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Claudia Virginia Vitari – Le Città Invisibili
La Raffaella De Chirico Galleria d’Arte è lieta di presentare Le Città Invisibili, mostra personale di Claudia Virginia Vitari, giovane artista formatasi in Germania e avente numerose esposizioni europee all’attivo.
Comunicato stampa
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Le città invisibili, è un’opera incentrata sull’indagine del rapporto tra uomo e società, tra istituzioni totalitarie e le storie individuali e nascoste che le abitano.
Il progetto nasce e si sviluppa attraverso la collaborazione tra Claudia Vitari e radio Nikosia, emittente radiofonica spagnola gestita da persone con diagnosi di malattie mentali, quelle persone propriamente invisibili alla società e alla “normale” quotidianità.
L’artista e i protagonisti oggetto e soggetto dell’opera parlano e si raccontano, comunicano dialogando attraverso volti e ritratti in una dimensione sospesa, quasi onirica all’apparenza ma reale perché costruita sulle testimonianze e il privato sentire degli individui serigrafati e narrati sui supporti in vetro e resina.
Claudia Vitari costruisce una città utilizzando l’immateriale. Invita lo spettatore ad addentrarsi in vie e strade fatte di parole, letteratura, sogni in divenire e speranze deluse, sconfinate e vitali libertà interiori intrappolate nel pregiudizio.
Il mezzo artistico assurge così alla più nobile delle sue funzioni dando sfogo e possibilità d’essere alle verità taciute, alla profondità d’animo e pensiero dei relegati ai margini di una realtà impegnata a vivere in superficie, nel rumore di un mondo spesso cieco e arido.
Così, da un massiccio cubo di ferro e vetro, emerge la parola. La voce muta conquista l’espressione scritta e visiva. I volti vengono a galla dalla trasparenza fluida in divenire, rivendicando la propria individualità costretta nelle rigide strutture della catalogazione. Invitano lo spettatore a specchiare il proprio viso in quello di chi, a fatica, alza lo sgurdo raramente.
La città di Caludia Vitari è un luogo di tacita vicinanza e reciproca accettazione tra chi osserva per la prima volta e chi mai viene guardato, notato, considerato o accolto.
È lo spazio in cui normalità e diversità si incontrano, finalmente consce dell’uguaglianza che le accomuna in un’unica entità.
L’opera Le Città invisibili è stata presentata per la prima volta al Museo di Scienze Naturali di Torino (Febbraio - Marzo 2012) per poi giungere a Barcellona.
Il progetto è stato supportato da diversi enti: hanno partecipato alla sua sponsorizzazione la Regione Piemonte, il Derix Glas Studios della città di Taunusstein (Germania), mentre l’esposizione a Berlino è stata patrocinata dall’Istituto di Cultura Italiano.
Al catalogo delle Città Invisibili, hanno collaborato l’antropologo Martin Correa, gli psicologi Màrcio Mariath Belloc e Karol Veiga Cabral e le curatrici italiane Maria Cristina Strati ed Elisa Teodoro.
Il progetto ha unito diversi approcci e visioni socio-psicologiche legando culture lontane - Torino, Barcellona e Berlino – sotto un’unica forma.
Il progetto nasce e si sviluppa attraverso la collaborazione tra Claudia Vitari e radio Nikosia, emittente radiofonica spagnola gestita da persone con diagnosi di malattie mentali, quelle persone propriamente invisibili alla società e alla “normale” quotidianità.
L’artista e i protagonisti oggetto e soggetto dell’opera parlano e si raccontano, comunicano dialogando attraverso volti e ritratti in una dimensione sospesa, quasi onirica all’apparenza ma reale perché costruita sulle testimonianze e il privato sentire degli individui serigrafati e narrati sui supporti in vetro e resina.
Claudia Vitari costruisce una città utilizzando l’immateriale. Invita lo spettatore ad addentrarsi in vie e strade fatte di parole, letteratura, sogni in divenire e speranze deluse, sconfinate e vitali libertà interiori intrappolate nel pregiudizio.
Il mezzo artistico assurge così alla più nobile delle sue funzioni dando sfogo e possibilità d’essere alle verità taciute, alla profondità d’animo e pensiero dei relegati ai margini di una realtà impegnata a vivere in superficie, nel rumore di un mondo spesso cieco e arido.
Così, da un massiccio cubo di ferro e vetro, emerge la parola. La voce muta conquista l’espressione scritta e visiva. I volti vengono a galla dalla trasparenza fluida in divenire, rivendicando la propria individualità costretta nelle rigide strutture della catalogazione. Invitano lo spettatore a specchiare il proprio viso in quello di chi, a fatica, alza lo sgurdo raramente.
La città di Caludia Vitari è un luogo di tacita vicinanza e reciproca accettazione tra chi osserva per la prima volta e chi mai viene guardato, notato, considerato o accolto.
È lo spazio in cui normalità e diversità si incontrano, finalmente consce dell’uguaglianza che le accomuna in un’unica entità.
L’opera Le Città invisibili è stata presentata per la prima volta al Museo di Scienze Naturali di Torino (Febbraio - Marzo 2012) per poi giungere a Barcellona.
Il progetto è stato supportato da diversi enti: hanno partecipato alla sua sponsorizzazione la Regione Piemonte, il Derix Glas Studios della città di Taunusstein (Germania), mentre l’esposizione a Berlino è stata patrocinata dall’Istituto di Cultura Italiano.
Al catalogo delle Città Invisibili, hanno collaborato l’antropologo Martin Correa, gli psicologi Màrcio Mariath Belloc e Karol Veiga Cabral e le curatrici italiane Maria Cristina Strati ed Elisa Teodoro.
Il progetto ha unito diversi approcci e visioni socio-psicologiche legando culture lontane - Torino, Barcellona e Berlino – sotto un’unica forma.
29
novembre 2012
Claudia Virginia Vitari – Le Città Invisibili
Dal 29 novembre 2012 al 30 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
RAFFAELLA DE CHIRICO GALLERIA D’ARTE
Torino, Via Della Rocca, 19, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 19, (Torino)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 10-12.30 e 15.30-19.30.
Lunedì chiuso e Domenica su appuntamento.
Vernissage
29 Novembre 2012, h 18.00
Autore
Curatore