Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Whoman
Ospitata all’interno dei prestigiosi spazi delle Cucine del Refettorio dell’ Ex Convento dei Benedettini, la mostra è il risultato dei lavori artistici degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania, prodotti in seno ad un Workshop dal titolo: “La frantumazione dell’immagine del corpo femminile nel XIX – La donna tra Purezza ed Erotismo” tenuto da Marilisa Yolanda Spironello
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È prevista per il prossimo 13 ottobre l’inaugurazione della mostra Whoman ospitata all’interno dei prestigiosi spazi delle Cucine del Refettorio dell’ Ex Convento dei Benedettini di Catania, quest’ultimo sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania. La Mostra è il risultato dei lavori artistici degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania, prodotti in seno ad un Workshop dal titolo: “La frantumazione dell’immagine del corpo femminile nel XIX - La donna tra Purezza ed Erotismo” tenuto dalla Dott.ssa Marilisa Yolanda Spironello all’interno dell’offerta culturale del MED PHOTO FEST 2011 ed incentrato sull’indagine estetico - sociologica della figura femminile a cavallo tra ‘800 e ‘900 - con particolare attenzione all’evoluzione iconografica di tale soggetto nel contesto mediatico contemporaneo -. Partendo da una ricognizione ragionata su analisi visivamente strutturate, concernenti il vasto panorama illustrativo ereditato dal XIX secolo, gli allievi hanno tracciato un percorso per immagini, testimoniante l’evoluzione dell’essere umano ( ed in particolar modo del soggetto femminile) verificatosi mediante un processo tortuoso ed in molti casi, anomico, ma nonostante ciò, riconoscibile come fondamentale strumento di definizione di una nuova direzione, che ha portato a maturazione: coscienze ed identità.
Attraverso l’utilizzo di supporti eterogenei e di tecniche diversificate, i giovani artisti, si sono accostati a questa tematica, analizzandola ed indagandola da molteplici punti di vista, con diversi registri e ad ogni livello della cultura visiva: dai manifesti pubblicitari alle illustrazioni; dal mezzo fotografico all’installazione, passando per il video e la performance.
In tale processo creativo, gli allievi coordinati dalla Prof.ssa Ornella Fazzina, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, hanno potuto assaporare il gusto della sfida e della ricerca legata alla rappresentazione della donna, consapevoli che il corpo umano; la corporeità tout court, ha da sempre svolto un ruolo importante nell’arte. Ed anche adesso l’Arte sembra essere il binario preferenziale da percorrere per potersi “disintossicare” ed emancipare da una pressione mediatica così totalizzante. Utilizzare gli stessi linguaggi, mimetizzarsi tra le fila della pubblicità o delle illustrazioni, ha permesso agli allievi di poter meglio comprendere dinamiche, assetti e paradigmi della cultura visiva del XXI secolo.
___________________________________________________________________________________________
Donna, donna delle mie brame…
Nell’attraversare i secoli, la donna ha costituito uno dei soggetti preferiti nella storia dell’arte, essendo stata ed essendo oggetto di rappresentazione nei disegni, nella pittura e nella scultura.
Il primo Novecento ci consegna una figura femminile legata alla famiglia, alla vita quotidiana, all’eroismo delle madri esaltato dall’ideologia realista, pur non mancando altre tipologie del femminile proiettate verso la dimensione della seduzione, del fascino e dell’erotismo che contrappongono le tentazioni alle virtù, rientrando nell’immaginario collettivo maschile.
A partire dagli anni sessanta e dalla diffusione del concetto di benessere che tramite la tecnologia invade le case della gente, l’immagine del corpo della donna viene utilizzata per scopi economici, esaltandone la bellezza e l’aspetto fisico. La donna-oggetto assurge a valore di merce di consumo, fino a quando a partire dai primi anni settanta si delinea all’orizzonte la rivoluzione femminista ed un pensare ad un ruolo completamente differente che supera certi stereotipi. Difatti, saranno diverse le artiste donne che affronteranno le contraddizioni del sistema sociale anche in chiave ironica sull’apparire e non sull’essere, denunciando vacuità, frivolezza e finzione. Ma anche il terzo millennio pare restituire una condizione della donna intesa come corpo/merce e potere/denaro, dove vizi, corruzione e perversioni sono appannaggio di un sistema ancora troppo maschilista. Ma l’arte ha sempre inciso sui fenomeni sociali, avendo la possibilità di reinterpretarli o criticarli, affrancandosi da processi di omologazione e di spicciola volgarità. Ed è quindi doveroso precisare che il panorama artistico attuale conta molte artiste che si distinguono per il linguaggio usato e per la qualità delle loro opere, aperte ad un confronto globale e mettendo in campo il proprio vissuto con meno riserve rispetto ad un uomo. Dalle donne di Boldini alla “Demi poupée” di Bellmer e alle operazioni chirurgiche di Orlan il passo è lungo, tracciando un percorso complesso, coraggioso, faticoso a tratti doloroso, fatto di rivendicazioni e di umana sensibilità.
Ornella Fazzina
Il corpo umano (in particolare il corpo femminile), ha sempre svolto un ruolo importante. Nell’arte, Women have a particular view of their body and often treat it as landscape, as portrait, and as body inhabited by dreams and expectatiosi ha da sempre una visione particolare del corpo femminile e spesso questo, è stato trattato come paesaggio, allegoria, ritratto, o come “contenitore” abitato da sogni e aspettative.
La cultura visiva a cavallo tra XIX e XX secolo ha prodotto innumerevoli rappresentazioni delle donne: molte fedeli, alcune contraddittorie, tutte potentissimi elementi nella definizione sempre variabile di ciò che significasse essere una donna.
Nella contemporaneità, però, quel clima progressista che animò la conquista dello scenario iconografico di inizio secolo, ha inesorabilmente lasciato il posto ad un processo di lenta involuzione, in cui la riproduzione di raffigurazioni al femminile è divenuta pian piano, la cartina al tornasole di una dichiarata patologia dell’essere (ancora una volta femminile) trasformandosi, di fatto, in vero e proprio dogma estetizzante.
I volti e i corpi delle donne reali sono stati occultati; al loro posto, la proposizione volgare e manipolata di bocche, cosce, seni: una rimozione dell’identità in favore di un’apparenza che a pieno titolo ha sostituito la sostanza.
L’impossibilità di poter ritrarre una natura peculiare dell’essere femminile, un’identità nuova, originale, genuina, sembra essere stata l’istanza che ha animato il percorso di ricerca dei giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania, sensibilizzati all’argomento, attraverso la frequentazione di un Workshop da me tenuto, in occasione della terza edizione del Med Photo Fest. Intraprendendo un iter personale di indagine, gli stessi hanno avuto la possibilità concreta di ragionare per immagini e sulle immagini al femminile, volano di un processo di mutazione che ha portato l’identità del soggetto in quanto persona, alla graduale perdita della sua soggettività, trasformando in questo modo il “corpo femminile”, in un mero oggetto di consumo.
Rappresentare un corpo non è mai stato così difficile. In palio c’è la sopravvivenza della nostra identità.
Marilisa Yolanda Spironello
________________________________________
La MEDITERRANEUM organizza e realizza, con il patrocinio ed contributo di enti ed istituzioni pubbliche e private l’evento culturale denominato MED PHOTO FEST 2012, manifestazione a valenza turistico-culturale (che giunge pertanto alla quarta edizione) dedicata alla Fotografia d’Autore, che si svolgerà a Catania e in altre località della Sicilia Orientale dal 12 al 26 ottobre 2012.
Il MED PHOTO FEST di Catania è un evento culturale dedicato all’arte fotografica, che nel giro di sole tre edizioni si è imposto all’attenzione degli esperti del settore, creandosi un proprio spazio, uno dei pochi organizzati nel sud d’Italia (unico in Sicilia), nel panorama nazionale dei festival e dei grandi eventi nazionali inerenti tale forma d’arte, seguita sempre più, anche grazie alla facilità di accesso alle nuove tecnologie digitali, dal pubblico, oggi costituito soprattutto da giovani, in grande maggioranza donne.
Il MED PHOTO FEST 2012, il cui specifico tema sarà Racconti del Territorio vanterà un ricco cartellone con mostre ed esposizioni, personali e collettive, con dibattiti e seminari culturali e tecnici, con la partecipazione di illustri esponenti della comunicazione visiva e fotografica, come da allegato programma.
Saranno altresì previsti vari spazi dedicati all’editoria fotografica, workshop itineranti tenuti da professionisti del settore, seminari culturali e tecnici, presentazione e lettura dei portfolio dei nuovi e giovani autori emergenti, un salone dedicato all’editoria fotografica, nonché presentazione di nuovi prodotti dedicati e destinati all’arte fotografica.
Inoltre, nel corso del MED PHOTO FEST 2012 si svolgeranno ulteriori iniziative culturali curate e realizzate per l’occasione nonché concerti musicali con performances di danza e, soprattutto, l'Incontro con un Maestro-Fotografo di rilevanza internazionale (nel 2009 è stata la volta di Ferdinando Scianna, nel 2010 quella di Gianni Berengo Gardin e nel 2011 quella di Franco Fontana), con l'assegnazione dell’annuale Premio Mediterraneum per la Fotografia.
Nell'ambito delle iniziative di questa quarta edizione, da sabato 6 a domenica 21 ottobre, si terranno alcuni workshop fotografici tra le architetture e il territorio della provincia etnea e della Sicilia Orientale, aventi indubbia e rilevante valenza culturale e turistica.
Un triplice week end ed una duplice settimana fotografica intensi e coinvolgenti che permetteranno la realizzazione di vari reportages completi e affascinanti nella provincia catanese e nel territorio limitrofo, all’interno dei meravigliosi palazzi storici, puntando l'obiettivo sull’arte e sull’architettura della Sicilia, sui quartieri del centro storico di alcune pregevoli località isolane nonché sulla gente che anima i mercati popolari. Un suggestivo percorso artistico e tecnico lungo il quale fotografi professionisti e fotoamatori evoluti potranno confrontarsi e lavorare in giro per alcune cittadine siciliane, accompagnati dal Direttore Artistico dell’evento, Vittorio Graziano.
Il programma prevede comunque l’esposizione di mostre personali di alcuni fotografi di rilevanza nazionale ed internazionale e di collettive di indubbia valenza artistica tra le quali quella di uno dei Maestri della Fotografia mondiale, al quale la Direzione Artistica del festival assegnerà, come successo negli anni precedenti il Premio Mediterraneum 2012 per la Fotografia.
_________________________________
WHOMAN
Mostra dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti - Catania
a cura di Ornella Fazzina e Marilisa Yolanda Spironello
13 ottobre > 23 ottobre 2012
ORARI
da lunedì a venerdì ore
10-13, 17-20
Ingresso libero
Cucine del Refettorio – Ex convento dei Benedettini
Università degli Studi di Catania
Dipartimento di Scienze Umanistiche
Catania, Piazza Dante
www.mediterraneum4.it;
info@mediterraneum4.it
Attraverso l’utilizzo di supporti eterogenei e di tecniche diversificate, i giovani artisti, si sono accostati a questa tematica, analizzandola ed indagandola da molteplici punti di vista, con diversi registri e ad ogni livello della cultura visiva: dai manifesti pubblicitari alle illustrazioni; dal mezzo fotografico all’installazione, passando per il video e la performance.
In tale processo creativo, gli allievi coordinati dalla Prof.ssa Ornella Fazzina, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, hanno potuto assaporare il gusto della sfida e della ricerca legata alla rappresentazione della donna, consapevoli che il corpo umano; la corporeità tout court, ha da sempre svolto un ruolo importante nell’arte. Ed anche adesso l’Arte sembra essere il binario preferenziale da percorrere per potersi “disintossicare” ed emancipare da una pressione mediatica così totalizzante. Utilizzare gli stessi linguaggi, mimetizzarsi tra le fila della pubblicità o delle illustrazioni, ha permesso agli allievi di poter meglio comprendere dinamiche, assetti e paradigmi della cultura visiva del XXI secolo.
___________________________________________________________________________________________
Donna, donna delle mie brame…
Nell’attraversare i secoli, la donna ha costituito uno dei soggetti preferiti nella storia dell’arte, essendo stata ed essendo oggetto di rappresentazione nei disegni, nella pittura e nella scultura.
Il primo Novecento ci consegna una figura femminile legata alla famiglia, alla vita quotidiana, all’eroismo delle madri esaltato dall’ideologia realista, pur non mancando altre tipologie del femminile proiettate verso la dimensione della seduzione, del fascino e dell’erotismo che contrappongono le tentazioni alle virtù, rientrando nell’immaginario collettivo maschile.
A partire dagli anni sessanta e dalla diffusione del concetto di benessere che tramite la tecnologia invade le case della gente, l’immagine del corpo della donna viene utilizzata per scopi economici, esaltandone la bellezza e l’aspetto fisico. La donna-oggetto assurge a valore di merce di consumo, fino a quando a partire dai primi anni settanta si delinea all’orizzonte la rivoluzione femminista ed un pensare ad un ruolo completamente differente che supera certi stereotipi. Difatti, saranno diverse le artiste donne che affronteranno le contraddizioni del sistema sociale anche in chiave ironica sull’apparire e non sull’essere, denunciando vacuità, frivolezza e finzione. Ma anche il terzo millennio pare restituire una condizione della donna intesa come corpo/merce e potere/denaro, dove vizi, corruzione e perversioni sono appannaggio di un sistema ancora troppo maschilista. Ma l’arte ha sempre inciso sui fenomeni sociali, avendo la possibilità di reinterpretarli o criticarli, affrancandosi da processi di omologazione e di spicciola volgarità. Ed è quindi doveroso precisare che il panorama artistico attuale conta molte artiste che si distinguono per il linguaggio usato e per la qualità delle loro opere, aperte ad un confronto globale e mettendo in campo il proprio vissuto con meno riserve rispetto ad un uomo. Dalle donne di Boldini alla “Demi poupée” di Bellmer e alle operazioni chirurgiche di Orlan il passo è lungo, tracciando un percorso complesso, coraggioso, faticoso a tratti doloroso, fatto di rivendicazioni e di umana sensibilità.
Ornella Fazzina
Il corpo umano (in particolare il corpo femminile), ha sempre svolto un ruolo importante. Nell’arte, Women have a particular view of their body and often treat it as landscape, as portrait, and as body inhabited by dreams and expectatiosi ha da sempre una visione particolare del corpo femminile e spesso questo, è stato trattato come paesaggio, allegoria, ritratto, o come “contenitore” abitato da sogni e aspettative.
La cultura visiva a cavallo tra XIX e XX secolo ha prodotto innumerevoli rappresentazioni delle donne: molte fedeli, alcune contraddittorie, tutte potentissimi elementi nella definizione sempre variabile di ciò che significasse essere una donna.
Nella contemporaneità, però, quel clima progressista che animò la conquista dello scenario iconografico di inizio secolo, ha inesorabilmente lasciato il posto ad un processo di lenta involuzione, in cui la riproduzione di raffigurazioni al femminile è divenuta pian piano, la cartina al tornasole di una dichiarata patologia dell’essere (ancora una volta femminile) trasformandosi, di fatto, in vero e proprio dogma estetizzante.
I volti e i corpi delle donne reali sono stati occultati; al loro posto, la proposizione volgare e manipolata di bocche, cosce, seni: una rimozione dell’identità in favore di un’apparenza che a pieno titolo ha sostituito la sostanza.
L’impossibilità di poter ritrarre una natura peculiare dell’essere femminile, un’identità nuova, originale, genuina, sembra essere stata l’istanza che ha animato il percorso di ricerca dei giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania, sensibilizzati all’argomento, attraverso la frequentazione di un Workshop da me tenuto, in occasione della terza edizione del Med Photo Fest. Intraprendendo un iter personale di indagine, gli stessi hanno avuto la possibilità concreta di ragionare per immagini e sulle immagini al femminile, volano di un processo di mutazione che ha portato l’identità del soggetto in quanto persona, alla graduale perdita della sua soggettività, trasformando in questo modo il “corpo femminile”, in un mero oggetto di consumo.
Rappresentare un corpo non è mai stato così difficile. In palio c’è la sopravvivenza della nostra identità.
Marilisa Yolanda Spironello
________________________________________
La MEDITERRANEUM organizza e realizza, con il patrocinio ed contributo di enti ed istituzioni pubbliche e private l’evento culturale denominato MED PHOTO FEST 2012, manifestazione a valenza turistico-culturale (che giunge pertanto alla quarta edizione) dedicata alla Fotografia d’Autore, che si svolgerà a Catania e in altre località della Sicilia Orientale dal 12 al 26 ottobre 2012.
Il MED PHOTO FEST di Catania è un evento culturale dedicato all’arte fotografica, che nel giro di sole tre edizioni si è imposto all’attenzione degli esperti del settore, creandosi un proprio spazio, uno dei pochi organizzati nel sud d’Italia (unico in Sicilia), nel panorama nazionale dei festival e dei grandi eventi nazionali inerenti tale forma d’arte, seguita sempre più, anche grazie alla facilità di accesso alle nuove tecnologie digitali, dal pubblico, oggi costituito soprattutto da giovani, in grande maggioranza donne.
Il MED PHOTO FEST 2012, il cui specifico tema sarà Racconti del Territorio vanterà un ricco cartellone con mostre ed esposizioni, personali e collettive, con dibattiti e seminari culturali e tecnici, con la partecipazione di illustri esponenti della comunicazione visiva e fotografica, come da allegato programma.
Saranno altresì previsti vari spazi dedicati all’editoria fotografica, workshop itineranti tenuti da professionisti del settore, seminari culturali e tecnici, presentazione e lettura dei portfolio dei nuovi e giovani autori emergenti, un salone dedicato all’editoria fotografica, nonché presentazione di nuovi prodotti dedicati e destinati all’arte fotografica.
Inoltre, nel corso del MED PHOTO FEST 2012 si svolgeranno ulteriori iniziative culturali curate e realizzate per l’occasione nonché concerti musicali con performances di danza e, soprattutto, l'Incontro con un Maestro-Fotografo di rilevanza internazionale (nel 2009 è stata la volta di Ferdinando Scianna, nel 2010 quella di Gianni Berengo Gardin e nel 2011 quella di Franco Fontana), con l'assegnazione dell’annuale Premio Mediterraneum per la Fotografia.
Nell'ambito delle iniziative di questa quarta edizione, da sabato 6 a domenica 21 ottobre, si terranno alcuni workshop fotografici tra le architetture e il territorio della provincia etnea e della Sicilia Orientale, aventi indubbia e rilevante valenza culturale e turistica.
Un triplice week end ed una duplice settimana fotografica intensi e coinvolgenti che permetteranno la realizzazione di vari reportages completi e affascinanti nella provincia catanese e nel territorio limitrofo, all’interno dei meravigliosi palazzi storici, puntando l'obiettivo sull’arte e sull’architettura della Sicilia, sui quartieri del centro storico di alcune pregevoli località isolane nonché sulla gente che anima i mercati popolari. Un suggestivo percorso artistico e tecnico lungo il quale fotografi professionisti e fotoamatori evoluti potranno confrontarsi e lavorare in giro per alcune cittadine siciliane, accompagnati dal Direttore Artistico dell’evento, Vittorio Graziano.
Il programma prevede comunque l’esposizione di mostre personali di alcuni fotografi di rilevanza nazionale ed internazionale e di collettive di indubbia valenza artistica tra le quali quella di uno dei Maestri della Fotografia mondiale, al quale la Direzione Artistica del festival assegnerà, come successo negli anni precedenti il Premio Mediterraneum 2012 per la Fotografia.
_________________________________
WHOMAN
Mostra dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti - Catania
a cura di Ornella Fazzina e Marilisa Yolanda Spironello
13 ottobre > 23 ottobre 2012
ORARI
da lunedì a venerdì ore
10-13, 17-20
Ingresso libero
Cucine del Refettorio – Ex convento dei Benedettini
Università degli Studi di Catania
Dipartimento di Scienze Umanistiche
Catania, Piazza Dante
www.mediterraneum4.it;
info@mediterraneum4.it
13
ottobre 2012
Whoman
Dal 13 al 23 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
MONASTERO DEI BENEDETTINI
Catania, Via Biblioteca, 11a, (Catania)
Catania, Via Biblioteca, 11a, (Catania)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-13, 17-20
Vernissage
13 Ottobre 2012, ore 11
Sito web
www.mediterraneum4.it;
Autore
Curatore