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Marisa Mura – Rilevato ad arte
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Rilevato ad arte
Quando nel giugno del 1995 il Museo Praz veniva
aperto al pubblico, fu subito chiaro che sarebbe
stato assai difficile dotarlo di una segnaletica funzionale. L’imponente facciata neorinascimentale
progettata dall’architetto Raffaello Ojetti per il
Palazzo del Conte Primoli, avrebbe difficilmente
sopportato l’intrusione di un segno grafico che
indicasse in maniera evidente la collocazione del
Museo.
Il compromesso trovato, sull’esempio di quanto
già fatto dal vicino Museo Napoleonico nella loggetta d’angolo del Palazzo, fu di inserire, nelle
centine delle tre arcate del portico, tre semicerchi
in legno dipinti di verde e decorati con foglie di
lauro in oro, recanti sempre in oro le scritte relative alla tre Istituzioni esistenti nel Palazzo.
Fondazione Primoli, Museo Napoleonico e
Museo Mario Praz. Il tempo e l’inquinamento
atmosferico hanno avuto facilmente ragione di
queste tre iscrizioni ormai annerite e la loro collocazione solidale con la facciata del Palazzo, le
rende a malapena visibili solo per chi si trovi sul
lato opposto di via Zanardelli ed alzi casualmente lo sguardo.
A partire dal 2002 con l’organizzazione delle
prime mostre temporanee, è divenuto poi possibile esporre all’esterno delle cancellate del portico i manifesti delle mostre in corso, alternati a
quelli relativi alle opere del museo e dare quindi
un modesto ma incisivo segnale su strada. Ma
resta frequente la difficoltà manifestata dal
nostro pubblico nell’individuare la collocazione
del Museo Praz.
Marisa Mura, che presso la Galleria Nazionale
d’Arte Moderna ha svolto il suo lavoro di storica
dell’arte fino al 2009, si è fatta carico del problema ed assieme abbiamo lungamente ragionato su
questo tema, arrivando a individuare alcune possibili soluzioni che utilizzano il livello superiore
della facciata di Palazzo Primoli, in quell’area del
secondo piano occupata dallo stesso Museo Praz.
Sono stati quindi ideati dei pannelli-stendardi
connotati da un forte segno grafico, da installare
sulle grandi finestre della Galleria, così da costituire un deciso motivo di richiamo. Un’altra proposta prevede l’installazione di elementi cromoplastici con andamento verticale da inserire tra le
colonne della facciata, rilevandoli con una potente
illuminazione.
Seguendo poi una precisa disposizione prazziana
che aveva imposto di tamponare la finestra d’angolo
dello suo studio per non avere sott’occhio la mole un
po’ greve del Palazzo di Giustizia, si è pensato di utilizzare questa finestra cieca, ben visibile fin dall’adiacente Lungotevere, per collocarvi uno stendardo permanente che segnali anche topograficamente
la collocazione del Museo Praz
La Mura ha poi lavorato attorno a queste ipotesi con
quel gusto per il colore che la contraddistingue,
abbinato ad un segno grafico “misurato ad arte” che
rileva con estrema acribia i compositi elementi architettonici della facciata, fin nelle modanature dei
basamenti e dei capitelli.
Non possiamo che augurarci che a tanto lavoro di
progettazione possa corrispondere in tempi brevi
una concreta realizzazione di quanto immaginato.
Marisa Mura, artista e storica dell’arte, storica dell’arte e artista, è nata e attualmente vive a Sassari,
città che costituisce il punto di partenza e di ritorno
di molte sue esperienze lavorative. Il dualismo, arte
– storia dell’arte, ha inizio con la sua formazione e
prosegue con la conduzione di un’attività che vivacemente si articola e arricchisce i due campi. Da alcuni
anni le sue esperienze artistiche la vedono impegnata in interventi di forte segno estetico che si collocano all’interno e/o all’esterno di edifici storicamente
connotati per proporne una rivisitazione e rilettura
attraverso “schermi contemporanei”.
Museo Mario Praz
Via Zanardelli 1 - 00186 Roma - Tel. 06.6861089
museopraz@museopraz.191.it
Quando nel giugno del 1995 il Museo Praz veniva
aperto al pubblico, fu subito chiaro che sarebbe
stato assai difficile dotarlo di una segnaletica funzionale. L’imponente facciata neorinascimentale
progettata dall’architetto Raffaello Ojetti per il
Palazzo del Conte Primoli, avrebbe difficilmente
sopportato l’intrusione di un segno grafico che
indicasse in maniera evidente la collocazione del
Museo.
Il compromesso trovato, sull’esempio di quanto
già fatto dal vicino Museo Napoleonico nella loggetta d’angolo del Palazzo, fu di inserire, nelle
centine delle tre arcate del portico, tre semicerchi
in legno dipinti di verde e decorati con foglie di
lauro in oro, recanti sempre in oro le scritte relative alla tre Istituzioni esistenti nel Palazzo.
Fondazione Primoli, Museo Napoleonico e
Museo Mario Praz. Il tempo e l’inquinamento
atmosferico hanno avuto facilmente ragione di
queste tre iscrizioni ormai annerite e la loro collocazione solidale con la facciata del Palazzo, le
rende a malapena visibili solo per chi si trovi sul
lato opposto di via Zanardelli ed alzi casualmente lo sguardo.
A partire dal 2002 con l’organizzazione delle
prime mostre temporanee, è divenuto poi possibile esporre all’esterno delle cancellate del portico i manifesti delle mostre in corso, alternati a
quelli relativi alle opere del museo e dare quindi
un modesto ma incisivo segnale su strada. Ma
resta frequente la difficoltà manifestata dal
nostro pubblico nell’individuare la collocazione
del Museo Praz.
Marisa Mura, che presso la Galleria Nazionale
d’Arte Moderna ha svolto il suo lavoro di storica
dell’arte fino al 2009, si è fatta carico del problema ed assieme abbiamo lungamente ragionato su
questo tema, arrivando a individuare alcune possibili soluzioni che utilizzano il livello superiore
della facciata di Palazzo Primoli, in quell’area del
secondo piano occupata dallo stesso Museo Praz.
Sono stati quindi ideati dei pannelli-stendardi
connotati da un forte segno grafico, da installare
sulle grandi finestre della Galleria, così da costituire un deciso motivo di richiamo. Un’altra proposta prevede l’installazione di elementi cromoplastici con andamento verticale da inserire tra le
colonne della facciata, rilevandoli con una potente
illuminazione.
Seguendo poi una precisa disposizione prazziana
che aveva imposto di tamponare la finestra d’angolo
dello suo studio per non avere sott’occhio la mole un
po’ greve del Palazzo di Giustizia, si è pensato di utilizzare questa finestra cieca, ben visibile fin dall’adiacente Lungotevere, per collocarvi uno stendardo permanente che segnali anche topograficamente
la collocazione del Museo Praz
La Mura ha poi lavorato attorno a queste ipotesi con
quel gusto per il colore che la contraddistingue,
abbinato ad un segno grafico “misurato ad arte” che
rileva con estrema acribia i compositi elementi architettonici della facciata, fin nelle modanature dei
basamenti e dei capitelli.
Non possiamo che augurarci che a tanto lavoro di
progettazione possa corrispondere in tempi brevi
una concreta realizzazione di quanto immaginato.
Marisa Mura, artista e storica dell’arte, storica dell’arte e artista, è nata e attualmente vive a Sassari,
città che costituisce il punto di partenza e di ritorno
di molte sue esperienze lavorative. Il dualismo, arte
– storia dell’arte, ha inizio con la sua formazione e
prosegue con la conduzione di un’attività che vivacemente si articola e arricchisce i due campi. Da alcuni
anni le sue esperienze artistiche la vedono impegnata in interventi di forte segno estetico che si collocano all’interno e/o all’esterno di edifici storicamente
connotati per proporne una rivisitazione e rilettura
attraverso “schermi contemporanei”.
Museo Mario Praz
Via Zanardelli 1 - 00186 Roma - Tel. 06.6861089
museopraz@museopraz.191.it
14
giugno 2012
Marisa Mura – Rilevato ad arte
Dal 14 giugno all'otto luglio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO MARIO PRAZ
Roma, Via Giuseppe Zanardelli, 1, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Zanardelli, 1, (Roma)
Vernissage
14 Giugno 2012, ore 18
Autore