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Seba Kurtis – Thicker than water
Mostra personale
Comunicato stampa
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Contemporary Culture Gallery
Un progetto a cura di Guido Cabib
“Un mattino mi svegliai cieco…….
L’oculista che mi visitò disse che non c’era nulla di organico,
e diagnosticò la natura del disturbo.
“Hai guardato i quadri troppo da vicino. Perchè non li sostituisci
Con vasti orizzonti?”
Bruce Chatwin
PREMESSA
Nell’attuale contesto caratterizzato da dematerializzazione delle produzioni, crisi dei settori maturi, allargamento dei confini competitivi, anche le gallerie d’arte contemporanea sono soggette a spinte significative verso la ridefinizione del loro assetto strategico
Oggi ,che ci troviamo di fronte ad una crisi ,non solo economica e finanziaria,ma anche e fondamentalmente di cultura di proporzioni globali, determinata da una ideologia fondamentalista del mercato, da uno sguardo corto e da un esterofilia esaltata della politica culturale; dobbiamo riflettere su quale sarà il ruolo dei contenitori culturali privati dedicati al Contemporaneo.
Per fare ciò è necessario proiettarsi nel lungo periodo, reinventarsi, capire le culture, rivalutare i valori della collaborazione sulla sfrenata competizione.
La produzione artistica e la conseguente elaborazione culturale possono ancora essere, come lo sono state nel passato, visioni strategiche ed interpretative del futuro.
Il nuovo modo di fare Galleria
Ci piace ricordare quanto ha affermato il filosofo Francisco Jarauta,quando riflettendo sugli anni sessanta scrisse che è in quegli anni “che emergono gli interrogativi riguardanti la società contemporanea, delle sue politiche economiche ,sociali e culturali. Un vero laboratorio in cui si cristallizzarono le forme di una nuova cultura che si colloca nella frontiera simbolica tra ciò che non era già più possibile e ciò che ancora non era stato prodotto”.
Può sembrare strano questo riandare indietro nel tempo,ma credo che ci troviamo di nuovo in quello stesso sentire ,in quella stessa esigenza di scrivere una nuova pagina di storia dell’uomo, in cui la conoscenza diventi l’obiettivo primario per ottenere il benessere .
THE FORMAT- Contemporary Culture Gallerysi presenta come un contenitore culturale contemporaneo,molto più complesso del passato e che va oltre l’oggetto fisico e si manifesta con identità polisemiche.
Le arti sono oggi in perenne divenire, sempre più multiformi e rappresentano una molteplicità di linguaggi, di segni, di riferimenti, di varietà di strumenti e materiali, di energie, di istanze, di modelli. Le economie che ruotano e si producono in entrata ed in uscita rispetto ad uno spazio, che deve essere oggi artistico-culturale, sono molto più articolate, impegnative ed eterogenee e richiedono un ampio mix di azioni.
Il progetto THE FORMATassume una diversa prospettiva, ampia e pluralista, in grado di presentare la Cultura del Contemporaneo. Per questo le tre progettazioni (culturale, divulgativa e funzionale) devono integrarsi ad ogni latitudine del progetto, condividendo la visione iniziale e finale e le sfide che comporta.
Le azioni di THE FORMAT
1) The Format Gallery – lo spazio espositivo
Lo spazio individuato, si trova a Milano, nel quartiere Navigli, precisamente in Via Pestalozzi 10, in una ex area industriale rivalutata ,di circa 120 mq ,con altezze di circa 6 mt, lunghezza di circa 29 mt e ampiezza di circa 5 mt. All’interno dello spazio sarà messa in atto una programmazione espositiva di artisti emergenti nazionali ed internazionali provenienti dalle arti visive. Sarà inoltre programmata annualmente una mostra di un artista che ha contribuito in maniera esemplare alla crescita culturale del nostro Paese.
2) The Format Choice
Una delle grandi sconfitte dell’ultimo ventennio del sistema delle gallerie di arte contemporanea, nel nostro paese, è stata quella di non aver divulgato il sapere derivante dalle riflessioni poste in essere dagli artisti, di non aver cioè saputo creare un rapporto Artista-Collezionista duraturo e profondo.
Saranno quindi presentati all’interno dello spazio espositivo progetti in fase germinale, di artisti emergenti nazionali ed internazionali, al fine di individuare possibili collezionisti che interagiscano sin dalla prima fase riflessiva dell’Artista e possano supportare la realizzazione del progetto condividendone le varie fasi di realizzazione. Una volta prodotto, il progetto sarà esposto in Galleria in collaborazione con il Collezionista che diventa così mentore e mecenate dell’Artista.
3) The Format Versus
Uno dei fattori determinanti per progettare un nuovo modello di Galleria per il futuro è l’integrazione con le altre forme culturali artistiche ( design, danza ,teatro, cinema, enogastronomia, ambiente etc.) ormai parti necessarie a far comprendere la valenza della cultura del contemporaneo.THE FORMATcon la collaborazioni di Enti, Associazioni,Fondazioni, Promotori etc. presenterà una serie di eventi espositivi e performativi che hanno lo scopo di diffondere e promuovere l’integrazione dei multi linguaggi contemporanei.
4) The Format Collector’s Suite
Al fine di legare e far meglio conoscere il mondo della cultura contemporanea, al piano superiore della Gallery verrà allestita una Suite di circa 50 mq,con affaccio sulla sala espositiva, dove, la Direzione Artistica inviterà di volta in volta : collezionisti, artisti, curatori, critici e personaggi della culturaa passare una notte in Galleria. Gli invitati oltre,a passare una notte a contatto diretto con le opere esposte ed a condividere il lavoro quotidiano di THE FORMAT , dialogheranno ed approfondiranno le riflessioni, degli artisti ospiti dei vari eventi.
5) The Format Knowledge
Durante la programmazione dei vari eventi culturali e tra un allestimento e l’altro, una serie di incontri, presentazioni di libri,conferenze, contribuiranno a divulgare la cultura del Contemporaneo come fattore ed energia propulsiva di un nuovo ed affascinante futuro .
Associazione culturale The Format
Email: theformatculturegallery@gmail.com
Cell: 3341026896
Un progetto a cura di Guido Cabib
“Un mattino mi svegliai cieco…….
L’oculista che mi visitò disse che non c’era nulla di organico,
e diagnosticò la natura del disturbo.
“Hai guardato i quadri troppo da vicino. Perchè non li sostituisci
Con vasti orizzonti?”
Bruce Chatwin
PREMESSA
Nell’attuale contesto caratterizzato da dematerializzazione delle produzioni, crisi dei settori maturi, allargamento dei confini competitivi, anche le gallerie d’arte contemporanea sono soggette a spinte significative verso la ridefinizione del loro assetto strategico
Oggi ,che ci troviamo di fronte ad una crisi ,non solo economica e finanziaria,ma anche e fondamentalmente di cultura di proporzioni globali, determinata da una ideologia fondamentalista del mercato, da uno sguardo corto e da un esterofilia esaltata della politica culturale; dobbiamo riflettere su quale sarà il ruolo dei contenitori culturali privati dedicati al Contemporaneo.
Per fare ciò è necessario proiettarsi nel lungo periodo, reinventarsi, capire le culture, rivalutare i valori della collaborazione sulla sfrenata competizione.
La produzione artistica e la conseguente elaborazione culturale possono ancora essere, come lo sono state nel passato, visioni strategiche ed interpretative del futuro.
Il nuovo modo di fare Galleria
Ci piace ricordare quanto ha affermato il filosofo Francisco Jarauta,quando riflettendo sugli anni sessanta scrisse che è in quegli anni “che emergono gli interrogativi riguardanti la società contemporanea, delle sue politiche economiche ,sociali e culturali. Un vero laboratorio in cui si cristallizzarono le forme di una nuova cultura che si colloca nella frontiera simbolica tra ciò che non era già più possibile e ciò che ancora non era stato prodotto”.
Può sembrare strano questo riandare indietro nel tempo,ma credo che ci troviamo di nuovo in quello stesso sentire ,in quella stessa esigenza di scrivere una nuova pagina di storia dell’uomo, in cui la conoscenza diventi l’obiettivo primario per ottenere il benessere .
THE FORMAT- Contemporary Culture Gallerysi presenta come un contenitore culturale contemporaneo,molto più complesso del passato e che va oltre l’oggetto fisico e si manifesta con identità polisemiche.
Le arti sono oggi in perenne divenire, sempre più multiformi e rappresentano una molteplicità di linguaggi, di segni, di riferimenti, di varietà di strumenti e materiali, di energie, di istanze, di modelli. Le economie che ruotano e si producono in entrata ed in uscita rispetto ad uno spazio, che deve essere oggi artistico-culturale, sono molto più articolate, impegnative ed eterogenee e richiedono un ampio mix di azioni.
Il progetto THE FORMATassume una diversa prospettiva, ampia e pluralista, in grado di presentare la Cultura del Contemporaneo. Per questo le tre progettazioni (culturale, divulgativa e funzionale) devono integrarsi ad ogni latitudine del progetto, condividendo la visione iniziale e finale e le sfide che comporta.
Le azioni di THE FORMAT
1) The Format Gallery – lo spazio espositivo
Lo spazio individuato, si trova a Milano, nel quartiere Navigli, precisamente in Via Pestalozzi 10, in una ex area industriale rivalutata ,di circa 120 mq ,con altezze di circa 6 mt, lunghezza di circa 29 mt e ampiezza di circa 5 mt. All’interno dello spazio sarà messa in atto una programmazione espositiva di artisti emergenti nazionali ed internazionali provenienti dalle arti visive. Sarà inoltre programmata annualmente una mostra di un artista che ha contribuito in maniera esemplare alla crescita culturale del nostro Paese.
2) The Format Choice
Una delle grandi sconfitte dell’ultimo ventennio del sistema delle gallerie di arte contemporanea, nel nostro paese, è stata quella di non aver divulgato il sapere derivante dalle riflessioni poste in essere dagli artisti, di non aver cioè saputo creare un rapporto Artista-Collezionista duraturo e profondo.
Saranno quindi presentati all’interno dello spazio espositivo progetti in fase germinale, di artisti emergenti nazionali ed internazionali, al fine di individuare possibili collezionisti che interagiscano sin dalla prima fase riflessiva dell’Artista e possano supportare la realizzazione del progetto condividendone le varie fasi di realizzazione. Una volta prodotto, il progetto sarà esposto in Galleria in collaborazione con il Collezionista che diventa così mentore e mecenate dell’Artista.
3) The Format Versus
Uno dei fattori determinanti per progettare un nuovo modello di Galleria per il futuro è l’integrazione con le altre forme culturali artistiche ( design, danza ,teatro, cinema, enogastronomia, ambiente etc.) ormai parti necessarie a far comprendere la valenza della cultura del contemporaneo.THE FORMATcon la collaborazioni di Enti, Associazioni,Fondazioni, Promotori etc. presenterà una serie di eventi espositivi e performativi che hanno lo scopo di diffondere e promuovere l’integrazione dei multi linguaggi contemporanei.
4) The Format Collector’s Suite
Al fine di legare e far meglio conoscere il mondo della cultura contemporanea, al piano superiore della Gallery verrà allestita una Suite di circa 50 mq,con affaccio sulla sala espositiva, dove, la Direzione Artistica inviterà di volta in volta : collezionisti, artisti, curatori, critici e personaggi della culturaa passare una notte in Galleria. Gli invitati oltre,a passare una notte a contatto diretto con le opere esposte ed a condividere il lavoro quotidiano di THE FORMAT , dialogheranno ed approfondiranno le riflessioni, degli artisti ospiti dei vari eventi.
5) The Format Knowledge
Durante la programmazione dei vari eventi culturali e tra un allestimento e l’altro, una serie di incontri, presentazioni di libri,conferenze, contribuiranno a divulgare la cultura del Contemporaneo come fattore ed energia propulsiva di un nuovo ed affascinante futuro .
Associazione culturale The Format
Email: theformatculturegallery@gmail.com
Cell: 3341026896
27
giugno 2012
Seba Kurtis – Thicker than water
Dal 27 giugno al 24 settembre 2012
fotografia
Location
THE FORMAT-CONTEMPORARY CULTURE GALLERY
Milano, Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 10, (Milano)
Milano, Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 10, (Milano)
Autore
Curatore