“Bi personal” è lo slogan che accompagna la duplice esposizione degli artisti Pigi (alias Pierluigi Paviola) ed Alberto Bongini che si terrà nel Trecentesco Palazzo Mistrot di Villarbasse dal 7 al 15 luglio. Due distinte mostre che si intrecciano in un unico evento proposto dalla curatrice Paola Simona Tesio.
Intitolata “Duels” la personale di Pigi è volta a diffondere la serie omonima dei lavori, in cui cavalieri stilizzati combattono in bilico su scenografie surreali immaginarie. Per l’autore il bianco e nero diviene per antonomasia la significazione del pessimismo e dell’apatia, che genera quasi impotenza, ma vuole anche essere un impulso all’azione, per esortare l’uomo a cambiare, a scegliere, a farsi artefice del proprio destino. Lavori che prendono vita da una prima matrice (esposta quest’anno al Padiglione Italia della Biennale di Venezia) in cui la tela viene lasciata al suo bianco originario e l’intervento dell’olio nero sulla superficie avviene inizialmente quasi per caso, con l’idea di tracciare degli schizzi, frutto di un fluire inconscio ed istintivo. Successivamente l’autore perviene ad un’evoluzione dei soggetti, scegliendo di realizzarli su supporti poveri di grandi dimensioni. La tela diviene così un canovaccio su cui lasciare inciso un tratto caratterizzato dall’immediatezza dei sensi. I soggetti non soltanto risultano immortalati durante le azioni di battaglia ma anche in scene epiche al ritorno da imprese o avventure. In alcune opere sono presenti dei Titani oppure da divinità come Poseidone e Odino, esseri soprannaturali che per la loro forza ed essenza simboleggiano la capacità di compiere imprese straordinarie.
“Rifrazioni di Luce” è il titolo della personale di Alberto Bongini, artista che si esprime mediante l'incursione di materiali brillanti e preziosi sulla superficie fotografica, pervenendo ad un'innovativa estetica definibile “neo-pop bizantina”. In essa si possono esperire degli aneliti klimtiani, ma l’elaborazione è del tutto personale ed originale. Per l’occasione le sue ideazioni verranno esposte all’esterno della sala in modo da far “accadere” la luce esterna direttamente sugli elementi incastonati, lasciando piena potenzialità espressiva alle opere. Perline, vetri, brillantini, elementi luminescenti si compenetrano ai colori accesi e cangianti liberando un’energia vitale che si libra in un’emozione d’intensa felicità. Del resto l’entusiasmo dell’artista è percepibile in ogni vibrazione che si estende radiosa allo sguardo. Se in alcune serie di lavori si è avvalso dell’immagine fotografica come forma di contaminazione e rimediazione, in altre vi è una ricerca stilistica astratta e peculiare, sempre dominata da uno slancio vitale inesauribile. In omaggio al trecentesco Palazzo Mistrot ideerà un lavoro intervenendo sulle architetture, prese da uno scatto e riportate sulla tela. L’opera sarà donata alla proprietaria Piera Capello, da sempre impegnata nella divulgazione di eventi artistici e culturali sul territorio.
L’evento è patrocinato dal comune di Villarbasse, da Palazzo Mistrot e dall’associazione “Amici di San Nazario”.