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Giuseppe Restano – Gli stati delle cose
Restano ha scelto di rappresentare la vita nella sua consueta normalità, sottoposta alla prospettiva trasversale della pittura, ad un’angolazione figurativa che indica la presenza di un occhio investigativo, vicino alla superficie delle forme, quasi ad osservarne le impronte nascoste, l’indecifrabilità sottile, la parzialità in campo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GIUSEPPE RESTANO – Gli stati delle cose
A cura di Gianluca Marziani
6 Luglio 2012 ore 18.30 – Gestalt Gallery inaugura la stagione estiva 2012 e
presenta, presso Palazzo Panichi, la mostra “Gli stati delle cose” di Giuseppe
Restano a cura di Gianluca Marziani, in collaborazione con il Comune di
Pietrasanta.
Dopo l’affermazione e il riconoscimento dei collezionisti e dei media della qualità,
della ricerca e della sperimentazione degli artisti proposti, GestaltGallery è pronta
per presentare la programmazione dell’estate 2012.
Giuseppe Restano, Massimo Caccia e Max Papeschi sono in ordine gli artisti che
riempiranno il calendario della galleria pietrasantina, preannunciandosi già come
mostre dai temi forti e interessanti.
La mostra personale Gli stati delle cose di Giuseppe Restano, organizzata in
collaborazione con il Comune di Pietrasanta, sarà inaugurata il 6 Luglio presso le
sale di Palazzo Panichi. L’iniziativa rappresenta uno dei principali appuntamenti
del programma di Pi.Co. “Pietrasanta Contemporanea” 2012, dedicati ad
analizzare e portare alla luce alcune delle più interessanti declinazioni espressive
del versante pittorico contemporaneo dell’ultima generazione.
Nella mostra Gli stati delle cose Giuseppe Restano ha scelto di rappresentare la
vita nella sua consueta normalità, sottoposta alla prospettiva trasversale della
pittura, ad un’angolazione figurativa che indica la presenza di un occhio
investigativo, vicino alla superficie delle forme, quasi ad osservarne le impronte
nascoste, l’indecifrabilità sottile, la parzialità in campo.
Luoghi. Oggetti. Presenze… Formule semplici, immediate per uno schema ideativo
ed elaborativo, una sorta di chiave empatica che apre un dialogo diretto col
fruitore, trascinandolo nei mondi raccolti delle cose condivisibili.
L’artista dipinge la consuetudine silente delle cose assolutamente normali.
Privilegia oggetti e luoghi tipici, riconoscibili ma senza dichiararli con evidenza. In
realtà agisce per continui close-up, captando dettagli e angolazioni lungo una
linea ideale che ci porta a Domenico Gnoli, ad una metafisica del feticcio in cui
l’oggetto si espande sulla tela, occupando lo spazio con frequenza geometrica,
verso il telaio delle forme reali, verso la tramatura geometrica che disegna una
quasi evidenza del vero.GESTALT GALLERY - Via Stagio Stagi 28, Pietrasanta (LU) - Tel. 0584/790900 - info@gestaltgallery.it
La natura “investigativa” di Restano focalizza campi da tennis, gomme per
cancellare, pompe di benzina, quaderni a quadretti, piscine, mattonelle, banchi
scolastici, palle da tennis, palloni da basket… un occhio privato (legato ad un
primo passaggio di natura fotografica) che elimina qualsiasi accenno dinamico e
fissa gli scenari nel loro vuoto astrale, quando qualcosa sembra appena avvenuta
o in fase di prossimo accadimento. Senti la sospensione gravitazionale,
un’atmosfera filmica che evoca memorie importanti, come le calde giornate
californiane di David Hockney, le stilizzazioni desertiche di Georgia O’Keeffe, gli
esterni stradali di Ed Ruscha… i dovuti richiami si trasformano nel quid investigativo
che Restano ha fatto proprio, creandosi una riconoscibilità di approccio, temi e
stile. Ecco gli stati possibili delle cose normali che improvvisamente diventano
anomale, talvolta inquietanti senza dirlo, troppo statiche per non nascondere una
seconda pelle e un mistero senza risposte.
Quella di Restano è una metafisica flat che recupera il candore caramelloso degli
anni Sessanta, mostrando il lato tattile delle forme reali, la loro amichevole
apparenza, quel candore soffuso da acquario del reale. Ma come accade
quando l’apparenza è troppo “appariscente”, qualcosa di ambiguo cresce e non
si rivela, distillandoci quel dubbio investigativo attorno al vero. La domanda finale
sorge ovvia: siamo sicuri di guardare una biglia, un calcio balilla, una pista da
atletica, una racchetta da ping pong? Forse aveva ragione Magritte quando
scrisse su un quadro: Ceci n'est pas une pipe.
Titolo: Gli stati delle cose
Artista: Giuseppe Restano
Tecnica: Olio su tela
Dove: Palazzo Panichi – Piazza Duomo (ingresso Via del Marzocco 1)
Info: Gestalt Gallery, C/o Via Stagio Stagi 28, Pietrasanta (LU)
Tel/ Fax (+39) 0584-790900;
Critica: Gianluca Marziani
Date: Dal 6 al 31 Luglio 2012
Inaugurazione: 6 Luglio ore 18.30
Catalogo: A cura di GestaltGallery
A cura di Gianluca Marziani
6 Luglio 2012 ore 18.30 – Gestalt Gallery inaugura la stagione estiva 2012 e
presenta, presso Palazzo Panichi, la mostra “Gli stati delle cose” di Giuseppe
Restano a cura di Gianluca Marziani, in collaborazione con il Comune di
Pietrasanta.
Dopo l’affermazione e il riconoscimento dei collezionisti e dei media della qualità,
della ricerca e della sperimentazione degli artisti proposti, GestaltGallery è pronta
per presentare la programmazione dell’estate 2012.
Giuseppe Restano, Massimo Caccia e Max Papeschi sono in ordine gli artisti che
riempiranno il calendario della galleria pietrasantina, preannunciandosi già come
mostre dai temi forti e interessanti.
La mostra personale Gli stati delle cose di Giuseppe Restano, organizzata in
collaborazione con il Comune di Pietrasanta, sarà inaugurata il 6 Luglio presso le
sale di Palazzo Panichi. L’iniziativa rappresenta uno dei principali appuntamenti
del programma di Pi.Co. “Pietrasanta Contemporanea” 2012, dedicati ad
analizzare e portare alla luce alcune delle più interessanti declinazioni espressive
del versante pittorico contemporaneo dell’ultima generazione.
Nella mostra Gli stati delle cose Giuseppe Restano ha scelto di rappresentare la
vita nella sua consueta normalità, sottoposta alla prospettiva trasversale della
pittura, ad un’angolazione figurativa che indica la presenza di un occhio
investigativo, vicino alla superficie delle forme, quasi ad osservarne le impronte
nascoste, l’indecifrabilità sottile, la parzialità in campo.
Luoghi. Oggetti. Presenze… Formule semplici, immediate per uno schema ideativo
ed elaborativo, una sorta di chiave empatica che apre un dialogo diretto col
fruitore, trascinandolo nei mondi raccolti delle cose condivisibili.
L’artista dipinge la consuetudine silente delle cose assolutamente normali.
Privilegia oggetti e luoghi tipici, riconoscibili ma senza dichiararli con evidenza. In
realtà agisce per continui close-up, captando dettagli e angolazioni lungo una
linea ideale che ci porta a Domenico Gnoli, ad una metafisica del feticcio in cui
l’oggetto si espande sulla tela, occupando lo spazio con frequenza geometrica,
verso il telaio delle forme reali, verso la tramatura geometrica che disegna una
quasi evidenza del vero.GESTALT GALLERY - Via Stagio Stagi 28, Pietrasanta (LU) - Tel. 0584/790900 - info@gestaltgallery.it
La natura “investigativa” di Restano focalizza campi da tennis, gomme per
cancellare, pompe di benzina, quaderni a quadretti, piscine, mattonelle, banchi
scolastici, palle da tennis, palloni da basket… un occhio privato (legato ad un
primo passaggio di natura fotografica) che elimina qualsiasi accenno dinamico e
fissa gli scenari nel loro vuoto astrale, quando qualcosa sembra appena avvenuta
o in fase di prossimo accadimento. Senti la sospensione gravitazionale,
un’atmosfera filmica che evoca memorie importanti, come le calde giornate
californiane di David Hockney, le stilizzazioni desertiche di Georgia O’Keeffe, gli
esterni stradali di Ed Ruscha… i dovuti richiami si trasformano nel quid investigativo
che Restano ha fatto proprio, creandosi una riconoscibilità di approccio, temi e
stile. Ecco gli stati possibili delle cose normali che improvvisamente diventano
anomale, talvolta inquietanti senza dirlo, troppo statiche per non nascondere una
seconda pelle e un mistero senza risposte.
Quella di Restano è una metafisica flat che recupera il candore caramelloso degli
anni Sessanta, mostrando il lato tattile delle forme reali, la loro amichevole
apparenza, quel candore soffuso da acquario del reale. Ma come accade
quando l’apparenza è troppo “appariscente”, qualcosa di ambiguo cresce e non
si rivela, distillandoci quel dubbio investigativo attorno al vero. La domanda finale
sorge ovvia: siamo sicuri di guardare una biglia, un calcio balilla, una pista da
atletica, una racchetta da ping pong? Forse aveva ragione Magritte quando
scrisse su un quadro: Ceci n'est pas une pipe.
Titolo: Gli stati delle cose
Artista: Giuseppe Restano
Tecnica: Olio su tela
Dove: Palazzo Panichi – Piazza Duomo (ingresso Via del Marzocco 1)
Info: Gestalt Gallery, C/o Via Stagio Stagi 28, Pietrasanta (LU)
Tel/ Fax (+39) 0584-790900;
Critica: Gianluca Marziani
Date: Dal 6 al 31 Luglio 2012
Inaugurazione: 6 Luglio ore 18.30
Catalogo: A cura di GestaltGallery
06
luglio 2012
Giuseppe Restano – Gli stati delle cose
Dal 06 al 31 luglio 2012
arte contemporanea
Location
PALAZZO PANICHI
Pietrasanta, Via Marzocco, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Marzocco, 1, (Lucca)
Vernissage
6 Luglio 2012, h 18.30
Autore
Curatore