbiena, Centro Italiano della Fotografia d'Autore: “Io mi vedo così. Autoritratti Fotografici”;
Tashkent (Uzbekistan), Tashkentale 2010, 5th International Biennial of Photography (Art Gallery of
Uzbekistan e Museo delle Arti dell'Uzbekistan: “Scanno”.
Samarcanda (Uzbekistan), Chorsu Art Gallery: “Young and bright”.
2011 Breil sur Roja (Francia), Chapelle Sainte Catherine, “Breil à la sauvette – Le pais de mon père”.
Tashkent, (Uzbekistan), Tashkent House of Photography, “Uzbekistan with the eyes of the
foreigners”.
2012 Tashkent, (Uzbekistan), 6th International Biennial of Photography “I am in the world, the world is
in me” (Art Gallery of Uzbekistan, Light Landscape e Seasons).
Nel ritratto fotografico sono diversi i fattori che entrano in gioco, sia dalla parte del
soggetto che dalla parte del fotografo: quello che la persona è convinta di essere
e quello che vorrebbe comparire, cioè le finzioni e gli atteggiamenti che assume
per trasmettere una buona immagine di sé (o meglio, quella che pensa possa
essere una buona immagine di sé); quello che il fotografo vede o immagina di
vedere in quel momento e tutte le conoscenze tecniche e psicologiche che mette
in campo per fare la fotografia. Il risultato nasce dalla mistura di questi ingredienti.
Il primo ostacolo da superare è l'impaccio di molti quando si vedono inquadrati
da un obiettivo, il panico, a volte, di sentirsi come spogliati, che si possa vedere
qualcosa che non si vorrebbe far vedere, e questo non dà mai esiti positivi. Dalle
delusioni può nascere la convinzione di non essere fotogenici, cosa che in sé non
vuol dire niente, ma è indice di una preoccupante mancanza di autoconsiderazione.
Una risposta ha provato a darla il fotografo Jeanloup Sieff, “ Sono fotogeniche le
persone abitate, quelle vuote non lo sono”, affermazione abbastanza terribile se
non la si prende per il verso giusto, ma “si diventa fotogenici quando si ha voglia di
dare”, aggiunge il coreografo Maurice Bejart, quindi tutto dipende dalla disposizione
verso gli altri. Chi vuole essere qualcosa che non è verrà male (Le persone non
sono ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò che non sono, Giacomo
Leopardi), chi invece si offre con semplicità e spontaneità avrà più successo.
Non è un caso se solo una decina delle immagini di questa mostra sono prese con
la collaborazione diretta dei soggetti, quasi tutte sono scattate a loro insaputa,
proprio per non alterare il loro stato d'animo e la loro naturalezza. Lo scatto
avviene quando dai volti traspare l'essenza del loro essere, quel qualcosa che ci
possa parlare di quello che sono, quello che fanno e quello che pensano. Non è il
ritratto professionale di studio che tende ad abbellire il soggetto con lo scopo celato
di fidelizzare un cliente, ma una interpretazione d'autore che vuole concentrare una
vita in uno scatto.
“Farai le figure in tale atto,
il quale sia sufficiente a dimostrare
quello che la figura ha nell'animo,
altrimenti la tua arte non sarà laudabile”.
Leonardo Da Vinci
CLAUDIO MARCOZZI
Nato a Porto San Giorgio nel 1953, comincia ad occuparsi di ricerca fotografica all'inizio degli anni ottanta,
dopo esperienze di pittura e satira politica. Dal 1985 si dedica anche al reportage e, nel 1987, in seguito
ad una selezione nazionale, viene inviato a documentare un raid in Amazzonia nell'ambito della campagna
Vivitar Reporter. In questo periodo ottiene oltre 150 premi in ambito nazionale e internazionale. Dal 1990 al
1992 lavora a fianco di Mario de Biasi, Mauro Galligani e Giorgio Lotti (la scuola del settimanale Epoca, con
cui collaborerà in seguito), e con Franco Fontana e Romano Cagnoni. Dal 1991 è fotografo professionista
e si occupa soprattutto di reportage, tradizioni popolari e ricerca creativa. Tra i riconoscimenti ricevuti: il
Grand Prix di Fotografia di Paesaggio di Pubblicità Italia a Milano (1992), il Premio del Consiglio d’Europa a
Strasburgo per un lavoro sulle acque interne in Europa (1993), il Fuji Euro Photo Press Award a Dusseldorf
(1993), il premio Unesco/Humanity Photo Award a Pechino (nomination 2002) e Guangzhou (documentary
2009).
Dopo diversi anni di collaborazione con le agenzie di distribuzione (Granata Press Service a Milano e
Goro International Press a Tokyo) il suo lavoro è attualmente distribuito direttamente alla stampa. Le sue
immagini sono conservate in diverse istituzioni (Fondazione Mazzotta di Milano, Museo Nazionale della
Fotografia di Brescia, Israel Museum of Photography di Tel-Hai, Patrimonio dell'Unesco a Parigi, Rencontres
Images a Tolone, Metropolitan Museum of Photography di Tokyo, Galleria Civica di Modena, Accademia
Carrara di Bergamo, Fondation Van Gogh di Arles, Collezione Fuji di Tokyo, UNEP New York, Ufficio di
Stato per il Turismo di San Marino, Archivio Fotografico Regione Toscana, Regione Lombardia, Academy
of Arts of Uzbekistan/Tashkent House of Photography, ecc.) e in collezioni private. Alterna la sua attività
di fotografo e giornalista free-lance con l’insegnamento della fotografia in istituzioni e workshop a tema,
tra i quali il fondamentale “L'Arte del Vedere”, continuando anche la ricerca artistica. Tra le conferenze e i
masterclass tenuti ricordiamo quelli all'Università di Siena (Magistero di Arezzo), all'Eretz Museum di Tel Aviv,
alla Fondazione Targetti Lighting Academy di Firenze, alla Tashkent House of Photography (Uzbekistan). Ha
organizzato e collaborato ad eventi e festival di fotografia, tra cui la "Settimana Calabrese di Fotografia" a
Cetraro, il Toscana Foto Festival a Massa Marittima, “Scanno dei Fotografi” a Scanno, dove è stato direttore
artistico dei workshop. Collabora con il mensile “Fotografia Reflex” con articoli di cultura, manifestazioni
internazionali e mercato della fotografia d'autore. Sito internet: www.photoland.it
Mostre personali e collettive (selezione):
1991 Ascoli Piceno, Palazzo dell’Arengo: “Il Piceno, omaggio ad una terra antica”;
Recife (Brasile), Istituto di Cultura Brasile-Italia: “Fotografia Italiana Contemporanea”.
1992 Milano, Centro San Fedele: “L’invisibile ripreso: entità angeliche nella fotografia contemporanea”,
a cura di Roberto Mutti.
1993 Milano, Galleria “Il Diaframma/Kodak Cultura”: “Stagioni”;
Modena, Galleria Civica: “La raccolta fotografica di Franco Fontana”;
Strasburgo, Consiglio d'Europa: “Water reflects our future” ;
Londra, Canary Wharf: “Twelve faces of age” .
Foiano della Chiana (AR), Incontri Fotografici: “La luce nel paesaggio”;
1994 Bergamo, Accademia Carrara: “La donazione Lanfranco Colombo”.
Colonia, Fotokina: Fuji Film Euro Photo Press Award ;
Massa Marittima, Toscana Foto Festival: “Paesaggi”;
Morrovalle, Fototeca Comunale: “Stagioni”;
Tel-Hai (Israele), The Museum of Photography: “Light on the landscape”.
1995 Milano, British and Deutch Institutes: “La luce nel paesaggio”.
Savona, Fortezza del Priamar: “La luce nel paesaggio”.
1996 Brescia, Museo Nazionale della Fotografia: “La luce nel paesaggio”.
1997 Fermo, Aula Magna Battista, ITC Carducci: “La luce nel paesaggio”.
1998 Scanno, Auditorium Anime Sante: “La luce nel paesaggio”;
Milano, Spazio Giovenzana: “La luce nel paesaggio”;
Fermo, Palazzo dei Priori: “Riti della Passione”.
1999 Scanno, Auditorium Anime Sante, “Comunque mosso”.
2000 Como, Nuovo Plinius Gallery: “Il paesaggio della Lombardia”;
Sant’ Elpidio a Mare: 3a Biennale del Reportage e Racconto Fotografico, “Jubilaeum”.
2001 Fermo, Chiesa di Sant'Agostino: “Riti della Passione”.
Fermo, Palazzo Paccarone: “Sommersi, Salvati” a cura di Italia Nostra.
2002 Turnhout (Belgio), Paterspand, 4th International Fotofestival, “The light on the landscape”;
Pechino: “Memories of Mankind”, Humanity Photo Awards, CFPA/UNESCO.
2003 Fermo, Villa Vitali: “Fermo così”;
Brescia, Museo Nazionale della Fotografia: “50 autori per il 50° anno di fondazione del Museo”;
Milano, Emporio 31: Arsenale Photo Italia, “Paesaggio Italiano”;
Fermo, Palazzo dei Priori: “La vita nascosta” (Alzheimer).
2004 Orvieto, Palazzo dei Sette: “Opere Uniche”, a cura di Tau Visual.
2005 Aichi Expo (Giappone), Padiglione ONU: “Memories of Mankind”;
Parigi, Unesco Headquarters: “Memories of Mankind”, 100 fotografi-1000 immagini per il 60°
anniversario dell'Unesco (1945-2005).
2009 Fermo, Palazzo dei Priori: “Incontri”;
Guangzhou (Cina): “Memories of the Mankind VI”;
Napoli, Passeggiata Colonna: “Autoritratto d'autore”.
2010 Budapest, House of Photography: “Imagine a new world” (a cura della Commissione Europea);
Bibbiena, Centro Italiano della Fotografia d'Autore: “Io mi vedo così. Autoritratti Fotografici”;
Tashkent (Uzbekistan), Tashkentale 2010, 5th International Biennial of Photography (Art Gallery of
Uzbekistan e Museo delle Arti dell'Uzbekistan: “Scanno”.
Samarcanda (Uzbekistan), Chorsu Art Gallery: “Young and bright”.
2011 Breil sur Roja (Francia), Chapelle Sainte Catherine, “Breil à la sauvette – Le pais de mon père”.
Tashkent, (Uzbekistan), Tashkent House of Photography, “Uzbekistan with the eyes of the
foreigners”.
2012 Tashkent, (Uzbekistan), 6th International Biennial of Photography “I am in the world, the world is
in me” (Art Gallery of Uzbekistan, Light Landscape e Seasons).
15
dicembre 2012
Claudio Marcozzi – INCONTRI
Dal 15 al 30 dicembre 2012
fotografia
Location
FOTOTECA COMUNALE B. GRANDINETTI
Potenza Picena, Corso Vittorio Emanuele, 14, (Macerata)
Potenza Picena, Corso Vittorio Emanuele, 14, (Macerata)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica 17,00-20,00
Vernissage
15 Dicembre 2012, ore 17
Autore