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Anders Petersen – Roma, a diary 2012
Il fotografo, residente al museo fra giugno e luglio, è tornato a lavorare sulla città di Roma, realizzando, dopo sette anni dalla sua prima “Rome Commission”, un nuovo diario di cui saranno in mostra trenta fotografie accanto a dieci immagini inedite del diario del 2005.
Nei suoi scatti, caratterizzati dall’uso di un bianco e nero contrastato, colpisce il forte rapporto tra il soggetto e il fotografo, la relazione, il dispiegarsi della realtà attraverso una singola fotografia; le parole del fotografo stesso ben descrivono questo processo: “per me, è l’incontro che conta, le immagini sono molto meno importanti“.
Eletto “fotografo dell’anno” a Les Rencontres d’Arles nel 2003, Petersen è direttore della Scuola di Fotografia e Cinema di Göteborg.
Il diario fotografico realizzato da Petersen confluisce nella mostra Rome, a diary 2012 - a cura di Marco Delogu e in programma al MACRO, nell’ambito del Festival, dal 21 settembre al 28 ottobre 2012 - che include dieci immagini inedite del diario del 2005 e trenta fotografie realizzate durante l’ultima residenza.
In quest’ultimo soggiorno romano Petersen rivela un animo ancora più sentimentale che lo porta a perlustrare la città alla ricerca di espressioni, momenti, simboli, situazioni legati alla vita di coppia e familiare. Il fotografo trae ispirazione dalla sua compagna Julia, a cui è molto legato, che gli fornisce il leitmotiv che si cela dietro ogni suo scatto.
Infatti tutto nasce dai ritratti di Julia - che lo segue per una settimana durante il suo soggiorno romano - e continua in un mondo dove il tempo si ferma e la città si adagia, la Roma che il fotografo e la compagna hanno trovato molti anni fa in un loro viaggio post-adolescenziale: le vecchie macchine, i monumenti trascurati dai turisti, lo zoo, gli animali, i manifesti, la Ostia di sempre, i bar e l’incontro di moltissime altre persone.
Petersen esplora Roma anche in solitudine. Torna sui luoghi dell’inverno 2005, nel bar di piazza Vittorio, dagli stessi avventori e amici. Entra nelle case cercando facce, corpi e tatuaggi fotografati con la piccola macchina perché, come lui stesso afferma, “non voglio apparire un fotografo, non voglio mettere quella barriera”.
La fotografia di Anders Petersen è caratterizzata dall’uso del bianco e nero contrastato, dal forte rapporto tra il soggetto e il fotografo: la relazione, il dispiegarsi della realtà attraverso una singola fotografia. Le sue stesse parole ben descrivono questo processo: “per me, è l’incontro che conta, le immagini sono molto meno importanti“. La fotografia di Anders Petersen è totalmente dedita all’essere umano, all'enigma che lo accompagna, alla solitudine e alla forza del sentimento.
Si ringraziano Fotoforniture Guido Sabatini e Hahnemühle FineArt.
Note biografiche
Anders Petersen è nato nel 1944 a Stoccolma, in Svezia. Studia fotografia con Christer Stromholm presso la scuola di fotografia di Stoccolma. Nel 1967 inizia a fotografare le notti di prostitute, travestiti, ubriachi, amanti e tossicodipendenti in un bar di Amburgo chiamato Café Lehmitz. Il progetto dura tre anni e dà vita a un libro, pubblicato otto anni dopo in Germania e considerato fondamentale nella storia della fotografia europea.
Eletto “fotografo dell’anno” a Les Rencontres d'Arles nel 2003, Petersen insegna presso la scuola di Christer Stromholm e diventa direttore della Scuola di Fotografia e Cinema di Göteborg.
L’artista prosegue la sua indagine nelle carceri, nei manicomi e nelle case per anziani. Per un lungo periodo vive in una prigione di massima sicurezza dove realizza le fotografie del libro Fangelse (Norstedt, 1984). Nel 2005 FOTOGRAFIA - Festival Internazionale di Roma lo sceglie per la Commissione Roma, progetto che il Festival affida ogni anno a un fotografo di fama internazionale per la realizzazione di un ritratto della città, in totale libertà interpretativa. Nasce così Rome, a diary 2012, un diario di luoghi e personaggi alienati, isolati dal contesto e non facilmente riconducili all’immagine convenzionale della Capitale. La forma del diario per immagini, destabilizzanti e violente, torna anche nel 2009 con Dear Diary (Gun Gallery, 2009) e in City Diary (Steidl, 2011).
Costanti sono, negli anni, i riconoscimenti internazionali e nel 2010 è anche giudice del BMW Prize a Paris Photo.
Roma, settembre 2012
INFO PUBBLICO
MACRO
via Nizza 138, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 21.00 apertura dei cancelli (via Nizza 138 e via Reggio Emilia 54) per accedere agli spazi liberi: foyer, Hall, ristorante, caffetteria, terrazza e spazio Area.
MACRO Testaccio
piazza O. Giustiniani 4, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 16.00-22.00
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)
INGRESSO
MACRO via Nizza
Tariffa intera: non residenti 12,00 €, residenti 11,00 €.
Tariffa ridotta: non residenti 10,00 €, residenti 9,00 €.
MACRO Testaccio
Tariffa intera: 5 €
Tariffa ridotta: 3 €
MACRO via Nizza + MACRO Testaccio
Tariffa intera: non residenti 14,50 €, residenti 13,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Informazioni sugli aventi diritto alle riduzioni: www.museomacro.org
INFO: +39 06 67 10 70 400
www.museomacro.org
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INFO STAMPA
Ufficio Stampa MACRO
T. +39 06 67 10 70 443 / stampa.macro@comune.roma.it
Maria Bonmassar / M. +39 335 49 03 11 / maria.bonmassar@tiscali.it
Ludovica Solari / M. +39 335 577 17 37 / ludovicasolari@gmail.com
Anders Petersen – Roma, a diary 2012
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)