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Matteo Fato – Cose Naturali
Il progetto espositivo Cose Naturali nasce dal desiderio di rivisitare in chiave contemporanea l’idea di “Natura Morta”, partendo dalla definizione individuata da Giorgio Vasari nel suo più famoso trattato, in cui identificò il genere come l’aspetto delle “Cose naturali”.
Comunicato stampa
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Il progetto espositivo Cose Naturali nasce dal desiderio di rivisitare in chiave contemporanea l'idea di “Natura Morta”, partendo dalla definizione individuata da Giorgio Vasari nel suo più famoso trattato Le vite de' più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani da Cimabue, insino a' tempi nostri (1550) in cui identificò il genere come l'aspetto delle “Cose naturali”.
Il progetto prende in esame la ricerca dell'oggetto pittorico in quanto rappresentazione, equiparando l'immagine ad un oggetto e l'oggetto ad una immagine. Lo spazio rappresentativo per Fato assurge a ‘cosa’ indipendentemente dai linguaggi espressivi impiegati (pittura, disegno, incisione, scultura, e audiovisivo). L’elemento fondante è una riflessione quasi metafisica sulla pittura, concepita dall’artista quale manifestazione ontologica della realtà.
La ricerca di una tensione espressiva quanto mai instabile fra parola ed immagine sono da sempre motivo di ricerca ed interesse per l’artista, che non concepisce la categoria metodologica della separazione, che ritiene offuschi la possibilità di comprensione delle cose. Fato vuole al contrario, e in questa specifica occasione, aprirsi con un ampio respiro alla comprensione della realtà attraverso le cose e attraverso l’unitarietà dei diversi media.
In Cose Naturali Matteo Fato presenta pertanto un corpus di opere espressamente realizzato che spazia dalla pittura all’oggetto di riferimento tout court, per risolvere l’intera esposizione in un articolato assetto installativo, dove è da segnalare un ritorno importante per l’artista, quello all’impiego dell’olio su tela.
La mostra è dunque pensata come una mise en scène di altri tempi, come uno studiolo rinascimentale trasporto ai margini di una società liquida, in cui protagonista assoluta è propriamente la pittura intesa quale oggetto concettuale che occupa fisicamente uno spazio.
(Andrea Bruciati)
Matteo Fato è nato a Pescara, Italia, nel 1979. Vive e lavora tra la città natale e Parigi, dove, recentemente, ha concluso la residenza della Dena Foundation for Contemporary Art presso il Centre International des Recollets, con la mostra Vidéos_Dessins curata da Daniele Capra. Nel 2011 ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui la partecipazione alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Accademie. Tra le mostre personali più importanti si ricordano: (2011) Matteo Fato [Autoritratto(1)], alla Lithium/NOT Gallery, Napoli, Italia; Matteo Fato (osservando la parola), curated by Umberto Palestini, Casa natale di Raffaello/Bottega Giovanni Santi, Urbino, Italia; (2010) Il senso dell’ordine, AB23, Vicenza, Italia. Recentemente ha preso parte alle seguenti esposizioni collettive: (2012), 6° Premio Laguna, Arsenale di Venezia, Italia; (2011) Difetto come indizio del desiderio, curata da Andrea Bruciati, NEON>CAMPOBASE, Bologna, Italia, nel (2010) Libri d’Artista dalla collezione Consolandi 1919-2009, curata da Angela Vettese e Giorgio Maffei, Palazzo Reale, Italia. Nel 2008 in veste di Visiting professor, ha preso parte con Adrian Paci a un workshop presso la Fondazione Spinola Banna, Torino, e dal 2009 insegna Printmaking all’Accademia di Belle Arti di Urbino, Italia.
Il progetto prende in esame la ricerca dell'oggetto pittorico in quanto rappresentazione, equiparando l'immagine ad un oggetto e l'oggetto ad una immagine. Lo spazio rappresentativo per Fato assurge a ‘cosa’ indipendentemente dai linguaggi espressivi impiegati (pittura, disegno, incisione, scultura, e audiovisivo). L’elemento fondante è una riflessione quasi metafisica sulla pittura, concepita dall’artista quale manifestazione ontologica della realtà.
La ricerca di una tensione espressiva quanto mai instabile fra parola ed immagine sono da sempre motivo di ricerca ed interesse per l’artista, che non concepisce la categoria metodologica della separazione, che ritiene offuschi la possibilità di comprensione delle cose. Fato vuole al contrario, e in questa specifica occasione, aprirsi con un ampio respiro alla comprensione della realtà attraverso le cose e attraverso l’unitarietà dei diversi media.
In Cose Naturali Matteo Fato presenta pertanto un corpus di opere espressamente realizzato che spazia dalla pittura all’oggetto di riferimento tout court, per risolvere l’intera esposizione in un articolato assetto installativo, dove è da segnalare un ritorno importante per l’artista, quello all’impiego dell’olio su tela.
La mostra è dunque pensata come una mise en scène di altri tempi, come uno studiolo rinascimentale trasporto ai margini di una società liquida, in cui protagonista assoluta è propriamente la pittura intesa quale oggetto concettuale che occupa fisicamente uno spazio.
(Andrea Bruciati)
Matteo Fato è nato a Pescara, Italia, nel 1979. Vive e lavora tra la città natale e Parigi, dove, recentemente, ha concluso la residenza della Dena Foundation for Contemporary Art presso il Centre International des Recollets, con la mostra Vidéos_Dessins curata da Daniele Capra. Nel 2011 ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui la partecipazione alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Accademie. Tra le mostre personali più importanti si ricordano: (2011) Matteo Fato [Autoritratto(1)], alla Lithium/NOT Gallery, Napoli, Italia; Matteo Fato (osservando la parola), curated by Umberto Palestini, Casa natale di Raffaello/Bottega Giovanni Santi, Urbino, Italia; (2010) Il senso dell’ordine, AB23, Vicenza, Italia. Recentemente ha preso parte alle seguenti esposizioni collettive: (2012), 6° Premio Laguna, Arsenale di Venezia, Italia; (2011) Difetto come indizio del desiderio, curata da Andrea Bruciati, NEON>CAMPOBASE, Bologna, Italia, nel (2010) Libri d’Artista dalla collezione Consolandi 1919-2009, curata da Angela Vettese e Giorgio Maffei, Palazzo Reale, Italia. Nel 2008 in veste di Visiting professor, ha preso parte con Adrian Paci a un workshop presso la Fondazione Spinola Banna, Torino, e dal 2009 insegna Printmaking all’Accademia di Belle Arti di Urbino, Italia.
20
settembre 2012
Matteo Fato – Cose Naturali
Dal 20 settembre al 23 dicembre 2012
arte contemporanea
Location
JEROME ZODO CONTEMPORARY
Milano, Via Lambro, 7, (Milano)
Milano, Via Lambro, 7, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì, ore 10 - 19.
Vernissage
20 Settembre 2012, h 18.00
Autore