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Katia Alicante – Wei-ji
Dopo aver partecipato, la scorsa primavera, alla collettiva Politikaction, Katia Alicante (1977, vive
e lavora a Livorno) ritorna a Di.st.urb. presentando, domenica 21 ottobre alle ore 19:00, la
personale Wei-ji, a cura di Stefano Taccone.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo aver partecipato, la scorsa primavera, alla collettiva Politikaction, Katia Alicante (1977, vive
e lavora a Livorno) ritorna a Di.st.urb. presentando, domenica 21 ottobre alle ore 19:00, la
personale Wei-ji, a cura di Stefano Taccone.
Al pari del termine mutuato dal vocabolario orientale, che può tradursi sia come ‘pericolo’, sia
come ‘opportunità’, l’artista legge nell’attuale crisi del sistema capitalista non soltanto elementi di
destabilizzazione sociale, ma anche possibilità, occasioni da impegnare al fine di trarre più
autentici profitti.
La diarchia sintattica e del pensiero, che in mostra si dichiara in forma di stampe dal piccolo
formato con i simboli di questa oscillazione tra pericolo e opportunità, viene conciliata nel termine –
tutto occidentale – empowerment , che Zimmerman definisce ‘processo dell’azione sociale
attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle
proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale e politico per migliorare l’equità e la
qualità della vita’.
Fulcro dell’intero percorso espositivo sarà allora l’opera omonima, che – come spiega il curatore –
consiste in un ‘metaforico sole […] segnato dal termine inglese Empowerment e circondato da
raggi che sono altrettanti striscioni comunemente portati ai cortei’, nei quali l’artista ha raccolto le
speranze di tante battaglie sociali per la realizzazione di un mondo autenticamente a misura
d’uomo.
Di.st.urb. (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi), spazio dedicato alle arti visive
annesso al circolo culturale Ferro3, si pone l’obbiettivo di attirare ed aggregare un ampio e
diversificato gruppo, costantemente in fieri, di artisti, di critici e curatori, nonché di intellettuali
afferenti ad altri ambiti e discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una
prospettiva globale, ma prestando la massima attenzione anche al territorio. Prima ancora che
area espositiva, funzione che pure gli è assolutamente propria, esso va dunque inteso come un
cantiere in cui soggettività differenti per formazione e vocazione concorrono nell’articolazione di un
discorso sempre suscettibile di nuovi apporti e sconfinamenti, ma anche costantemente fedele a
due linee-guida ben definite. Esse sono sintetizzabili nei termini di un’arte come esercizio di
strenua messa in questione della sua stessa natura, nonché come pratica votata al continuo
confronto con la dimensione socio-politica, il che, allo stato attuale, si traduce inevitabilmente
nell’intreccio con i nodi costituiti dai molteplici volti - economico, ecologico, politico, sociale - della
crisi mondiale in corso, che è in definitiva crisi irreversibile dei paradigmi sui quali da oltre due
secoli si fonda la civiltà occidentale.
e lavora a Livorno) ritorna a Di.st.urb. presentando, domenica 21 ottobre alle ore 19:00, la
personale Wei-ji, a cura di Stefano Taccone.
Al pari del termine mutuato dal vocabolario orientale, che può tradursi sia come ‘pericolo’, sia
come ‘opportunità’, l’artista legge nell’attuale crisi del sistema capitalista non soltanto elementi di
destabilizzazione sociale, ma anche possibilità, occasioni da impegnare al fine di trarre più
autentici profitti.
La diarchia sintattica e del pensiero, che in mostra si dichiara in forma di stampe dal piccolo
formato con i simboli di questa oscillazione tra pericolo e opportunità, viene conciliata nel termine –
tutto occidentale – empowerment , che Zimmerman definisce ‘processo dell’azione sociale
attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle
proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale e politico per migliorare l’equità e la
qualità della vita’.
Fulcro dell’intero percorso espositivo sarà allora l’opera omonima, che – come spiega il curatore –
consiste in un ‘metaforico sole […] segnato dal termine inglese Empowerment e circondato da
raggi che sono altrettanti striscioni comunemente portati ai cortei’, nei quali l’artista ha raccolto le
speranze di tante battaglie sociali per la realizzazione di un mondo autenticamente a misura
d’uomo.
Di.st.urb. (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi), spazio dedicato alle arti visive
annesso al circolo culturale Ferro3, si pone l’obbiettivo di attirare ed aggregare un ampio e
diversificato gruppo, costantemente in fieri, di artisti, di critici e curatori, nonché di intellettuali
afferenti ad altri ambiti e discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una
prospettiva globale, ma prestando la massima attenzione anche al territorio. Prima ancora che
area espositiva, funzione che pure gli è assolutamente propria, esso va dunque inteso come un
cantiere in cui soggettività differenti per formazione e vocazione concorrono nell’articolazione di un
discorso sempre suscettibile di nuovi apporti e sconfinamenti, ma anche costantemente fedele a
due linee-guida ben definite. Esse sono sintetizzabili nei termini di un’arte come esercizio di
strenua messa in questione della sua stessa natura, nonché come pratica votata al continuo
confronto con la dimensione socio-politica, il che, allo stato attuale, si traduce inevitabilmente
nell’intreccio con i nodi costituiti dai molteplici volti - economico, ecologico, politico, sociale - della
crisi mondiale in corso, che è in definitiva crisi irreversibile dei paradigmi sui quali da oltre due
secoli si fonda la civiltà occidentale.
21
ottobre 2012
Katia Alicante – Wei-ji
Dal 21 ottobre all'undici novembre 2012
arte contemporanea
Location
DI.ST.URB – CIRCOLO FERRO3
Scafati, Via Nazionale, 131, (Salerno)
Scafati, Via Nazionale, 131, (Salerno)
Orario di apertura
11.30 - 13.00 | 18.00 - 22.00 | lunedi chiuso
Vernissage
21 Ottobre 2012, h 19
Autore
Curatore