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“I Have Lived”
Prima mostra per il 2012-13 del programma Fine Arts dell’Accademia Britannica, diretto da Jacopo Benci. La mostra, sostenuta in parte da Edwin Abbey Trust, Australia Council for the Arts, Derek Hill Foundation, Linbury Trust, Nicholas Berwin Charitable Trust, Giles Worsley Fund/RIBA, presenta nuove opere dei residenti attuali
Comunicato stampa
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‘I HAVE LIVED’
Tom Brigden, Amir Chasson, Anne-Marie Creamer, Michèle Di Menna,
Katy Kirbach, Michael Needham, Candida Powell-Williams, Tao Sule-DuFour
Inaugurazione: venerdì 14 dicembre 2012, ore 18.30-21.30
lunedì-sabato, ore 16.30-19.00, fino a sabato 22 dicembre
The British School at Rome
Via Gramsci 61, 00197 Roma
www.bsr.ac.uk
‘I Have Lived’ è la prima mostra per il 2012-13 del programma Fine Arts dell’Accademia Britannica, diretto da Jacopo Benci. La mostra, sostenuta in parte da Edwin Abbey Trust, Australia Council for the Arts, Derek Hill Foundation, Linbury Trust, Nicholas Berwin Charitable Trust, Giles Worsley Fund/RIBA, presenta nuove opere dei residenti attuali, gli architetti Thomas Brigden e Tao Sule-DuFour e gli artisti Amir Chasson, Anne-Marie Creamer, Michèle Di Menna, Katy Kirbach, Michael Needham, Candida Powell-Williams. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare Reshma Narain, Fine Arts Intern, finearts@bsrome.it
Tom Brigden (Giles Worsley Travel Fellow, ottobre-dicembre 2012) è un architetto specializzato nel riuso creativo di edifici storici. Vive e lavora a York. Nell’ambito del suo dottorato finanziato dall’AHRC presso le università di Cardiff e Newcastle, intitolato A Strategic View: The Origins, Uses and Abuses of the Protected Vista, Tom ha esplorato la struttura visiva delle città, e, in particolare lo sviluppo storico delle politiche di pianificazione contemporanee ideate per proteggere dallo sviluppo specifici paesaggi urbani. Il lavoro di Tom esplora temi quali autenticità, identità, nostalgia, lo sguardo, e il pittoresco come si traducono nei nostri ambienti visivi, e integra i processi di progettazione e disegno nei suoi scritti di ricerca. Suoi disegni sono stati presentati presso il Royal Institute of British Architects, Londra (2009-2010), nell’Architect’s Journal (2009, 2010), e sono stati oggetto di un articolo del professor Adam Sharr, dal titolo “Selective Memory: Contesting Architecture and Urbanism at Potsdam’s Stadtschloss and Alter Markt” nella rivista German Life and Letters (2010).
Amir Chasson (Abbey Fellow in Painting, ottobre-dicembre 2012) vive e lavora a Londra. Ha conseguito un MA in Design presso la Middlesex University (2007) e un MFA in Fine Art presso il Goldsmiths College (2010). Il suo lavoro è stato selezionato due volte per Bloomberg New Contemporaries (2009 e 2010), e preselezionato per il Jerwood Drawing Prize (2009) e per la Jerwood Painting Fellowship (2011). Lavoro di Amir sarà incluso nella mostra Painters’ Painters, che aprirà tra breve alla Saatchi Gallery di Londra. Le sue mostre recenti includono Manmadegod, ArtEco, Londra; MINITS 4, Peckham Artist Moving Image Festival, Londra e My French Nurse’s Dream, personale alla Galleria Outpost, Norwich (2012).
"Gli uomini nei dipinti di Amir Chasson hanno volti familiari. Non è il fastidioso “dove li ho visti?” che si ricava dal fuggevole incontro con un personaggio televisivo minore (anche se i suoi soggetti precedenti includevano astronauti, nazisti e battitori di aste d’arte). Piuttosto, è che di solito il suo cast di uomini di mezz’età con pochi capelli, cravatte di cattivo gusto o fruste magliette polo sono l'epitome del Signor Normale – gente così ordinaria che è impossibile definirla socialmente. Raffigurati con lineamenti sghembi e gonfi, nasi ingrossati, occhi un po’ sbilenchi, questi ‘everymen’ sono messi a contrasto con dipinti che suggeriscono dati, che rappresentano grafici a torta o diagrammi topografici. Qui si tratta di pesi rotondi verdi messi uno sull’altro come siepi ambiziosamente potate. Originariamente formatosi come designer, Chasson è affascinato dal modo in cui grafici astratti vengono utilizzati per rappresentare la società. Gli individui evocati dai suoi ritratti sfuggono a ogni facile classificazione.” (The Guardian, agosto 2012)
Il lavoro di Anne-Marie Creamer (Derek Hill Foundation Scholar, ottobre-dicembre 2012) si è spesso incentrato sull’esistenza di artefatti o incontri casuali, come le 200 lettere che l’esule transilvano Mikes Kelemen scrisse a una sua fittizia zia nel XVIII secolo, o l’incontro con un gruppo di piccoli danzatori Székely in Romania. La sua pratica artistica, che comprende video, disegni e dipinti, ha un approccio esplorativo e sperimentale alla narrativa e al racconto, spesso con storie contenute entro altre storie, che formano una più ampia struttura a mise-en-abyme.
Il Sogn og Fjordane Kunstmuseum, Norvegia, ha recentemente commissionato a Anne-Marie Creamer di sviluppare con Lars Sture e Kjetil Berge una meta-quotidiano che ha avuto due edizioni ed è stato distribuito in 55000 abitazioni. Ha inoltre partecipato a mostre al Kunstvereniging Diepenheim, Paesi Bassi; John Soane Museum, Londra; Voorkamer, Belgio; Alma Enterprises, Londra; Apex Arts Gallery, New York; Palm Springs Art Museum; Galerie der Künstler, Monaco di Baviera, e altri spazi a Praga, Derby, Dublino, Norwich e Romania. Fra le pubblicazioni che trattano il suo lavoro, The Drawing Book, a cura di Tania Kovats (Black Dog Publishing, 2006). Ha studiato presso la Middlesex University e il Royal College of Art. Vive a Londra, dove è docente presso la University of the Arts.
Michèle Di Menna (Rome Fellow in Contemporary Art, ottobre-dicembre 2012) vive e lavora a Berlino e Nanaimo, Canada. Fra le sue mostre personali recenti: 2012, Ooze Generator, Galerie Kamm, Berlino; 2010, Fusion, Pro Choice, Vienna; The Shape of Things to Come, Art Statement con la Galerie Kamm, Art Basel. Performances recenti: 2012, Made in Germany 2, Kestnergesellschaft, Hannover; 2011, For 10 minutes a few deep moments, Badischer Kunstverein, Karlsruhe. Fra le mostre collettive recenti: 2012, Soundworks, Institute of Contemporary Arts, Londra; 2011, based in Berlin, Atelierhaus Monbijoupark, Berlino; 2010, Bilder in Bewegung – Künstler & Video/Film 1958-2010, Museum Ludwig, Colonia; Ginger Goodwin Way, Or Gallery, Vancouver.
Katy Kirbach (Abbey Scholar in Painting, ottobre 2012-giugno 2013) vive e lavora a Londra. Mostre recenti includono Abstract Critical Newcomers Award, Londra, 2012; Night Shift, Simon Oldfield Gallery, Londra, 2011; Royal Academy Schools Show, Londra, 2011; Got the Blues for Red, Christian Larsen Gallery, Stoccolma, 2010.
I dipinti di Katy Kirbach fanno uso di processi quali ripetizione, gesto, copertura, taglio, sfregamento, spruzzo, sbianca. I suoi dipinti spesso iniziano con colori acidi, aggressivi, ma questi funzionano come fondo, e vengono coperti via via che l’opera si sviluppa. I lavori più recenti sono di modesta dimensione, e funzionano come singole proposizioni. Potrebbero richiamarsi l’un l’altro, venendo iniziati con gli stessi colori o segni. Potrebbero provocarsi e anche confutarsi a vicenda, creando uno spazio di discussione tra, e insieme entro, le opere.
Michael Needham (Australia Council Resident Artist, ottobre-dicembre 2012) è un artista che vive a Melbourne, dove è Lecturer in Fine Art. La sua attività comprende principalmente installazioni scultoree, disegno e interventi architettonici. Il lavoro di Needham esplora le altre cose, il mito, fede e malinconia residua nella psiche contemporanea. Mostre recenti hanno sondato un rapporto tra rappresentazione e la morte attraverso una esplorazione visiva e spaziale del corpo-spazio e la traccia.
Gruppo di recente e mostre personali includono Between the Object and the Shadow, Daine Singer, Melbourne; Long Shadowed Land, La Trobe University VAC, Bendigo, Australia; Visual Horizon, AIRY Gallery, Yamanashi, Japan (2012); Hidden, Rookwood Cemetery, Sydney; Evidence of Absence, Death Be Kind, Melbourne (2011). Needham ha conseguito il BFA (Hons) nel 2002 presso la Monash University, Melbourne, e il PhD in Fine Art nel 2010, presso l’Australian Catholic University. Michael Needham è rappresentato da Daine Singer, Melbourne.
Candida Powell-Williams (Sainsbury Scholar in Painting and Sculpture, ottobre 2012-settembre 2013) vive e lavora a Londra. Le sue mostre personali includono Glissando, Salisbury Arts Centre, e Sleight, Lewisham Arthouse (parte di una ‘studio residency’ di un anno). Ha curato la maratona performativa multidisciplinare Chain, Londra. Le sue mostre collettive recenti includono I’ll be your Mirror, Blackpool, 2011, The Absurd Hero, Hatch Gallery, Londra, e commissioni pubbliche per il Canary Wharf’s Architecture Festival e l’Università di York. Candida lavora anche come scenografa, il suo lavoro più recente è Goldilocks, Little Angel Theatre, Islington, Londra, e Curious, Tam Tam Theatre, Londra. Insegna disegno e scultura a Hampstead, Londra.
“Candida Powell-Williams affronta il nostro senso collettivo della realtà attraverso sculture simili a oggetti di scena, scenari assurdi e la messa in questione del fare oggetti. Sempre alla ricerca di un senso veritiero, e allo stesso tempo sovvertendolo, il suo lavoro è radicato in una tradizione non-verbale, ma gioca contemporaneamente con forme teatrali di comunicazione e l'uso della creazione di miti come strumento filosofico. L'artista è affascinata dai luoghi utopici che sembrano essere fittizi, ma in cui la vita reale esiste. Un uso giocoso del colore e dell'humour anima il lavoro, così come il suo forte coinvolgimento in collaborazioni creative. Attualmente il suo lavoro si concentra su come la nostra interpretazione del luogo e le esperienze sono mediate da altri.”
Tao Sule-Dufour (Rome Prize-Holder in Architecture, ottobre-dicembre 2012), architetto, si è laureato alla Cooper Union, New Yprk, e conseguito il dottorato in architettura presso l'Università di Cambridge. Ha lavorato presso Eric Parry Architects di Londra. Nel suo PhD ha indagato la fenomenologia di Edmund Husserl, al fine di articolare una filosofia dell'architettura e la sua importanza per la pratica tradizionale etnografica. È interessato agli incroci tra architettura, filosofia e antropologia sociale. Il suo progetto per il Rome Prize è un'appropriazione creativa di opere scelte di G.B. Piranesi, la cui prima fase si intitola Columnophagy (Column-eating) and the Dissolution of the Wall in Piranesi's Campo Marzio: The Case of Plate XIV and the Church of S. Nicola in Carcere.
Reshma Narain
Fine Arts Intern
finearts@bsrome.it
The British School at Rome
via A. Gramsci 61
00197 Roma
tel. +39 06 32649386
fax +39 06 3221201
http://www.bsr.ac.uk
Tom Brigden, Amir Chasson, Anne-Marie Creamer, Michèle Di Menna,
Katy Kirbach, Michael Needham, Candida Powell-Williams, Tao Sule-DuFour
Inaugurazione: venerdì 14 dicembre 2012, ore 18.30-21.30
lunedì-sabato, ore 16.30-19.00, fino a sabato 22 dicembre
The British School at Rome
Via Gramsci 61, 00197 Roma
www.bsr.ac.uk
‘I Have Lived’ è la prima mostra per il 2012-13 del programma Fine Arts dell’Accademia Britannica, diretto da Jacopo Benci. La mostra, sostenuta in parte da Edwin Abbey Trust, Australia Council for the Arts, Derek Hill Foundation, Linbury Trust, Nicholas Berwin Charitable Trust, Giles Worsley Fund/RIBA, presenta nuove opere dei residenti attuali, gli architetti Thomas Brigden e Tao Sule-DuFour e gli artisti Amir Chasson, Anne-Marie Creamer, Michèle Di Menna, Katy Kirbach, Michael Needham, Candida Powell-Williams. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare Reshma Narain, Fine Arts Intern, finearts@bsrome.it
Tom Brigden (Giles Worsley Travel Fellow, ottobre-dicembre 2012) è un architetto specializzato nel riuso creativo di edifici storici. Vive e lavora a York. Nell’ambito del suo dottorato finanziato dall’AHRC presso le università di Cardiff e Newcastle, intitolato A Strategic View: The Origins, Uses and Abuses of the Protected Vista, Tom ha esplorato la struttura visiva delle città, e, in particolare lo sviluppo storico delle politiche di pianificazione contemporanee ideate per proteggere dallo sviluppo specifici paesaggi urbani. Il lavoro di Tom esplora temi quali autenticità, identità, nostalgia, lo sguardo, e il pittoresco come si traducono nei nostri ambienti visivi, e integra i processi di progettazione e disegno nei suoi scritti di ricerca. Suoi disegni sono stati presentati presso il Royal Institute of British Architects, Londra (2009-2010), nell’Architect’s Journal (2009, 2010), e sono stati oggetto di un articolo del professor Adam Sharr, dal titolo “Selective Memory: Contesting Architecture and Urbanism at Potsdam’s Stadtschloss and Alter Markt” nella rivista German Life and Letters (2010).
Amir Chasson (Abbey Fellow in Painting, ottobre-dicembre 2012) vive e lavora a Londra. Ha conseguito un MA in Design presso la Middlesex University (2007) e un MFA in Fine Art presso il Goldsmiths College (2010). Il suo lavoro è stato selezionato due volte per Bloomberg New Contemporaries (2009 e 2010), e preselezionato per il Jerwood Drawing Prize (2009) e per la Jerwood Painting Fellowship (2011). Lavoro di Amir sarà incluso nella mostra Painters’ Painters, che aprirà tra breve alla Saatchi Gallery di Londra. Le sue mostre recenti includono Manmadegod, ArtEco, Londra; MINITS 4, Peckham Artist Moving Image Festival, Londra e My French Nurse’s Dream, personale alla Galleria Outpost, Norwich (2012).
"Gli uomini nei dipinti di Amir Chasson hanno volti familiari. Non è il fastidioso “dove li ho visti?” che si ricava dal fuggevole incontro con un personaggio televisivo minore (anche se i suoi soggetti precedenti includevano astronauti, nazisti e battitori di aste d’arte). Piuttosto, è che di solito il suo cast di uomini di mezz’età con pochi capelli, cravatte di cattivo gusto o fruste magliette polo sono l'epitome del Signor Normale – gente così ordinaria che è impossibile definirla socialmente. Raffigurati con lineamenti sghembi e gonfi, nasi ingrossati, occhi un po’ sbilenchi, questi ‘everymen’ sono messi a contrasto con dipinti che suggeriscono dati, che rappresentano grafici a torta o diagrammi topografici. Qui si tratta di pesi rotondi verdi messi uno sull’altro come siepi ambiziosamente potate. Originariamente formatosi come designer, Chasson è affascinato dal modo in cui grafici astratti vengono utilizzati per rappresentare la società. Gli individui evocati dai suoi ritratti sfuggono a ogni facile classificazione.” (The Guardian, agosto 2012)
Il lavoro di Anne-Marie Creamer (Derek Hill Foundation Scholar, ottobre-dicembre 2012) si è spesso incentrato sull’esistenza di artefatti o incontri casuali, come le 200 lettere che l’esule transilvano Mikes Kelemen scrisse a una sua fittizia zia nel XVIII secolo, o l’incontro con un gruppo di piccoli danzatori Székely in Romania. La sua pratica artistica, che comprende video, disegni e dipinti, ha un approccio esplorativo e sperimentale alla narrativa e al racconto, spesso con storie contenute entro altre storie, che formano una più ampia struttura a mise-en-abyme.
Il Sogn og Fjordane Kunstmuseum, Norvegia, ha recentemente commissionato a Anne-Marie Creamer di sviluppare con Lars Sture e Kjetil Berge una meta-quotidiano che ha avuto due edizioni ed è stato distribuito in 55000 abitazioni. Ha inoltre partecipato a mostre al Kunstvereniging Diepenheim, Paesi Bassi; John Soane Museum, Londra; Voorkamer, Belgio; Alma Enterprises, Londra; Apex Arts Gallery, New York; Palm Springs Art Museum; Galerie der Künstler, Monaco di Baviera, e altri spazi a Praga, Derby, Dublino, Norwich e Romania. Fra le pubblicazioni che trattano il suo lavoro, The Drawing Book, a cura di Tania Kovats (Black Dog Publishing, 2006). Ha studiato presso la Middlesex University e il Royal College of Art. Vive a Londra, dove è docente presso la University of the Arts.
Michèle Di Menna (Rome Fellow in Contemporary Art, ottobre-dicembre 2012) vive e lavora a Berlino e Nanaimo, Canada. Fra le sue mostre personali recenti: 2012, Ooze Generator, Galerie Kamm, Berlino; 2010, Fusion, Pro Choice, Vienna; The Shape of Things to Come, Art Statement con la Galerie Kamm, Art Basel. Performances recenti: 2012, Made in Germany 2, Kestnergesellschaft, Hannover; 2011, For 10 minutes a few deep moments, Badischer Kunstverein, Karlsruhe. Fra le mostre collettive recenti: 2012, Soundworks, Institute of Contemporary Arts, Londra; 2011, based in Berlin, Atelierhaus Monbijoupark, Berlino; 2010, Bilder in Bewegung – Künstler & Video/Film 1958-2010, Museum Ludwig, Colonia; Ginger Goodwin Way, Or Gallery, Vancouver.
Katy Kirbach (Abbey Scholar in Painting, ottobre 2012-giugno 2013) vive e lavora a Londra. Mostre recenti includono Abstract Critical Newcomers Award, Londra, 2012; Night Shift, Simon Oldfield Gallery, Londra, 2011; Royal Academy Schools Show, Londra, 2011; Got the Blues for Red, Christian Larsen Gallery, Stoccolma, 2010.
I dipinti di Katy Kirbach fanno uso di processi quali ripetizione, gesto, copertura, taglio, sfregamento, spruzzo, sbianca. I suoi dipinti spesso iniziano con colori acidi, aggressivi, ma questi funzionano come fondo, e vengono coperti via via che l’opera si sviluppa. I lavori più recenti sono di modesta dimensione, e funzionano come singole proposizioni. Potrebbero richiamarsi l’un l’altro, venendo iniziati con gli stessi colori o segni. Potrebbero provocarsi e anche confutarsi a vicenda, creando uno spazio di discussione tra, e insieme entro, le opere.
Michael Needham (Australia Council Resident Artist, ottobre-dicembre 2012) è un artista che vive a Melbourne, dove è Lecturer in Fine Art. La sua attività comprende principalmente installazioni scultoree, disegno e interventi architettonici. Il lavoro di Needham esplora le altre cose, il mito, fede e malinconia residua nella psiche contemporanea. Mostre recenti hanno sondato un rapporto tra rappresentazione e la morte attraverso una esplorazione visiva e spaziale del corpo-spazio e la traccia.
Gruppo di recente e mostre personali includono Between the Object and the Shadow, Daine Singer, Melbourne; Long Shadowed Land, La Trobe University VAC, Bendigo, Australia; Visual Horizon, AIRY Gallery, Yamanashi, Japan (2012); Hidden, Rookwood Cemetery, Sydney; Evidence of Absence, Death Be Kind, Melbourne (2011). Needham ha conseguito il BFA (Hons) nel 2002 presso la Monash University, Melbourne, e il PhD in Fine Art nel 2010, presso l’Australian Catholic University. Michael Needham è rappresentato da Daine Singer, Melbourne.
Candida Powell-Williams (Sainsbury Scholar in Painting and Sculpture, ottobre 2012-settembre 2013) vive e lavora a Londra. Le sue mostre personali includono Glissando, Salisbury Arts Centre, e Sleight, Lewisham Arthouse (parte di una ‘studio residency’ di un anno). Ha curato la maratona performativa multidisciplinare Chain, Londra. Le sue mostre collettive recenti includono I’ll be your Mirror, Blackpool, 2011, The Absurd Hero, Hatch Gallery, Londra, e commissioni pubbliche per il Canary Wharf’s Architecture Festival e l’Università di York. Candida lavora anche come scenografa, il suo lavoro più recente è Goldilocks, Little Angel Theatre, Islington, Londra, e Curious, Tam Tam Theatre, Londra. Insegna disegno e scultura a Hampstead, Londra.
“Candida Powell-Williams affronta il nostro senso collettivo della realtà attraverso sculture simili a oggetti di scena, scenari assurdi e la messa in questione del fare oggetti. Sempre alla ricerca di un senso veritiero, e allo stesso tempo sovvertendolo, il suo lavoro è radicato in una tradizione non-verbale, ma gioca contemporaneamente con forme teatrali di comunicazione e l'uso della creazione di miti come strumento filosofico. L'artista è affascinata dai luoghi utopici che sembrano essere fittizi, ma in cui la vita reale esiste. Un uso giocoso del colore e dell'humour anima il lavoro, così come il suo forte coinvolgimento in collaborazioni creative. Attualmente il suo lavoro si concentra su come la nostra interpretazione del luogo e le esperienze sono mediate da altri.”
Tao Sule-Dufour (Rome Prize-Holder in Architecture, ottobre-dicembre 2012), architetto, si è laureato alla Cooper Union, New Yprk, e conseguito il dottorato in architettura presso l'Università di Cambridge. Ha lavorato presso Eric Parry Architects di Londra. Nel suo PhD ha indagato la fenomenologia di Edmund Husserl, al fine di articolare una filosofia dell'architettura e la sua importanza per la pratica tradizionale etnografica. È interessato agli incroci tra architettura, filosofia e antropologia sociale. Il suo progetto per il Rome Prize è un'appropriazione creativa di opere scelte di G.B. Piranesi, la cui prima fase si intitola Columnophagy (Column-eating) and the Dissolution of the Wall in Piranesi's Campo Marzio: The Case of Plate XIV and the Church of S. Nicola in Carcere.
Reshma Narain
Fine Arts Intern
finearts@bsrome.it
The British School at Rome
via A. Gramsci 61
00197 Roma
tel. +39 06 32649386
fax +39 06 3221201
http://www.bsr.ac.uk
14
dicembre 2012
“I Have Lived”
Dal 14 al 22 dicembre 2012
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato, ore 16.30-19.00
Vernissage
14 Dicembre 2012, h 18.30
Autore