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Patrizio Travagli
Edward Cutler Gallery è lieta di presentare una mostra di opere recenti dell’artista Italiano, Patrizio
Travagli (n. 1972, Firenze). La mostra si concentrerà su opere dipinte, frutto della sua ricerca nel campo
della fisica della luce. La mostra si svolgerà dal 28 settembre al 3 novembre, con un’anteprima giovedì 27 settembre, ore 18:00 – 21:00.
Comunicato stampa
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Travagli (n. 1972, Firenze). La mostra si concentrerà su opere dipinte, frutto della sua ricerca nel campo
della fisica della luce. La mostra si svolgerà dal 28 settembre al 3 novembre, con un'anteprima giovedì 27
settembre, ore 18:00 – 21:00.
L'effetto astratto e visivamente elettrico dei dipinti sorprendenti di Travagli arriva da un processo sia
chimico sia fisico ottenuto in un arco di tempo di anni. Il primo atto della lavorazione, in genere su tela e
pannelli di legno, è la preparazione della base, fatta con pennellate importanti, per l'applicazione delle
foglie metalliche. Queste foglie, descritte dall'artista come "cellule", hanno subito un processo di
ossidazione (per dirla con l'artista di “acquisizione di informazioni dall'ambiente”) che è iniziato anni
prima, nello studio dell'artista o nella sua scuola d'Arte di Firenze. Oro, argento, alluminio, rame, ottone,
materiali usati da Travagli, assumono un aspetto diverso nel tempo. Le foglie, conservate una sopra l'altra
in contenitori aperti, assumono colorazioni in forme astratte, attraverso una mutazione che è determinata
da fluttuazioni di temperatura, luce ed umidità.
Ciò si traduce in un archivio di cellule che nel corso del tempo hanno progressivamente cambiato aspetto,
assorbendo informazioni dallo stesso ambiente vissuto dall'artista. Queste sono poi selezionate da Travagli
per creare opere, in un processo di applicazione che egli stesso paragona alla creazione di mosaici
attraverso l'accurato posizionamento della singola tessera colorata.
Le superfici sono costruite da dialoghi che emergono tra le varie cellule. Qualcuna si frammenta e
consente di scorgere un'altra superficie alternando ossidazioni a superfici intonse, forse suggerendo
un'altra dimensione. I dipinti cominciano ad assumere le loro caratteristiche individuali, ciascuno
assolutamente unico e non ripetibile, anche se contenenti materiale genetico simile l'uno all'altro.
L'atto finale è l'applicazione di una vernice che arresta il processo di ossidazione, congelando il tempo al
suo stato attuale, e fermando il cambiamento. La realizzazione dei dipinti Travagli è dunque solo il
capitolo finale di un processo iniziato anni prima con la conservazione delle foglie: la chiusura di un ciclo.
Per ulteriori informazioni e immagini si prega di contattare la galleria
Note per i redattori
Patrizio Travagli si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1993, e dal 1995 ha
regolarmente insegnato pittura e scultura presso istituti d'arte in giro per l'Italia. Nel 2003 ha fondato, e
ne è tutt'ora il Direttore, dell'Accademia d'Arte Ad'A a Firenze. Dal 1996 ha esposto le sue opere a livello
internazionale in mostre collettive e personali, nel 2011 ha esposto durante la 54° Biennale di Venezia
("Bulk" Nel Padiglione del Costa Rica), e ha partecipato ad in un'installazione commemorativa
dell'Ospedale degli Innocenti a Firenze ("Aleph - Figli d'Italia "). Il suo lavoro si trova in collezioni private e
corporate in Svizzera, Italia, Austria, Olanda, Russia ed Emirati Arabi.
La Edward Cutler Gallery opera in associazione con la John Martin Gallery di Londra (www.jmlondon.com)
e con la Marc de Puechredon di Zurigo e Basilea (www.puechredon.com). L'obiettivo dello spazio milanese
è quello di introdurre alcuni degli artisti più popolari e di successo delle gallerie di Londra e di Zurigo, ma
anche quello di esporre per la prima volta una nuova generazione di artisti scoperti da Edward Cutler
stesso. La galleria, situata nel cuore di Brera, si è recentemente spostata nel secondo cortile interno di
Via Dell'Orso 12, uno spazio luminoso, diviso in tre sezioni che si sviluppa su 110 m2.
della fisica della luce. La mostra si svolgerà dal 28 settembre al 3 novembre, con un'anteprima giovedì 27
settembre, ore 18:00 – 21:00.
L'effetto astratto e visivamente elettrico dei dipinti sorprendenti di Travagli arriva da un processo sia
chimico sia fisico ottenuto in un arco di tempo di anni. Il primo atto della lavorazione, in genere su tela e
pannelli di legno, è la preparazione della base, fatta con pennellate importanti, per l'applicazione delle
foglie metalliche. Queste foglie, descritte dall'artista come "cellule", hanno subito un processo di
ossidazione (per dirla con l'artista di “acquisizione di informazioni dall'ambiente”) che è iniziato anni
prima, nello studio dell'artista o nella sua scuola d'Arte di Firenze. Oro, argento, alluminio, rame, ottone,
materiali usati da Travagli, assumono un aspetto diverso nel tempo. Le foglie, conservate una sopra l'altra
in contenitori aperti, assumono colorazioni in forme astratte, attraverso una mutazione che è determinata
da fluttuazioni di temperatura, luce ed umidità.
Ciò si traduce in un archivio di cellule che nel corso del tempo hanno progressivamente cambiato aspetto,
assorbendo informazioni dallo stesso ambiente vissuto dall'artista. Queste sono poi selezionate da Travagli
per creare opere, in un processo di applicazione che egli stesso paragona alla creazione di mosaici
attraverso l'accurato posizionamento della singola tessera colorata.
Le superfici sono costruite da dialoghi che emergono tra le varie cellule. Qualcuna si frammenta e
consente di scorgere un'altra superficie alternando ossidazioni a superfici intonse, forse suggerendo
un'altra dimensione. I dipinti cominciano ad assumere le loro caratteristiche individuali, ciascuno
assolutamente unico e non ripetibile, anche se contenenti materiale genetico simile l'uno all'altro.
L'atto finale è l'applicazione di una vernice che arresta il processo di ossidazione, congelando il tempo al
suo stato attuale, e fermando il cambiamento. La realizzazione dei dipinti Travagli è dunque solo il
capitolo finale di un processo iniziato anni prima con la conservazione delle foglie: la chiusura di un ciclo.
Per ulteriori informazioni e immagini si prega di contattare la galleria
Note per i redattori
Patrizio Travagli si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1993, e dal 1995 ha
regolarmente insegnato pittura e scultura presso istituti d'arte in giro per l'Italia. Nel 2003 ha fondato, e
ne è tutt'ora il Direttore, dell'Accademia d'Arte Ad'A a Firenze. Dal 1996 ha esposto le sue opere a livello
internazionale in mostre collettive e personali, nel 2011 ha esposto durante la 54° Biennale di Venezia
("Bulk" Nel Padiglione del Costa Rica), e ha partecipato ad in un'installazione commemorativa
dell'Ospedale degli Innocenti a Firenze ("Aleph - Figli d'Italia "). Il suo lavoro si trova in collezioni private e
corporate in Svizzera, Italia, Austria, Olanda, Russia ed Emirati Arabi.
La Edward Cutler Gallery opera in associazione con la John Martin Gallery di Londra (www.jmlondon.com)
e con la Marc de Puechredon di Zurigo e Basilea (www.puechredon.com). L'obiettivo dello spazio milanese
è quello di introdurre alcuni degli artisti più popolari e di successo delle gallerie di Londra e di Zurigo, ma
anche quello di esporre per la prima volta una nuova generazione di artisti scoperti da Edward Cutler
stesso. La galleria, situata nel cuore di Brera, si è recentemente spostata nel secondo cortile interno di
Via Dell'Orso 12, uno spazio luminoso, diviso in tre sezioni che si sviluppa su 110 m2.
27
settembre 2012
Patrizio Travagli
Dal 27 settembre al 03 novembre 2012
arte contemporanea
Location
EDWARD CUTLER GALLERY
Milano, Via Dell'orso, 12, (Milano)
Milano, Via Dell'orso, 12, (Milano)
Vernissage
27 Settembre 2012, h 18-21
Autore