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Percorsi nella scultura italiana
Dal 19 maggio sono nuovamente visitabili a Spilimbergo gli spazi espositivi della Fondazione, resi disponibili dal Comune all’interno del cinquecentesco palazzo Tadea. La mostra offre una suggestiva panoramica della scultura in Italia dalla metà dell’Ottocento ai primi anni Duemila.
Comunicato stampa
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La Fondazione Ado Furlan, ente giuridico riconosciuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel 2004, è stata costituita per promuovere l’opera dello scultore Ado Furlan (Pordenone 1905-Udine 1971), protagonista della vita artistica e culturale del Friuli dagli anni Trenta al primo dopoguerra; e per diffondere la conoscenza della scultura antica, moderna, contemporanea e delle arti visive in generale. Nel 2008 ha sottoscritto un accordo di collaborazione scientifica con il dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine per la programmazione di mostre, convegni, iniziative editoriali: rapporto iniziato in occasione delle celebrazione del centenario della nascita dello scultore Ado Furlan.
Le sale permanenti di palazzo Tadea, messe a disposizione dal Comune di Spilimbergo, comprendono tre sezioni. In quella centrale è stato collocato il gruppo marmoreo Zefiro e Flora, dovuto ad Antonio Marsure (1807-1855), scolpito negli anni Quaranta del secolo seguendo canoni di canoviana eleganza. Affianca questa importante scultura neoclassica l’Icaro in gesso dello scultore Luigi De Paoli, nato a Cordenons (Pn) nel 1857. Si tratta del suo capolavoro, ritornato allo stato originale dopo un accurato restauro (cfr. “Il Giornale dell’Arte”, n. 296, marzo 2010), scelto nel 1893 a rappresentare l’Italia all’Esposizione Mondiale di Chicago. Al centro della sala s’impone il calco della Fontana del Cinghiale di Ado Furlan, opera monumentale in marmo destinata al Foro Mussolini (oggi nei giardini dell’Istituto Universitario di Scienze Motorie), commissionata nel 1942 dall’architetto Luigi Moretti. Altri significativi ritratti, gessi e bronzi di Furlan, che disegnano un arco cronologico dal 1933 al 1971, sono disposti nella sala attigua.
Le ultime due sale accolgono opere di grande formato, selezionate a rappresentare le tendenze linguistiche più recenti e l’impiego di nuovi materiali e tecniche nella scultura: i ferri e ferro-cementi di Carrino, Ciussi, Staccioli, Uncini, Zavagno; le pietre e i marmi di Guerrini, Cascella, Giò Pomodoro; il grande bronzo di Spagnulo, il poliuretano espanso del Mammut di Gilardi. La raccolta, suscettibile di ulteriori ampliamenti, è completata dalla Scala in acciaio inox e legno brunito di Poldelmengo e da Due+, modello di seduta a base modulare in metallo verniciato, di Marotta & Russo, vincitori rispettivamente della prima e seconda edizione del premio In Sesto, organizzato nell’ambito di Palinsesti, rassegna d’arte contemporanea promossa dal Comune di San Vito al Tagliamento.
Le sale permanenti di palazzo Tadea, messe a disposizione dal Comune di Spilimbergo, comprendono tre sezioni. In quella centrale è stato collocato il gruppo marmoreo Zefiro e Flora, dovuto ad Antonio Marsure (1807-1855), scolpito negli anni Quaranta del secolo seguendo canoni di canoviana eleganza. Affianca questa importante scultura neoclassica l’Icaro in gesso dello scultore Luigi De Paoli, nato a Cordenons (Pn) nel 1857. Si tratta del suo capolavoro, ritornato allo stato originale dopo un accurato restauro (cfr. “Il Giornale dell’Arte”, n. 296, marzo 2010), scelto nel 1893 a rappresentare l’Italia all’Esposizione Mondiale di Chicago. Al centro della sala s’impone il calco della Fontana del Cinghiale di Ado Furlan, opera monumentale in marmo destinata al Foro Mussolini (oggi nei giardini dell’Istituto Universitario di Scienze Motorie), commissionata nel 1942 dall’architetto Luigi Moretti. Altri significativi ritratti, gessi e bronzi di Furlan, che disegnano un arco cronologico dal 1933 al 1971, sono disposti nella sala attigua.
Le ultime due sale accolgono opere di grande formato, selezionate a rappresentare le tendenze linguistiche più recenti e l’impiego di nuovi materiali e tecniche nella scultura: i ferri e ferro-cementi di Carrino, Ciussi, Staccioli, Uncini, Zavagno; le pietre e i marmi di Guerrini, Cascella, Giò Pomodoro; il grande bronzo di Spagnulo, il poliuretano espanso del Mammut di Gilardi. La raccolta, suscettibile di ulteriori ampliamenti, è completata dalla Scala in acciaio inox e legno brunito di Poldelmengo e da Due+, modello di seduta a base modulare in metallo verniciato, di Marotta & Russo, vincitori rispettivamente della prima e seconda edizione del premio In Sesto, organizzato nell’ambito di Palinsesti, rassegna d’arte contemporanea promossa dal Comune di San Vito al Tagliamento.
07
luglio 2012
Percorsi nella scultura italiana
Dal 07 luglio al 28 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ADO FURLAN
Spilimbergo, Piazza Castello, 5, (Pordenone)
Spilimbergo, Piazza Castello, 5, (Pordenone)
Orario di apertura
maggio-ottobre: sabato-domenica 10.30-13.00 / 17.00-19.30
luglio-agosto: martedì-venerdì 17.00-19.30; sabato-domenica 10.30-13.00 / 17.00-19.30
Vernissage
7 Luglio 2012, ore 11.30
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