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MAD Lillabox: Elenora D’Erme Art exhibition
L’arte contemporanea torna a tingersi di rosa con la rassegna d’arte dedicata ad artiste emergenti MAD Lillabox.La personale di pittura digitale di Eleonora D’Erme vuole riscattare l’universo femminile da diversi clichès con cui per diverso – troppo tempo – è stato identificato.
Comunicato stampa
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L’arte contemporanea torna a tingersi di rosa con la rassegna d’arte dedicata ad artiste emergenti MAD Lillabox, curata da Fabio D’Achille e Laura Cianfarani. Venerdì 23 novembre alle ore 18,30 presso il Jolly Bar sarà inaugurata la personale di pittura digitale di Eleonora D’Erme, che consta di 9 lavori aventi come protagonista l’universo femminile riscattato da diversi clichès con cui per diverso – troppo tempo – è stato identificato.
Eleonora studia all’Istituto d’Arte di Priverno (LT) e nel 1995 si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo una formazione quasi autodidatta tra video, animazione e web design, lavora dal 1998 come digital graphic designer, prima a Latina e poi a Roma, ricoprendo il ruolo professionale di art director nei gruppi creativi delle agenzie pubblicitarie emergenti. Si occupa di progetti di advertising, grafica web ed e-learnig per importanti brand nazionali ed internazionali. L’ambiente stimolante della capitale e la cultura del web la portano ad approfondire il disegno digitale e a riportare le sue idee dalla carta al suo schermo di lavoro. Comincia nel 2007 la sua attività alternativa d’illustratrice digitale, chiamata da lei “ancora di salvataggio”. Viaggiando nel web con lo pseudonimo di ELELAND, ha modo di confrontarsi con le diverse realtà internazionali di design e illustrazione. Non le piace definirsi artista, non ama prendersi troppo sul serio. La sua è una sperimentazione di stile mediata da un’estetica maniacale e spedita in un ambito commerciale. Si diverte a brandizzare i suoi lavori e trasformarli in oggetti.
Durante il vernissage ci sarà l’intervento critico della giovane storica e critica del’arte Marilena Di Prospero, che così interpreta la poetica artistica della D’Erme:
“Il mondo artistico di Eleonora D’Erme è popolato da una folta varietà di personaggi femminili rappresentati sotto molteplici aspetti. Le donne di Eleonora provengono dall’immaginario dei cartoni animati giapponesi e si plasmano in un’accattivante bellezza e provocante sensualità. Questa esposizione, che fa conoscere solo alcune delle tante creature nate dalla fantasia della D’Erme, si può suddividere in tre gruppi di donne: le ingannate, le circensi e le ingannatrici, esposte in un ordine cronologico che rivela l’evoluzione stilistica dell’artista che rende le sue creazioni sempre più plastiche e reali. Nel gruppo delle ingannate rientra la serie di opere intitolata Red Bam (inganno rosso); fanno parte di questa serie le interpreti di alcune delle più celebri fiabe europee: Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Scarpette Rosse, che nelle loro vicende cadono nelle trappole delle circostanze. Le donne circensi (Circus Dream) sono colte in due diversi momenti del loro lavoro, quello della preparazione e quello dell’esibizione. Infine al gruppo delle ingannatrici appartiene la serie di opere dal titolo Cameo Portrait, dove le protagoniste hanno un aspetto poco rassicurante e uno sguardo malvagio che esprime delle probabili cattive intenzioni e attira lo spettatore a cadere nelle loro oscure tentazioni. La donna quindi si rivela la protagonista assoluta dell’universo creativo della D’Erme, una donna vista dall’artista come vittima di un’identità negata, spesso interprete di ruoli che non le appartengono. Imprigionata in un’immagine non autentica, assume un aspetto negativo che nel mondo immaginativo di Eleonora può e trova il suo riscatto”.
Eleonora studia all’Istituto d’Arte di Priverno (LT) e nel 1995 si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo una formazione quasi autodidatta tra video, animazione e web design, lavora dal 1998 come digital graphic designer, prima a Latina e poi a Roma, ricoprendo il ruolo professionale di art director nei gruppi creativi delle agenzie pubblicitarie emergenti. Si occupa di progetti di advertising, grafica web ed e-learnig per importanti brand nazionali ed internazionali. L’ambiente stimolante della capitale e la cultura del web la portano ad approfondire il disegno digitale e a riportare le sue idee dalla carta al suo schermo di lavoro. Comincia nel 2007 la sua attività alternativa d’illustratrice digitale, chiamata da lei “ancora di salvataggio”. Viaggiando nel web con lo pseudonimo di ELELAND, ha modo di confrontarsi con le diverse realtà internazionali di design e illustrazione. Non le piace definirsi artista, non ama prendersi troppo sul serio. La sua è una sperimentazione di stile mediata da un’estetica maniacale e spedita in un ambito commerciale. Si diverte a brandizzare i suoi lavori e trasformarli in oggetti.
Durante il vernissage ci sarà l’intervento critico della giovane storica e critica del’arte Marilena Di Prospero, che così interpreta la poetica artistica della D’Erme:
“Il mondo artistico di Eleonora D’Erme è popolato da una folta varietà di personaggi femminili rappresentati sotto molteplici aspetti. Le donne di Eleonora provengono dall’immaginario dei cartoni animati giapponesi e si plasmano in un’accattivante bellezza e provocante sensualità. Questa esposizione, che fa conoscere solo alcune delle tante creature nate dalla fantasia della D’Erme, si può suddividere in tre gruppi di donne: le ingannate, le circensi e le ingannatrici, esposte in un ordine cronologico che rivela l’evoluzione stilistica dell’artista che rende le sue creazioni sempre più plastiche e reali. Nel gruppo delle ingannate rientra la serie di opere intitolata Red Bam (inganno rosso); fanno parte di questa serie le interpreti di alcune delle più celebri fiabe europee: Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Scarpette Rosse, che nelle loro vicende cadono nelle trappole delle circostanze. Le donne circensi (Circus Dream) sono colte in due diversi momenti del loro lavoro, quello della preparazione e quello dell’esibizione. Infine al gruppo delle ingannatrici appartiene la serie di opere dal titolo Cameo Portrait, dove le protagoniste hanno un aspetto poco rassicurante e uno sguardo malvagio che esprime delle probabili cattive intenzioni e attira lo spettatore a cadere nelle loro oscure tentazioni. La donna quindi si rivela la protagonista assoluta dell’universo creativo della D’Erme, una donna vista dall’artista come vittima di un’identità negata, spesso interprete di ruoli che non le appartengono. Imprigionata in un’immagine non autentica, assume un aspetto negativo che nel mondo immaginativo di Eleonora può e trova il suo riscatto”.
23
novembre 2012
MAD Lillabox: Elenora D’Erme Art exhibition
Dal 23 novembre al 13 dicembre 2012
arte contemporanea
Location
JOLLY BAR
Latina, Piazza Della Libertà, (Latina)
Latina, Piazza Della Libertà, (Latina)
Orario di apertura
Tutti i giorni tranne la domenica mattina dalle 9,00 alle 23,00
Vernissage
23 Novembre 2012, Ore 18,30
Autore
Curatore