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News from Nowhere
News from Nowhere è un progetto di Pietro Gaglianò, fortemente voluto, organizzato e gestito dalla Consulta degli Studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, per concretizzare un’esperienza delle dinamiche artistiche e curatoriali fuori dagli steccati protettivi dell’istituzione formativa.
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Comunicato stampa
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News from Nowhere è un progetto di Pietro Gaglianò, fortemente voluto, organizzato e gestito dalla Consulta degli Studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, per concretizzare un’esperienza delle dinamiche artistiche e curatoriali fuori dagli steccati protettivi dell’istituzione formativa.
In deroga rispetto alla prassi dell’esposizione costruita attraverso la selezione di lavori già realizzati, il progetto è stato strutturato come un cantiere per il confronto sui linguaggi dell’arte e di analisi dei processi della creazione, un laboratorio all’interno del quale sviluppare le visioni che portano alle opere presentate nella mostra finale.
Il titolo cita il romanzo di William Morris che nel 1890 affrescava una società utopica in grado di funzionare senza economia di mercato e fondata sul principio che la felicità individuale sia un elemento portante per la stabilità della civiltà. Il futuro immaginato da Morris è stato rimpiazzato dai totalitarismi del Novecento e dalle plutocrazie del nuovo millennio. Ma l’ispirazione del suo pensiero introduce un ricco spazio di riflessione sulla responsabilità dei singoli in seno alla collettività, e segnatamente sul ruolo degli artisti e dell’arte nella società contemporanea.
I partecipanti al laboratorio (individuati, dopo numerosi incontri con gli studenti dell’Accademia, sulla base dell’inclinazione per pratiche partecipate e per la sensibilità al rapporto tra arte e sfera pubblica), hanno dato vita a un’intensa discussione sulle proprie prospettive, sulle relazioni con il sistema dell’arte, sulla capacità di sottoporre sè stessi e il proprio lavoro a una profonda revisione critica. Le opere in mostra sono nate da questo confronto, e si esprimono attraverso i linguaggi prescelti dagli artisti coinvolti, dalla pittura e dalla fotografia a codici più sperimentali. Tutti i lavori sono stati realizzati espressamente per lo spazio che li accoglie, e concepiti come tappe, fasi intermedie, tra gli infiniti, possibili passaggi lungo il percorso di continua interrogazione sulla realtà che l’arte impone all’autore e al pubblico.
Il cantiere si è svolto tra i locali dell’Accademia di Belle Arti e lo spazio espositivo, SRISA Project Space, messo a disposizione dalla Santa Reparata International School of Art.
In deroga rispetto alla prassi dell’esposizione costruita attraverso la selezione di lavori già realizzati, il progetto è stato strutturato come un cantiere per il confronto sui linguaggi dell’arte e di analisi dei processi della creazione, un laboratorio all’interno del quale sviluppare le visioni che portano alle opere presentate nella mostra finale.
Il titolo cita il romanzo di William Morris che nel 1890 affrescava una società utopica in grado di funzionare senza economia di mercato e fondata sul principio che la felicità individuale sia un elemento portante per la stabilità della civiltà. Il futuro immaginato da Morris è stato rimpiazzato dai totalitarismi del Novecento e dalle plutocrazie del nuovo millennio. Ma l’ispirazione del suo pensiero introduce un ricco spazio di riflessione sulla responsabilità dei singoli in seno alla collettività, e segnatamente sul ruolo degli artisti e dell’arte nella società contemporanea.
I partecipanti al laboratorio (individuati, dopo numerosi incontri con gli studenti dell’Accademia, sulla base dell’inclinazione per pratiche partecipate e per la sensibilità al rapporto tra arte e sfera pubblica), hanno dato vita a un’intensa discussione sulle proprie prospettive, sulle relazioni con il sistema dell’arte, sulla capacità di sottoporre sè stessi e il proprio lavoro a una profonda revisione critica. Le opere in mostra sono nate da questo confronto, e si esprimono attraverso i linguaggi prescelti dagli artisti coinvolti, dalla pittura e dalla fotografia a codici più sperimentali. Tutti i lavori sono stati realizzati espressamente per lo spazio che li accoglie, e concepiti come tappe, fasi intermedie, tra gli infiniti, possibili passaggi lungo il percorso di continua interrogazione sulla realtà che l’arte impone all’autore e al pubblico.
Il cantiere si è svolto tra i locali dell’Accademia di Belle Arti e lo spazio espositivo, SRISA Project Space, messo a disposizione dalla Santa Reparata International School of Art.
20
giugno 2012
News from Nowhere
Dal 20 giugno al 05 luglio 2012
arte contemporanea
Location
SRISA PROJECT SPACE
Firenze, Via Santa Reparata, 19r, (Firenze)
Firenze, Via Santa Reparata, 19r, (Firenze)
Orario di apertura
lun-sab 17.00-20.00
Vernissage
20 Giugno 2012, h 18:30
Autore
Curatore