Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Enza Cantelli / Luigi Galofaro – MATERIA E PSICHE. CONTRAPPUNTI DI LUCE
doppia personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Materia e Psiche
Nella Ionia nel VI sec. a.C. iniziò quella serie di ricerche scientifiche che, per la prima volta nel Mondo Antico, sono rivolte ad un sapere per lo spirito. I filosofi ioni ricercavano l’archè, il principio di tutto, nella materia, cioè in ciò di cui le cose sono fatte. Talete riteneva che tale principio fosse da individuare nell'acqua. Anassimandro nell'infinito, apeiron, Anassimene nell'aria. Per gli Ioni la materia era animata ed aveva una propria attività psichica: non vi era nella loro concezione la dualità e la contrapposizione tra materia e spirito che caratterizzerà le epoche successive. Nelle opere di Luigi Galofaro e di Enza Cantelli è protagonista la materia animata tanto da una propria attività psichica tanto dalla psiche dell’artista. Sono molti e misteriosi i fattori che precedono la creazione artistica. L’anima, la psiche dell’artista, riesce a scoprire e a evidenziare gli archetipi che ciascuno ricerca ma in pochi trovano e in pochissimi sanno esprimere.
CANTELLI
Enza Cantelli è la poetessa che scrive la sua storia interiore mediante il colore. Quello che ne scaturisce è la storia di una donna risolta per mezzo dell’arte che si fa canto dei moti del cuore, in cui approdano idee, pensieri, sentimenti, sogni… Cantelli crea così il suo diario di immagini che emergono dal foglio, perché il silenzio bianco della carta grida e fa più paura di mille pennellate di colore. Così la storia resta impressa nella materia della pittura, una materia sensibile, malleabile, piena dell'eco della mano dell'artista. La materia è a tratti densa, a tratti rarefatta e crea sia terse superfici sia apocalittici scenari vulcanici, sia oscure profondità, zone d'ombra e di luce. La luce si aggrega alla materia, la muta e la modifica, dandole vita. Queste differenti intensità cromatiche sono la storia che la pittura racconta, raccogliendo la sensibilità dell’arista che lascia le sue tracce così che la memoria possa conservarne i segni. La materia pittorica è impressionabile, trattiene le sensazioni, gli stati d’animo, le passioni che vi si vogliono abbandonare per l’esigenza di trasmettere una storia, una data, una sensazione, a tratti più o meno forti e decisi, anche quando la luce è solo il barlume in una notte nera, comunque specchio della propria anima.
GALOFARO
Le sculture di Luigi Galofaro sono geometrie situate nello spazio. Galofaro, nella duttilità dei metalli, più che le forme ricerca le superfici che trova nei pieni e nei vuoti. Le lastre, lasciate a specchio o a effetto satinatura o ruggine, obbediscono alla volontà, all’ idea, forgiata dalla mente dell’ artista alla quale fa seguito una grande ed intensa fatica mentale e manuale, data da un lavoro costante e che non ha mai fine. In questa continua ricerca, Galofaro, attingendo alla cultura plastica antica e moderna, pur essendo coerente, non è mai ripetitivo ma sempre innovatore. La luce viene ricercata attraverso l’azione creativa sulla materia atta a farla sgorgare. Il risultato è la diversa variazione che scaturisce dal rapporto fra: Materia (che si disgrega), Luce (che ne scaturisce) e Spazio (che è volume e contenitore). Non a caso i suoi ultimi lavori hanno titolo Dialogo tra la Materia e la Luce. Nelle opere di Galofaro c’è il mondo, l’incognita dell’esistenza, il labirinto della vita, di quella vita che, a forza, irrompe fra mille difficoltà, cerca e trova il suo percorso, fra città, sogni, guerre, luci ed ombre dell’ esistenza… nella disperata ricerca di un Dio intangibile ma inevitabile. E l’uomo - Galofaro attraverso l’arte e la scultura sconta la morte vivendo: un modo difficile, ma vero per cercare di superare la fragilità di fronte alle infinite idee che gli si accavallano nella mente.
Nella Ionia nel VI sec. a.C. iniziò quella serie di ricerche scientifiche che, per la prima volta nel Mondo Antico, sono rivolte ad un sapere per lo spirito. I filosofi ioni ricercavano l’archè, il principio di tutto, nella materia, cioè in ciò di cui le cose sono fatte. Talete riteneva che tale principio fosse da individuare nell'acqua. Anassimandro nell'infinito, apeiron, Anassimene nell'aria. Per gli Ioni la materia era animata ed aveva una propria attività psichica: non vi era nella loro concezione la dualità e la contrapposizione tra materia e spirito che caratterizzerà le epoche successive. Nelle opere di Luigi Galofaro e di Enza Cantelli è protagonista la materia animata tanto da una propria attività psichica tanto dalla psiche dell’artista. Sono molti e misteriosi i fattori che precedono la creazione artistica. L’anima, la psiche dell’artista, riesce a scoprire e a evidenziare gli archetipi che ciascuno ricerca ma in pochi trovano e in pochissimi sanno esprimere.
CANTELLI
Enza Cantelli è la poetessa che scrive la sua storia interiore mediante il colore. Quello che ne scaturisce è la storia di una donna risolta per mezzo dell’arte che si fa canto dei moti del cuore, in cui approdano idee, pensieri, sentimenti, sogni… Cantelli crea così il suo diario di immagini che emergono dal foglio, perché il silenzio bianco della carta grida e fa più paura di mille pennellate di colore. Così la storia resta impressa nella materia della pittura, una materia sensibile, malleabile, piena dell'eco della mano dell'artista. La materia è a tratti densa, a tratti rarefatta e crea sia terse superfici sia apocalittici scenari vulcanici, sia oscure profondità, zone d'ombra e di luce. La luce si aggrega alla materia, la muta e la modifica, dandole vita. Queste differenti intensità cromatiche sono la storia che la pittura racconta, raccogliendo la sensibilità dell’arista che lascia le sue tracce così che la memoria possa conservarne i segni. La materia pittorica è impressionabile, trattiene le sensazioni, gli stati d’animo, le passioni che vi si vogliono abbandonare per l’esigenza di trasmettere una storia, una data, una sensazione, a tratti più o meno forti e decisi, anche quando la luce è solo il barlume in una notte nera, comunque specchio della propria anima.
GALOFARO
Le sculture di Luigi Galofaro sono geometrie situate nello spazio. Galofaro, nella duttilità dei metalli, più che le forme ricerca le superfici che trova nei pieni e nei vuoti. Le lastre, lasciate a specchio o a effetto satinatura o ruggine, obbediscono alla volontà, all’ idea, forgiata dalla mente dell’ artista alla quale fa seguito una grande ed intensa fatica mentale e manuale, data da un lavoro costante e che non ha mai fine. In questa continua ricerca, Galofaro, attingendo alla cultura plastica antica e moderna, pur essendo coerente, non è mai ripetitivo ma sempre innovatore. La luce viene ricercata attraverso l’azione creativa sulla materia atta a farla sgorgare. Il risultato è la diversa variazione che scaturisce dal rapporto fra: Materia (che si disgrega), Luce (che ne scaturisce) e Spazio (che è volume e contenitore). Non a caso i suoi ultimi lavori hanno titolo Dialogo tra la Materia e la Luce. Nelle opere di Galofaro c’è il mondo, l’incognita dell’esistenza, il labirinto della vita, di quella vita che, a forza, irrompe fra mille difficoltà, cerca e trova il suo percorso, fra città, sogni, guerre, luci ed ombre dell’ esistenza… nella disperata ricerca di un Dio intangibile ma inevitabile. E l’uomo - Galofaro attraverso l’arte e la scultura sconta la morte vivendo: un modo difficile, ma vero per cercare di superare la fragilità di fronte alle infinite idee che gli si accavallano nella mente.
12
dicembre 2012
Enza Cantelli / Luigi Galofaro – MATERIA E PSICHE. CONTRAPPUNTI DI LUCE
Dal 12 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
SPAZIO 12
Comiso, Via E. Calogero, 12, (Ragusa)
Comiso, Via E. Calogero, 12, (Ragusa)
Orario di apertura
DALLE 18.00 ALLE 00.00
Vernissage
12 Dicembre 2012, h 19
Autore