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Alfonso de Siena – Pittore sognante
Inaugura giovedì 6 dicembre 2012, alle ore 19.00, allo Spazio Nea di Napoli (via Costantinopoli 53) Pittore sognante, la personale di Alfonso de Siena, a cura di Pasquale Lettieri. Anche questa volta al centro dell’esperienza espositiva e di ricerca, la galleria del centro storico partenopeo propone un nome raro e irregolare.
Sia alla nascita (1941) che alla scomparsa (1987) De Siena è a Marigliano (Napoli). Nella sua pittura sogni, giardini, libertà, tracce, mezze figure, teste, cavalli per volteggi, corpi.
Comunicato stampa
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Inaugura giovedì 6 dicembre 2012, alle ore 19.00, allo Spazio Nea di Napoli (via Costantinopoli 53) Pittore sognante, la personale di Alfonso de Siena, a cura di Pasquale Lettieri. Anche questa volta al centro dell'esperienza espositiva e di ricerca, la galleria del centro storico partenopeo propone un nome raro e irregolare.
Sia alla nascita (1941) che alla scomparsa (1987) De Siena è a Marigliano (Napoli). Nella sua pittura sogni, giardini, libertà, tracce, mezze figure, teste, cavalli per volteggi, corpi. Ma soprattutto lezioni di pittura e tendenze celestiali. Resta, nel suo mondo poetico, una velatura della sua visione delle cose, una interpretazione del rinnovo del linguaggio pittorico, tutta impregnata di serietà e disciplina, che a lui stavano tanto a cuore, tanto da non lasciarlo respirare, nel suo inseguimento, quadro dopo quadro, caffè dopo caffè, in un romanzo d’immagini, dal finale aperto, senza moralismi, come si addice ad un espressionismo, che si guarda dentro, prima di guardare fuori, che rispecchia se stesso prima di fulminare gli altri.
“Non è semplice –sottolinea Francesco de Siena- riprendere le fila di un discorso lasciato interrotto venticinque anni fa. Si corre il rischio di dimenticarne le parole. E allora queste devono più di ogni altra cosa gettare il seme semantico, rintracciare un filo che altrimenti sarebbe andato perduto”.
L’opus di De Siena ci appare ancora oggi in tutta la sua freschezza come una grande “lezione di pittura”, non tanto per il valore pedagogico dell’espressione, che tuttavia pure è importante, ma per il suo preciso e deciso rifiuto verso un discorso, una “parola” altra (filosofica o poetica) che non sia quella della pittura. Lo Spazio Nea continua a offrire una panoramica sul lavoro dei maestri campani che hanno lasciato importanti contributi ai linguaggi artistici dell'ultimo secolo. «Artisti che – come sottolinea il gallerista Luigi Solito – presentano traiettorie espressive interessantissime, ma che purtroppo sono stati emarginati dal sistema dell’arte partenopeo». E in questo percorso spicca ovviamente la bella lezione di pittura di De Siena, una lezione, senza dubbio, tutta scoperta, ma tutta da scoprire. E non importa se l'artista tendeva a sfuggire alle cronache, alle grida troppo teatrali e senza emozione dei gazzettieri di turno e del sistema. La sua forza, appare intatta, ancora oggi, così come la sua verità, senza voltarsi mai indietro, con un presente lucido, consapevole della storia, mai incatenato ad essa, guardando avanti, senza pensare di potere svolgere tutte le parti della commedia del mondo, ma stando bene attento ad interpretare, la sua, fino in fondo.
Sia alla nascita (1941) che alla scomparsa (1987) De Siena è a Marigliano (Napoli). Nella sua pittura sogni, giardini, libertà, tracce, mezze figure, teste, cavalli per volteggi, corpi. Ma soprattutto lezioni di pittura e tendenze celestiali. Resta, nel suo mondo poetico, una velatura della sua visione delle cose, una interpretazione del rinnovo del linguaggio pittorico, tutta impregnata di serietà e disciplina, che a lui stavano tanto a cuore, tanto da non lasciarlo respirare, nel suo inseguimento, quadro dopo quadro, caffè dopo caffè, in un romanzo d’immagini, dal finale aperto, senza moralismi, come si addice ad un espressionismo, che si guarda dentro, prima di guardare fuori, che rispecchia se stesso prima di fulminare gli altri.
“Non è semplice –sottolinea Francesco de Siena- riprendere le fila di un discorso lasciato interrotto venticinque anni fa. Si corre il rischio di dimenticarne le parole. E allora queste devono più di ogni altra cosa gettare il seme semantico, rintracciare un filo che altrimenti sarebbe andato perduto”.
L’opus di De Siena ci appare ancora oggi in tutta la sua freschezza come una grande “lezione di pittura”, non tanto per il valore pedagogico dell’espressione, che tuttavia pure è importante, ma per il suo preciso e deciso rifiuto verso un discorso, una “parola” altra (filosofica o poetica) che non sia quella della pittura. Lo Spazio Nea continua a offrire una panoramica sul lavoro dei maestri campani che hanno lasciato importanti contributi ai linguaggi artistici dell'ultimo secolo. «Artisti che – come sottolinea il gallerista Luigi Solito – presentano traiettorie espressive interessantissime, ma che purtroppo sono stati emarginati dal sistema dell’arte partenopeo». E in questo percorso spicca ovviamente la bella lezione di pittura di De Siena, una lezione, senza dubbio, tutta scoperta, ma tutta da scoprire. E non importa se l'artista tendeva a sfuggire alle cronache, alle grida troppo teatrali e senza emozione dei gazzettieri di turno e del sistema. La sua forza, appare intatta, ancora oggi, così come la sua verità, senza voltarsi mai indietro, con un presente lucido, consapevole della storia, mai incatenato ad essa, guardando avanti, senza pensare di potere svolgere tutte le parti della commedia del mondo, ma stando bene attento ad interpretare, la sua, fino in fondo.
06
dicembre 2012
Alfonso de Siena – Pittore sognante
Dal 06 dicembre 2012 all'otto gennaio 2013
arte contemporanea
Location
NEA ART GALLERY
Napoli, Via Santa Maria Di Costantinopoli, 53, (Napoli)
Napoli, Via Santa Maria Di Costantinopoli, 53, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni, dalle 10.00
Vernissage
6 Dicembre 2012, h 19
Autore
Curatore