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28
gennaio 2010
decibel_instrument Reactable
Musica
È presente in 12 musei nel mondo e in uno studio di registrazione a Torino. Scoperto su YouTube e testato da Bjork, fa presagire promettenti sconfinamenti nelle arti visive. Cos’è? È il Reactable, piattaforma touchscreen che genera musica e colori in real time...
Reactable. Questo sconosciuto. Letteralmente,
un tavolo reattivo o interattivo, concepito per fare musica elettronica e
dotato di tecnologia Multitouch, che nelle intenzioni degli inventori (Marcos Alonso, Sergi Jordà, Günter Geiger e Martin Kaltenbrunner) doveva rimanere una scoperta
scientifica da collocare semplicemente in un museo, a scopo didattico.
E ci è rimasto per molto tempo,
non solo in uno ma in ben dodici istituzioni di tutto il mondo, fra strutture
museali vere e proprie (tanto per citarne alcune: Museum of Science and
Industry, Chicago; Museo Papalote del Niño, San Luis Potosí; Museum
für Kommunikation, Berna) e science
center (recentemente un esemplare è stato installato a Experimenta di Heilbronn, il più grande del sud della
Germania). Finché, nell’ottobre del 2009, è approdato anche in una sala
prove/studio di registrazione di Torino, il Sub Mix Pro studio, in seguito a
una fortuita ricerca su YouTube.
“Cercavo un software di
programmazione per fare musica elettronica”, spiega a Exibart Roberto Giuliano, in arte Robbo,
musicista, tecnico del suono presso Submixpro.com di cui è fondatore nel 2000,
editore musicale, produttore, “e ho scoperto questo ‘Reactable’, che è una
sua evoluzione e nasce dalla musica generativa”.
A Torino avviene così la svolta in
senso speculativo di questa macchina multimediale, qui in esposizione
permanente (è prevista a breve una sua distribuzione commerciale) e anche
professionale, perché l’obiettivo di Sub Mix Pro è di creare una melodia, una
musica governata da musicisti che abbia un senso compiuto e una struttura ben
definita, non solo sperimentale, ma accessibile al vasto pubblico.
“Prima
c’era l’elettronica analogica”, continua Robbo, “con una miriade di cavi da assemblare, che
permetteva di combinare tanti suoni ma, nello stesso tempo, limitava lo spazio
di azione. Poi l’elettronica digitale ha risolto questo problema, ma risultava
fissa, con poche ritmiche campionate e tutte uguali. Il ‘Reactable’ sintetizza
le due forme permettendo di creare sonorità sempre diverse e improvvisate.
Questo strumento racchiude in sé la qualità del digitale con l’espressività
dell’analogico. È un’elettronica espressiva, emozionale che permette una grande
libertà di movimento”.
Per la cronaca, il Reactable nasce nel 2003 da un gruppo di
quattro ricercatori dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona, che provvede
all’ideazione di ogni sua parte: di grafica, di animazione video, di audio e di
hardware. Presentato per la prima volta nel 2005 con un concerto dimostrativo
di alcuni dj all’International Computer Music Conference, sempre a Barcellona,
è diventato famoso alla fine del 2006 grazie al grande esito di un video pubblicato dal team su YouTube. Bjork
è stata la prima artista, fuori dal tema di sviluppo, a usare il “tavolo musicale”
nel 2007 in una sola data del tour mondiale dell’album Volta, con una esibizione fortemente
teatralizzata.
Il suo funzionamento è supportato
da un design molto semplice e intuitivo, nonché collaborativo, perché permette
a più persone di agire contemporaneamente. Lo spostamento manuale dei
cosiddetti Fiducial, cubetti in plexiglas contrassegnati da codici geometrici, crea
un’immagine visiva e sonora spettacolare. Sono intercettati da una telecamera,
riposta sotto la superficie sensibile al tocco, che ne riconosce il movimento,
la rotazione e la posizione. Sfruttando per il suo particolare meccanismo, la
luce a raggi infrarossi,l’interazione sulla piattaforma circolare
vienegenerata intempo reale tramite un videoproiettore che mostra
azioni e comandi.
In un perfetto equilibrio tra
programmazione e improvvisazione, ma a tutto beneficio della live performance e
degli sviluppi artistici che ne potranno derivare.
un tavolo reattivo o interattivo, concepito per fare musica elettronica e
dotato di tecnologia Multitouch, che nelle intenzioni degli inventori (Marcos Alonso, Sergi Jordà, Günter Geiger e Martin Kaltenbrunner) doveva rimanere una scoperta
scientifica da collocare semplicemente in un museo, a scopo didattico.
E ci è rimasto per molto tempo,
non solo in uno ma in ben dodici istituzioni di tutto il mondo, fra strutture
museali vere e proprie (tanto per citarne alcune: Museum of Science and
Industry, Chicago; Museo Papalote del Niño, San Luis Potosí; Museum
für Kommunikation, Berna) e science
center (recentemente un esemplare è stato installato a Experimenta di Heilbronn, il più grande del sud della
Germania). Finché, nell’ottobre del 2009, è approdato anche in una sala
prove/studio di registrazione di Torino, il Sub Mix Pro studio, in seguito a
una fortuita ricerca su YouTube.
“Cercavo un software di
programmazione per fare musica elettronica”, spiega a Exibart Roberto Giuliano, in arte Robbo,
musicista, tecnico del suono presso Submixpro.com di cui è fondatore nel 2000,
editore musicale, produttore, “e ho scoperto questo ‘Reactable’, che è una
sua evoluzione e nasce dalla musica generativa”.
A Torino avviene così la svolta in
senso speculativo di questa macchina multimediale, qui in esposizione
permanente (è prevista a breve una sua distribuzione commerciale) e anche
professionale, perché l’obiettivo di Sub Mix Pro è di creare una melodia, una
musica governata da musicisti che abbia un senso compiuto e una struttura ben
definita, non solo sperimentale, ma accessibile al vasto pubblico.
“Prima
c’era l’elettronica analogica”, continua Robbo, “con una miriade di cavi da assemblare, che
permetteva di combinare tanti suoni ma, nello stesso tempo, limitava lo spazio
di azione. Poi l’elettronica digitale ha risolto questo problema, ma risultava
fissa, con poche ritmiche campionate e tutte uguali. Il ‘Reactable’ sintetizza
le due forme permettendo di creare sonorità sempre diverse e improvvisate.
Questo strumento racchiude in sé la qualità del digitale con l’espressività
dell’analogico. È un’elettronica espressiva, emozionale che permette una grande
libertà di movimento”.
Per la cronaca, il Reactable nasce nel 2003 da un gruppo di
quattro ricercatori dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona, che provvede
all’ideazione di ogni sua parte: di grafica, di animazione video, di audio e di
hardware. Presentato per la prima volta nel 2005 con un concerto dimostrativo
di alcuni dj all’International Computer Music Conference, sempre a Barcellona,
è diventato famoso alla fine del 2006 grazie al grande esito di un video pubblicato dal team su YouTube. Bjork
è stata la prima artista, fuori dal tema di sviluppo, a usare il “tavolo musicale”
nel 2007 in una sola data del tour mondiale dell’album Volta, con una esibizione fortemente
teatralizzata.
Il suo funzionamento è supportato
da un design molto semplice e intuitivo, nonché collaborativo, perché permette
a più persone di agire contemporaneamente. Lo spostamento manuale dei
cosiddetti Fiducial, cubetti in plexiglas contrassegnati da codici geometrici, crea
un’immagine visiva e sonora spettacolare. Sono intercettati da una telecamera,
riposta sotto la superficie sensibile al tocco, che ne riconosce il movimento,
la rotazione e la posizione. Sfruttando per il suo particolare meccanismo, la
luce a raggi infrarossi,l’interazione sulla piattaforma circolare
vienegenerata intempo reale tramite un videoproiettore che mostra
azioni e comandi.
In un perfetto equilibrio tra
programmazione e improvvisazione, ma a tutto beneficio della live performance e
degli sviluppi artistici che ne potranno derivare.
la rubrica decibel è diretta da alessandro
massobrio
Info: www.reactable.com
[exibart]