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Susanna Horvatovicová – Credere nel Vuoto
“Funambolo…ignoto, vuoto, attraversamento , calcolo di un’assenza tradotta in rigore, coordinate dell’impossibile educate all’equilibrio. Comportamento disobbediente che riempie il “vuoto” di poesia.”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Porta Blu Presenta
>
> "Un Dipinto Uno"
>
> Opera unica di Giuliano Pastori
>
> Titolo: Credere nel vuoto
>
> mostra personale a cura di Susanna Horvatovičová
>
> Inaugurazione: Sabato 22 settembre 2012 - ore 19
> fino al 4 ottobre 2012
>
> presso La Porta Blu Gallery
> Arco degli Acetari 40, Roma
>
>
>
> “Funambolo…ignoto, vuoto, attraversamento , calcolo di un’assenza
> tradotta in rigore, coordinate dell’impossibile educate
> all’equilibrio. Comportamento disobbediente che riempie il “vuoto” di
> poesia.”
>
> Giuliano Pastori
>
> Nel corso della vita ciascuno di noi si trova ad intraprendere un
> viaggio, c'è chi sceglie mete lontane e magari decide di valicare il
> grande oceano Atlantico trasformando la propria esperienza in un
> percorso mentale e artistico. La grande tela 2 x 3 metri “Credere nel
> vuoto” dell'artista romano Giuliano Pastori è nata proprio
> dall'esperienza di un viaggio intercontinentale compiuto in America, a
> New York.
> La mostra personale di Pastori, curata da Susanna Horvatovicova, fa
> parte della rassegna espositiva ”Un Dipinto Uno” organizzata e tenuta
> presso la Porta Blu Gallery di Roma.
>
> L'Opera unica “Credere nel vuoto” di Giuliano Pastori non è la
> semplice trascrizione di un semplice viaggio o di un diario di bordo
> transoceanico ma può essere considerato la metafora poetica di un
> attraversamento, del salto nel vuoto dell'artista da un luogo
> conosciuto ad uno ignoto, come il momento di passaggio dal continente
> europeo a quello americano. Lo stesso titolo della tela 2 x 3 metri,
> “Credere nel vuoto”, è tratto dall'omonimo romanzo di Philippe Petit,
> dedicato ad un funambolo che ebbe il coraggio di attraversare su una
> corda sospesa nel vuoto le due Torri gemelle di New York, prima della
> tragedia del 11 settembre.
> La grande tela di Pastori si ispira dunque alla storia di un funambolo
> che cammina sulla corda e guarda davanti a sé e sotto di sé il mondo,
> consapevole della distanza che lo separa dalla terra. La libertà
> sembra non essere più un'utopia e, pur rischiando la vita, si trova
> lontano dalle cose terrene, quasi sul punto di volare o nuotare tra le
> nuvole. L'opera pittorica di Pastori nasce proprio dall'immagine di un
> funambolo, che diventa una metafora dell'attraversamento, del percorso
> materiale ed mentale dell'artista che vaga da una terra nota verso una
> ancora ignota. E' un inno al coraggio di mettersi in discussione e di
> scoprire, ma anche la voglia di sospendere il giudizio e di lasciare
> spazio alla fantasia, mantenendo l'alone di mistero di un luogo
> sconosciuto prima che si scopra il suo contenuto. Nel grande quadro,
> l'azione mentale e fisica del viaggiare è resa da Pastori
> semplicemente con uno spazio luminoso e vuoto, dove le cose possono
> essere solo immaginate nella loro assenza vitale. L'immagine del
> funambolo che si esibisce su una corda sospesa affiora così nella
> grande tela “Credere nel vuoto” e misura lo spazio tra i quattro
> continenti, rivelando la ricerca dell'artista di un equilibrio
> precario tra un approccio razionale e uno irrazionale nei confronti
> del mondo. La pennellata dinamica di matrice espressionista e a tratti
> astratta della tela esalta gli spazi vuoti che mette in luce
> l'inquietudine interiore dell'artista di fronte alla definizione e
> interpretazione di una società globalizzata, multietnica e dinamica ma
> anche incerta del proprio futuro, definita dal sociologo Zygmunt
> Bauman come “società liquida”.
>
> Il dipinto di Giuliano Pastori sarà accompagnato da un ciclo
> fotografico di ritratti multietnici in miniatura e da una serie di
> pannelli di plexiglass dipinti con mappe, e da scritte “one way”
> secondo la segnaletica stradale newyorkese. Il percorso installativo
> guiderà lo spettatore lungo gli ambienti de La Porta Blu Gallery alla
> scoperta dell'Opera unica “Credere nel vuoto”.
>
> Susanna Horvatovicova
>
> "Un Dipinto Uno"
>
> Opera unica di Giuliano Pastori
>
> Titolo: Credere nel vuoto
>
> mostra personale a cura di Susanna Horvatovičová
>
> Inaugurazione: Sabato 22 settembre 2012 - ore 19
> fino al 4 ottobre 2012
>
> presso La Porta Blu Gallery
> Arco degli Acetari 40, Roma
>
>
>
> “Funambolo…ignoto, vuoto, attraversamento , calcolo di un’assenza
> tradotta in rigore, coordinate dell’impossibile educate
> all’equilibrio. Comportamento disobbediente che riempie il “vuoto” di
> poesia.”
>
> Giuliano Pastori
>
> Nel corso della vita ciascuno di noi si trova ad intraprendere un
> viaggio, c'è chi sceglie mete lontane e magari decide di valicare il
> grande oceano Atlantico trasformando la propria esperienza in un
> percorso mentale e artistico. La grande tela 2 x 3 metri “Credere nel
> vuoto” dell'artista romano Giuliano Pastori è nata proprio
> dall'esperienza di un viaggio intercontinentale compiuto in America, a
> New York.
> La mostra personale di Pastori, curata da Susanna Horvatovicova, fa
> parte della rassegna espositiva ”Un Dipinto Uno” organizzata e tenuta
> presso la Porta Blu Gallery di Roma.
>
> L'Opera unica “Credere nel vuoto” di Giuliano Pastori non è la
> semplice trascrizione di un semplice viaggio o di un diario di bordo
> transoceanico ma può essere considerato la metafora poetica di un
> attraversamento, del salto nel vuoto dell'artista da un luogo
> conosciuto ad uno ignoto, come il momento di passaggio dal continente
> europeo a quello americano. Lo stesso titolo della tela 2 x 3 metri,
> “Credere nel vuoto”, è tratto dall'omonimo romanzo di Philippe Petit,
> dedicato ad un funambolo che ebbe il coraggio di attraversare su una
> corda sospesa nel vuoto le due Torri gemelle di New York, prima della
> tragedia del 11 settembre.
> La grande tela di Pastori si ispira dunque alla storia di un funambolo
> che cammina sulla corda e guarda davanti a sé e sotto di sé il mondo,
> consapevole della distanza che lo separa dalla terra. La libertà
> sembra non essere più un'utopia e, pur rischiando la vita, si trova
> lontano dalle cose terrene, quasi sul punto di volare o nuotare tra le
> nuvole. L'opera pittorica di Pastori nasce proprio dall'immagine di un
> funambolo, che diventa una metafora dell'attraversamento, del percorso
> materiale ed mentale dell'artista che vaga da una terra nota verso una
> ancora ignota. E' un inno al coraggio di mettersi in discussione e di
> scoprire, ma anche la voglia di sospendere il giudizio e di lasciare
> spazio alla fantasia, mantenendo l'alone di mistero di un luogo
> sconosciuto prima che si scopra il suo contenuto. Nel grande quadro,
> l'azione mentale e fisica del viaggiare è resa da Pastori
> semplicemente con uno spazio luminoso e vuoto, dove le cose possono
> essere solo immaginate nella loro assenza vitale. L'immagine del
> funambolo che si esibisce su una corda sospesa affiora così nella
> grande tela “Credere nel vuoto” e misura lo spazio tra i quattro
> continenti, rivelando la ricerca dell'artista di un equilibrio
> precario tra un approccio razionale e uno irrazionale nei confronti
> del mondo. La pennellata dinamica di matrice espressionista e a tratti
> astratta della tela esalta gli spazi vuoti che mette in luce
> l'inquietudine interiore dell'artista di fronte alla definizione e
> interpretazione di una società globalizzata, multietnica e dinamica ma
> anche incerta del proprio futuro, definita dal sociologo Zygmunt
> Bauman come “società liquida”.
>
> Il dipinto di Giuliano Pastori sarà accompagnato da un ciclo
> fotografico di ritratti multietnici in miniatura e da una serie di
> pannelli di plexiglass dipinti con mappe, e da scritte “one way”
> secondo la segnaletica stradale newyorkese. Il percorso installativo
> guiderà lo spettatore lungo gli ambienti de La Porta Blu Gallery alla
> scoperta dell'Opera unica “Credere nel vuoto”.
>
> Susanna Horvatovicova
22
settembre 2012
Susanna Horvatovicová – Credere nel Vuoto
Dal 22 settembre al 04 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
LAPORTABLU GALLERY
Roma, Arco Degli Acetari, 40, (Roma)
Roma, Arco Degli Acetari, 40, (Roma)
Orario di apertura
mercoledi, giovedi, sabato ore 17-20
Vernissage
22 Settembre 2012, h 19.30
Autore
Curatore