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Una stanza tutta per sé. Visioni da Shakespeare
La prima edizione della rassegna, Visioni da Shakespeare, punta i riflettori su alcuni dei maggiori capolavori del drammaturgo inglese: Amleto, Sogno di una notte di mezza estate, La Tempesta, Giulio Cesare, Romeo e Giulietta ed Enrico V. Gli artisti chiamati a costruirne le atmosfere e a immaginarne lo spazio scenico sono Saturno Buttò, Luisa Montalto e Daikichi Amano, Jacopo Ricciardi, Lidia Bachis, Massimo Attardi che realizzano installazioni site specific studiate per farsi teatro, vere e proprie scenografie d’autore. Anzi, d’artista.
Comunicato stampa
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Pittura, fotografia, scultura, interventi digitali, video. L’arte contemporanea ripensa lo spazio teatrale, con
maxi-installazioni – a misura d’attore – concepite come vere e proprie scenografie. Nella rassegna Una
stanza tutta per sé, il cui titolo omaggia l’opera di Virginia Woolf, ognuna delle cinque stanze della Casa
dei Teatri si trasforma in un universo a sé, capace di rievocare e ospitare drammi e commedie. Visioni, tra
letteratura, scena e arte. La prima edizione della rassegna, Visioni da Shakespeare, punta i riflettori su
alcuni dei maggiori capolavori del drammaturgo inglese: Amleto, Sogno di una notte di mezza estate, La
Tempesta, Giulio Cesare, Romeo e Giulietta.
Gli artisti chiamati a costruirne le atmosfere e a immaginarne lo spazio scenico sono Saturno Buttò, Luisa
Montalto e Daikichi Amano, Jacopo Ricciardi, Lidia Bachis, Massimo Attardi che realizzano installazioni
site specific studiate per farsi teatro, vere e proprie scenografie d'autore. Anzi, d'artista.
Ad accogliere i visitatori è Amleto nella lettura di Saturno Buttò, alzata macabra che invita l'osservatore
a interrogarsi su vanità e memoria. In un bosco surreale a tinte vivaci, sorta di Eden contemporaneo,
Luisa Montalto colloca a contrasto le opere fotografiche del giapponese Daikichi Amano nelle suggestioni
magiche di Sogno di una notte di mezza estate, tra farfalle in gabbia e fusioni di uomo e natura.
Ancora magia per i lavori digitali di Jacopo Ricciardi ispirati a Romeo e Giulietta e alla regina Mab,
monologo "fatato" di Mercuzio. La statuaria classica è fonte d'ispirazione per le tele libere di Lidia Bachis,
rievocazione pop di Giulio Cesare. A chiudere il percorso è il rifiuto dell'illusione nell'opera di Massimo
Attardi per La Tempesta.
Ogni stanza diviene una scatola scenica animata dalle azioni teatrali del gruppo Fluidonumero9 guidato
da Alessandro Fabrizi in collaborazione con The Company.Nelle stanze, tra le pieghe delle parole ed i
fantasmi dell’immaginario del Bardo s’infiltrano sei attori (Marco Quaglia, Nicoletta Cefaly, Marco di Campli
San Vito, Tommaso Capodanno, Leonardo Gambardella, Paola Carnali) che ne evocano i pensieri e danno
materia alle parole dei protagonisti delle opere. Un racconto che si snoda per i visitatori/spettatori come
una passeggiata shakespeariana per incontrare nel corpo e nelle voci degli attori il destino intimo di Amleto,
il litigio “ecologico” di Titania e Oberon nel Sogno, la fantasia di Mercuzio nel vortice di Romeo e Giulietta,
la passione pubblica e privata di Marcantonio nel Giulio Cesare e, infine, la rinuncia alla magia di Prospero
ne La Tempesta. Dà il la a questo metafisico viaggio Il prologo che nella performance dal vivo all’esterno
della Casa dei Teatri , è affidato al Coro dell’Enrico V con l’invocazione alla Musa dell’Immaginazione .
La performance presente in video per tutta la durata della mostra sarà rappresentata venerdì 5 ottobre
nel corso dell’inaugurazione e domenica 7 ottobre (alle h.12 e alle h.16) con ingresso libero fino ad
esaurimento posti disponibili.
Inoltre, a cura della Biblioteca della Casa dei Teatri, una rassegna video propone alcune versioni
cinematografiche, tra le più popolari, delle opere del grande drammaturgo.
Nel nome di Shakespeare e, più in generale, del teatro, le arti dialogano per la costruzione di nuove
scenografie basate su incontro e confronto di linguaggi differenti.
Per fare spettacolo anche della “costruzione” della scena.
Il progetto Una stanza tutta per sé è ideato dall’ Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico e
dal Dipartimento Cultura – Ufficio Programmazione e Gestione Spazi Culturali di Roma Capitale, a cura di
Valeria Arnaldi e Paolo Ruffini.
Partner Mondo Bizzarro, Sponsor Tecnico Artsfactory e Ipsecomunicazione.
In collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
maxi-installazioni – a misura d’attore – concepite come vere e proprie scenografie. Nella rassegna Una
stanza tutta per sé, il cui titolo omaggia l’opera di Virginia Woolf, ognuna delle cinque stanze della Casa
dei Teatri si trasforma in un universo a sé, capace di rievocare e ospitare drammi e commedie. Visioni, tra
letteratura, scena e arte. La prima edizione della rassegna, Visioni da Shakespeare, punta i riflettori su
alcuni dei maggiori capolavori del drammaturgo inglese: Amleto, Sogno di una notte di mezza estate, La
Tempesta, Giulio Cesare, Romeo e Giulietta.
Gli artisti chiamati a costruirne le atmosfere e a immaginarne lo spazio scenico sono Saturno Buttò, Luisa
Montalto e Daikichi Amano, Jacopo Ricciardi, Lidia Bachis, Massimo Attardi che realizzano installazioni
site specific studiate per farsi teatro, vere e proprie scenografie d'autore. Anzi, d'artista.
Ad accogliere i visitatori è Amleto nella lettura di Saturno Buttò, alzata macabra che invita l'osservatore
a interrogarsi su vanità e memoria. In un bosco surreale a tinte vivaci, sorta di Eden contemporaneo,
Luisa Montalto colloca a contrasto le opere fotografiche del giapponese Daikichi Amano nelle suggestioni
magiche di Sogno di una notte di mezza estate, tra farfalle in gabbia e fusioni di uomo e natura.
Ancora magia per i lavori digitali di Jacopo Ricciardi ispirati a Romeo e Giulietta e alla regina Mab,
monologo "fatato" di Mercuzio. La statuaria classica è fonte d'ispirazione per le tele libere di Lidia Bachis,
rievocazione pop di Giulio Cesare. A chiudere il percorso è il rifiuto dell'illusione nell'opera di Massimo
Attardi per La Tempesta.
Ogni stanza diviene una scatola scenica animata dalle azioni teatrali del gruppo Fluidonumero9 guidato
da Alessandro Fabrizi in collaborazione con The Company.Nelle stanze, tra le pieghe delle parole ed i
fantasmi dell’immaginario del Bardo s’infiltrano sei attori (Marco Quaglia, Nicoletta Cefaly, Marco di Campli
San Vito, Tommaso Capodanno, Leonardo Gambardella, Paola Carnali) che ne evocano i pensieri e danno
materia alle parole dei protagonisti delle opere. Un racconto che si snoda per i visitatori/spettatori come
una passeggiata shakespeariana per incontrare nel corpo e nelle voci degli attori il destino intimo di Amleto,
il litigio “ecologico” di Titania e Oberon nel Sogno, la fantasia di Mercuzio nel vortice di Romeo e Giulietta,
la passione pubblica e privata di Marcantonio nel Giulio Cesare e, infine, la rinuncia alla magia di Prospero
ne La Tempesta. Dà il la a questo metafisico viaggio Il prologo che nella performance dal vivo all’esterno
della Casa dei Teatri , è affidato al Coro dell’Enrico V con l’invocazione alla Musa dell’Immaginazione .
La performance presente in video per tutta la durata della mostra sarà rappresentata venerdì 5 ottobre
nel corso dell’inaugurazione e domenica 7 ottobre (alle h.12 e alle h.16) con ingresso libero fino ad
esaurimento posti disponibili.
Inoltre, a cura della Biblioteca della Casa dei Teatri, una rassegna video propone alcune versioni
cinematografiche, tra le più popolari, delle opere del grande drammaturgo.
Nel nome di Shakespeare e, più in generale, del teatro, le arti dialogano per la costruzione di nuove
scenografie basate su incontro e confronto di linguaggi differenti.
Per fare spettacolo anche della “costruzione” della scena.
Il progetto Una stanza tutta per sé è ideato dall’ Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico e
dal Dipartimento Cultura – Ufficio Programmazione e Gestione Spazi Culturali di Roma Capitale, a cura di
Valeria Arnaldi e Paolo Ruffini.
Partner Mondo Bizzarro, Sponsor Tecnico Artsfactory e Ipsecomunicazione.
In collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
05
ottobre 2012
Una stanza tutta per sé. Visioni da Shakespeare
Dal 05 ottobre al 15 novembre 2012
arte contemporanea
Location
CASA DEI TEATRI – VILLINO CORSINI
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Vernissage
5 Ottobre 2012, ore 12
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore