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Mimmo Germanà – Mi ritorni in mente
Ca’ di Fra’ presenta una personale di lavori degli anni 1970 – 1991, opere di grandi dimensioni come “ Le quattro stagioni ” (cm 200x440cm) o “L’isola felice” (cm198x300) coabitano con lavori su carta; un tripudio di colore, sogno e poesia.
Comunicato stampa
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Mimmo Germanà (Catania 1944-Busto Arsizio 1992).
Il primo dei non eletti.
Siamo agli albori della Transavanguardia (1979).
Un gruppo di giovani artisti condivide il bisogno di un ritorno alla pittura come principale forma d’espressione dopo il vento Concettuale.
Un recupero delle proprie radici, un volgere lo sguardo ad un passato remoto che viene riconosciuto come fonte prima di identità. I compagni di strada sono Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Sandro Chia, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, e il loro teorico un giovane Achille Bonito Oliva.
Insieme partecipano alla Biennale di Venezia del 1980. Insieme iniziano una avventura. Ma per Germanà la vita ha in mente un cammino solitario e non facilmente codificabile in schemi precisi e netti. E, come sempre, la vita e i suoi dadi determineranno, poi, i percorsi personali di ognuno.
Autodidatta, impastatore di luce e colore.
Crea la tridimensionalità grazie alla matericità della sua pittura, alla forma che assumono le sue figure. In lui la luce assorbe ogni sfumatura, ogni ombra, dando vita ad un’ immagine piena e carnale.
Riaffiora prepotente, in lui, il ricordo simbolista e la forza neoespressionista.
Riversa i colori della terra che ama sulle tele, lasciando filtrare il
colore puro, denso, “fisico”; un fiume caldo direttamente dal suo
animo dilaga sulla tela accogliente.
Cielo e terra si sposano nell’ abbagliante luce tipica della sua terra.
Un universo altro, una Natura tanta, piena, assoluta, un’ assenza totale di Tempo.
Personalità poliedrica la sua; impastata con una sensibilità sopraffina, dai
nervi scoperti e dal dolore di vivere cocente.
Impossibile sopravvivere, impossibile dimenticarlo.
Ca’ di Fra’ presenta una personale di lavori degli anni 1970 - 1991, opere di grandi dimensioni come “ Le quattro stagioni ” (cm 200x440cm) o “L’isola felice” (cm198x300) coabitano con lavori su carta; un tripudio di colore, sogno e poesia.
Un omaggio ad un uomo visionario e ad un artista che sapeva sognare a colori.
Manuela Composti
Il primo dei non eletti.
Siamo agli albori della Transavanguardia (1979).
Un gruppo di giovani artisti condivide il bisogno di un ritorno alla pittura come principale forma d’espressione dopo il vento Concettuale.
Un recupero delle proprie radici, un volgere lo sguardo ad un passato remoto che viene riconosciuto come fonte prima di identità. I compagni di strada sono Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Sandro Chia, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, e il loro teorico un giovane Achille Bonito Oliva.
Insieme partecipano alla Biennale di Venezia del 1980. Insieme iniziano una avventura. Ma per Germanà la vita ha in mente un cammino solitario e non facilmente codificabile in schemi precisi e netti. E, come sempre, la vita e i suoi dadi determineranno, poi, i percorsi personali di ognuno.
Autodidatta, impastatore di luce e colore.
Crea la tridimensionalità grazie alla matericità della sua pittura, alla forma che assumono le sue figure. In lui la luce assorbe ogni sfumatura, ogni ombra, dando vita ad un’ immagine piena e carnale.
Riaffiora prepotente, in lui, il ricordo simbolista e la forza neoespressionista.
Riversa i colori della terra che ama sulle tele, lasciando filtrare il
colore puro, denso, “fisico”; un fiume caldo direttamente dal suo
animo dilaga sulla tela accogliente.
Cielo e terra si sposano nell’ abbagliante luce tipica della sua terra.
Un universo altro, una Natura tanta, piena, assoluta, un’ assenza totale di Tempo.
Personalità poliedrica la sua; impastata con una sensibilità sopraffina, dai
nervi scoperti e dal dolore di vivere cocente.
Impossibile sopravvivere, impossibile dimenticarlo.
Ca’ di Fra’ presenta una personale di lavori degli anni 1970 - 1991, opere di grandi dimensioni come “ Le quattro stagioni ” (cm 200x440cm) o “L’isola felice” (cm198x300) coabitano con lavori su carta; un tripudio di colore, sogno e poesia.
Un omaggio ad un uomo visionario e ad un artista che sapeva sognare a colori.
Manuela Composti
25
ottobre 2012
Mimmo Germanà – Mi ritorni in mente
Dal 25 ottobre al 07 dicembre 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA CA’ DI FRA’
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-19
sabato solo per appuntamento
Vernissage
25 Ottobre 2012, h 18.00 - 21.00
Autore
Curatore