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50s through 70s
Recenti dipinti di tre pittori figurativi che vivono e lavorano a Firenze, in una collettiva curata da Gianni Costa.
Comunicato stampa
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La mostra ha per protagonisti tre pittori nati in tre decadi diverse ('50, '60, '70), ma accomunati dalla città in cui si sono formati artisticamente e dove attualmente vivono e lavorano (Firenze), oltre che dallo sviluppo delle rispettive ricerche nell'ambito della figurazione contemporanea.
Gli oli di Simone Bortolotti (Firenze, 1963) raffigurano, con cromatismi delicati e tonali, paesaggi e vedute che hanno in sé qualcosa di romantico e, ad un tempo, misterioso. L'artista crea scenari immobili e silenziosi, rielaborando in chiave personale certi spunti della pittura metafisica.
Giorgio Distefano (Ragusa, 1972) propone un ciclo di tecniche miste, nelle quali delinea scene ispirate al romanzo 'Horcynus Orca' di Stefano D'Arrigo. I suggerimenti offerti dalla geometria, nascosta o rivelata, si combinano con un'accurata indagine sugli effetti della luce, sia nei paesaggi che nelle figure, a testimonianza di un percorso stilistico aperto a stimolanti contaminazioni.
Andrea Mancini (Firenze, 1958) dipinge ammassi di materiali di ogni genere - cartoni, metalli, copertoni, legname, plastica - che si ergono come icone di un mondo in rovina, ma anche in perenne trasformazione. Nella composizione dei suoi dipinti ad olio, l'artista evidenzia come questi tortuosi cumuli materici possiedano una sorta di struttura logica, inspiegabile e suggestiva.
Gli oli di Simone Bortolotti (Firenze, 1963) raffigurano, con cromatismi delicati e tonali, paesaggi e vedute che hanno in sé qualcosa di romantico e, ad un tempo, misterioso. L'artista crea scenari immobili e silenziosi, rielaborando in chiave personale certi spunti della pittura metafisica.
Giorgio Distefano (Ragusa, 1972) propone un ciclo di tecniche miste, nelle quali delinea scene ispirate al romanzo 'Horcynus Orca' di Stefano D'Arrigo. I suggerimenti offerti dalla geometria, nascosta o rivelata, si combinano con un'accurata indagine sugli effetti della luce, sia nei paesaggi che nelle figure, a testimonianza di un percorso stilistico aperto a stimolanti contaminazioni.
Andrea Mancini (Firenze, 1958) dipinge ammassi di materiali di ogni genere - cartoni, metalli, copertoni, legname, plastica - che si ergono come icone di un mondo in rovina, ma anche in perenne trasformazione. Nella composizione dei suoi dipinti ad olio, l'artista evidenzia come questi tortuosi cumuli materici possiedano una sorta di struttura logica, inspiegabile e suggestiva.
01
dicembre 2012
50s through 70s
Dal primo al 30 dicembre 2012
arte contemporanea
Location
MERCURIO ARTE CONTEMPORANEA
Viareggio, Corso Giuseppe Garibaldi, 116, (Lucca)
Viareggio, Corso Giuseppe Garibaldi, 116, (Lucca)
Orario di apertura
da martedì a domenica, ore 16.30 - 19.30
Vernissage
1 Dicembre 2012, h 17.30
Autore
Curatore