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Riccardo Freddi – Sono finiti in prigione
Con una semplice e istintiva affermazione “mah, sono finiti in prigione” è
stato lo stesso Freddi a definire il senso di questa serie di ritratti. Ammetto di aver sorriso sentendolo rispondere così alla mia domanda: “ma
chi sono questi soggetti?”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con una semplice e istintiva affermazione “mah, sono finiti in prigione” è
stato lo stesso Freddi a definire il senso di questa serie di ritratti. Ammetto di aver sorriso sentendolo rispondere così alla mia domanda: “ma
chi sono questi soggetti?”.
Poco altro si dovrebbe scrivere. Sono finiti in prigione, semplice e casuale, perché chiunque ci può finire, in un trapasso in cui si viene denudati, anche e forse soprattutto nellʼanima. Ed è così che la caratterizzazione fisiognomica diviene esibizione di una profonda interiorità.
Questi volti ci circondano, interrogandoci, cercano con insistenza di entrare in relazione con noi, che rimaniamo altezzosi e implacabili sula difensiva. Noi siamo fuori, per il momento. Noi crediamo di non avere nulla da condividere.
Uomini la cui intensità degli sguardi e dei volti trascende lʼindividualità
del soggetto raffigurato. E il presunto criminale “finito in prigione” si eleva da questo ruolo uscendo da quella gabbia fisica, mentale e morale in
cui si trova rinchiuso, per interrogarci implacabile e con implacabile insistenza.
Freddi lavora sulla tela con grande cura, lentamente, utilizza minute
pennellate per non trascurare nessun elemento espressivo, nessun parquattro/
2012
1.1_ZENONE
contemporanea
ottobre
stato lo stesso Freddi a definire il senso di questa serie di ritratti. Ammetto di aver sorriso sentendolo rispondere così alla mia domanda: “ma
chi sono questi soggetti?”.
Poco altro si dovrebbe scrivere. Sono finiti in prigione, semplice e casuale, perché chiunque ci può finire, in un trapasso in cui si viene denudati, anche e forse soprattutto nellʼanima. Ed è così che la caratterizzazione fisiognomica diviene esibizione di una profonda interiorità.
Questi volti ci circondano, interrogandoci, cercano con insistenza di entrare in relazione con noi, che rimaniamo altezzosi e implacabili sula difensiva. Noi siamo fuori, per il momento. Noi crediamo di non avere nulla da condividere.
Uomini la cui intensità degli sguardi e dei volti trascende lʼindividualità
del soggetto raffigurato. E il presunto criminale “finito in prigione” si eleva da questo ruolo uscendo da quella gabbia fisica, mentale e morale in
cui si trova rinchiuso, per interrogarci implacabile e con implacabile insistenza.
Freddi lavora sulla tela con grande cura, lentamente, utilizza minute
pennellate per non trascurare nessun elemento espressivo, nessun parquattro/
2012
1.1_ZENONE
contemporanea
ottobre
06
ottobre 2012
Riccardo Freddi – Sono finiti in prigione
Dal 06 ottobre al 06 novembre 2012
arte contemporanea
Location
1.1_ZENONE CONTEMPORANEA
Reggio Nell'emilia, Via San Zenone, 11, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via San Zenone, 11, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
6 Ottobre 2012, ore 18
Autore