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Elisa Rossi / Alberto Zamboni – Il reale e l’apparente
Ten Art Gallery presenta in mostra due artisti che delineano percorsi estremamente diversi ma nei quali la figura umana è protagonista: quella femminile di Elisa Rossi, indagata con un taglio quasi iperrealista; quella fantomatica, vaga fino all’evanescenza nelle opere di Alberto Zamboni.
Comunicato stampa
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La nuova mostra di Ten Art Gallery rappresenta un’immancabile occasione per vedere e confrontare due percorsi artistici estremamente diversi, ma nei quali la figura umana è protagonista. Con due messaggi concettualmente complementari e sorprendentemente assonanti.
Nelle opere di Elisa Rossi, di taglio quasi iperrealista se non fosse per un trattamento di luci e ombre di gusto seicentesco, è protagonista la figura femminile. Essa è colta nelle più intime e apparentemente banali occupazioni quotidiane di una giovane donna, persino mentre si depila o siede in bagno. Spesso, il corpo è ripiegato su se stesso, come fosse anche assorta in una quieta, pacata introspezione. Scene segretamente domestiche, che sembrano rubate da un occhio che spia, o che indaga tra i dettagli curatissimi del corpo, frugando tra la pelle e l’indumento intimo che insieme nasconde e svela. Ma qualsiasi moto morboso è annullato dal clima di profonda astrazione che domina la scena. Un’atmosfera di delicata innocenza da cui affiora piuttosto, con sottile lirismo, il silenzioso interrogativo esistenziale.
La figura umana si fa invece vaga fino all’evanescenza nelle opere di Alberto Zamboni, con le sue brume luminescenti che avvolgono fantomatiche, oniriche identità sigillate nel più assoluto mistero in brani di paesaggio indecifrabili, scorci di contesti urbani o naturali umidi e silenti, che fanno da humus postapocalittici a quelle apparizioni sopravvissute e misteriose. Dove si svolge la scena? Chi vi si muove? Che cosa fanno quelle ombre di persone, e perché sono lì? Domande che rimangono sospese in una nebbia che somiglia molto ai nostri pensieri, quando si affrontano certe domande. Più che corpi, qui avvertiamo parvenze di questi: una percezione di figure anonime che segnalano l’irriducibile inconoscibilità della condizione umana.
Elisa Rossi nasce a Venezia nel 1980, e si diploma nel 2004 all’Accademia di Belle Arti della stessa città. Vive a lavora ad Adria e a Rovigo. La sua ricerca ruota incessantemente intorno a una singola figura femminile: per questa artista, la routine privata della donna rappresenta qualcosa che va oltre la vanità, perché costituisce un’opportunità di autoconoscenza e di introspezione. Nel suo lavoro che sembra svelare, con una precisione quasi ossessiva dei dettagli, quello che è solitamente nascosto agli altri, in realtà si afferma la dicotomia tra ciò che si offre e ciò che si sottrae all’indagine dell’occhio.
Alberto Zamboni nasce a Bologna nel 1971. Si diploma all’accademia di belle arti di Bologna si dedica da subito all’attività pittorica, ispirandosi alle impressioni suggerite dalle letture di antichi viaggi verso l’ignoto. Successivamente la sua ricerca si orienta verso le atmosfere, intese come percezioni di scorci narrativi improntati al mistero, al fiabesco, all’incantato. I suoi più interessanti riferimenti letterari diventano Melville e Simenon.Vive tuttora a Bologna, ha sempre lavorato a olio su tela, e collabora con numerose gallerie internazionali.
Nelle opere di Elisa Rossi, di taglio quasi iperrealista se non fosse per un trattamento di luci e ombre di gusto seicentesco, è protagonista la figura femminile. Essa è colta nelle più intime e apparentemente banali occupazioni quotidiane di una giovane donna, persino mentre si depila o siede in bagno. Spesso, il corpo è ripiegato su se stesso, come fosse anche assorta in una quieta, pacata introspezione. Scene segretamente domestiche, che sembrano rubate da un occhio che spia, o che indaga tra i dettagli curatissimi del corpo, frugando tra la pelle e l’indumento intimo che insieme nasconde e svela. Ma qualsiasi moto morboso è annullato dal clima di profonda astrazione che domina la scena. Un’atmosfera di delicata innocenza da cui affiora piuttosto, con sottile lirismo, il silenzioso interrogativo esistenziale.
La figura umana si fa invece vaga fino all’evanescenza nelle opere di Alberto Zamboni, con le sue brume luminescenti che avvolgono fantomatiche, oniriche identità sigillate nel più assoluto mistero in brani di paesaggio indecifrabili, scorci di contesti urbani o naturali umidi e silenti, che fanno da humus postapocalittici a quelle apparizioni sopravvissute e misteriose. Dove si svolge la scena? Chi vi si muove? Che cosa fanno quelle ombre di persone, e perché sono lì? Domande che rimangono sospese in una nebbia che somiglia molto ai nostri pensieri, quando si affrontano certe domande. Più che corpi, qui avvertiamo parvenze di questi: una percezione di figure anonime che segnalano l’irriducibile inconoscibilità della condizione umana.
Elisa Rossi nasce a Venezia nel 1980, e si diploma nel 2004 all’Accademia di Belle Arti della stessa città. Vive a lavora ad Adria e a Rovigo. La sua ricerca ruota incessantemente intorno a una singola figura femminile: per questa artista, la routine privata della donna rappresenta qualcosa che va oltre la vanità, perché costituisce un’opportunità di autoconoscenza e di introspezione. Nel suo lavoro che sembra svelare, con una precisione quasi ossessiva dei dettagli, quello che è solitamente nascosto agli altri, in realtà si afferma la dicotomia tra ciò che si offre e ciò che si sottrae all’indagine dell’occhio.
Alberto Zamboni nasce a Bologna nel 1971. Si diploma all’accademia di belle arti di Bologna si dedica da subito all’attività pittorica, ispirandosi alle impressioni suggerite dalle letture di antichi viaggi verso l’ignoto. Successivamente la sua ricerca si orienta verso le atmosfere, intese come percezioni di scorci narrativi improntati al mistero, al fiabesco, all’incantato. I suoi più interessanti riferimenti letterari diventano Melville e Simenon.Vive tuttora a Bologna, ha sempre lavorato a olio su tela, e collabora con numerose gallerie internazionali.
20
novembre 2012
Elisa Rossi / Alberto Zamboni – Il reale e l’apparente
Dal 20 novembre 2012 al 20 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
TEN ART GALLERY
Milano, Via Giovannino De Grassi, 17, (Milano)
Milano, Via Giovannino De Grassi, 17, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì/venerdì, 10 -19 e sabato su appuntamento
Vernissage
20 Novembre 2012, h 18.00 - 21.00
Autore