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Alessandra Ragionieri – In bàlia
La mostra ritiene la doppia valenza di ciò che indica l’espressione del titolo: da una parte il suo uso legittimo, storico, cioè “l’essere sotto il controllo di”, dall’altra l’uso recente e contrario, dell’ “essere senza controllo”, perché senza una guida. Parla di flussi collettivi e sbandamenti individuali, inserendosi nel discorso del nomade delineato dagli studi sociologici degli anni novanta e rispondente all’individuo liquido nella società di Bauman
Comunicato stampa
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In Balia
La mostra In Balìa di Alessandra Ragionieri ritiene la doppia valenza di ciò che indica l’espressione
del titolo: da una parte il suo uso legittimo, storico, cioè “l’essere sotto il controllo di”, dall’altra
l’uso recente e contrario, dell’ “essere senza controllo”, perché senza una guida. Parla di flussi
collettivi e sbandamenti individuali, inserendosi nel discorso del nomade delineato dagli studi
sociologici degli anni novanta e rispondente all'individuo liquido nella società di Bauman. Allude
a deregolamentazioni che portano a vagare in un universo fluido dove le rotte esistono solo se
tratteggiate dall'artista, perchè paradossalmente quelle oggettive sono fallaci e costantemente
ridisegnate dalla geopolitica o dalla presente economia virtuale.
“Non ci sono nelle opere della Ragionieri prese di posizione politiche o sociali, certo non si
escludono, ma non si danno giudizi”, scriveva Valeria Bruni, nell'introduzione di Viaggiatori
Permanenti - la mostra del 2009 a Casa Siviero -, è pur vero però, che l'artista è figlia del tempo
presente, instabile e indefinito, e che nei suoi lavori, le sagome degli uomini senza volto non si
aggregano in forme circolari a delineare un territorio, ma vagano in file o sciamano al ritmo di un
flusso ricorrente e silenzioso, come se fossero uccelli.
Il viaggio, connaturato nell'uomo che fin da Caino esplora e vaga ramingo, è un'urgenza costante
dell'arte di Alessandra Ragionieri. E’ un viaggio senza destinazione finale concreta che non porta
alla scoperta del sé. Né siamo di fronte al dolce naufragio di derivazione romantica; se l’essere
in balìa rende incerti i passi dell'essere, dall’altra rende liberi: confonde le rotte, i linguaggi e i
pensieri, dando al tempo stesso la possibilità di inventarne di nuovi.
Questo illustrano le sue mappe al negativo, i cui mari blu intenso e verde petrolio – per i quali la
china trova estrinsecazione altissima – prevaricano l'estensione muta e incolore della terra ferma.
Solcate da ricorrenti fili d'Arianna bianchi e a volte rosati – le rotte dei tragitti tante volte percorsi –
, le distese liquide generano vita: alberi che mettono radici, che dispensano e accolgono e diventano
quasi uno schema di viaggio. Così fa anche l’impronta, un altro elemento ricorrente nell’opera
dell’artista fiorentina. L’indice è il segno a cui riferirsi per delineare un’identità inconfutabile,
seppur non dichiarata, ma è anche, nella trasparenza della garza qui esposta, un ulteriore disegno di
cartografie alternative da cui ripartire, alla mercé ancora una volta del tutto.
Alessandra Ragionieri, inserisce, nell’ambiente severamente toscano e delineato del Museo Marino
Marini di Pistoia, un percorso fluido, che va oltre la specificità della sede e parla di esplorazioni
necessarie, al di là di confini delle geografie conosciute.
Lucia Giardino, maggio 2012
Alessandra Ragionieri
Firenze, 1960. Vive e lavora a Firenze. Diplomata all’Accademia di Belle Arti, specializzata in incisione, Alessandra
Ragionieri lavora con un ampio raggio di tecniche e materiali.
Dal 1995 ha maturato un ricco curriculum di mostre personali e collettive in Italia e all’estero; Austria, Germania,
Ucraina, Russia e Stati Uniti.
Il suo lavoro è presente nelle collezioni di prestigiosi musei italiani a Cremona, Ravenna, Pisa, Milano e nella
Collezione Disegni e Stampe del Metropolitan Museum di New York. Ha vinto il premio “Autoredonna-Nuove
Proposte” patrocinato dalla Regione Toscana (2000).
Alcune mostre: The Floor Show, a cura di Lucia Giardino, F_AIR - Florence Artist in Residence, Firenze (2012);
Stanze d’artista, a cura di Simona Perchiazzi, sesta giornata del Contemporaneo, Castro dei Volsci, Frosinone
(2010); Despertar Conciencies, Centro Civic Casa Orlandai, Ajuntamento de Barcelona, Barcellona, Spagna (2009);
Viaggiatori permanenti, Museo Casa Rodolfo Siviero, Firenze (2009); Memoria ed Espansione, Museo d’Arte
Moderna, Mosca, Russia (2006); Carte, Kore Arte Contemporanea/ Galleria Bigalli, Dicomano, Firenze, (2006);
Memory, National Center for Contemporary Art, Moscow, Russia (2005); Il cielo dentro la stanza, Galleria Verifica
8+1, Venezia Mestre (2005); Tre, Barchessa Villa Giustinian Morosini, Mirano, Venezia, (2004); VIII Triennale
dell’incisione, Museo della Permanente, Milano (2003); C, Galerie Pro Arte, Hallein, Austria (2001); Tessere divenire
oblio, Galleria La Corte Arte Contemporanea, Firenze (2000).
La mostra In Balìa di Alessandra Ragionieri ritiene la doppia valenza di ciò che indica l’espressione
del titolo: da una parte il suo uso legittimo, storico, cioè “l’essere sotto il controllo di”, dall’altra
l’uso recente e contrario, dell’ “essere senza controllo”, perché senza una guida. Parla di flussi
collettivi e sbandamenti individuali, inserendosi nel discorso del nomade delineato dagli studi
sociologici degli anni novanta e rispondente all'individuo liquido nella società di Bauman. Allude
a deregolamentazioni che portano a vagare in un universo fluido dove le rotte esistono solo se
tratteggiate dall'artista, perchè paradossalmente quelle oggettive sono fallaci e costantemente
ridisegnate dalla geopolitica o dalla presente economia virtuale.
“Non ci sono nelle opere della Ragionieri prese di posizione politiche o sociali, certo non si
escludono, ma non si danno giudizi”, scriveva Valeria Bruni, nell'introduzione di Viaggiatori
Permanenti - la mostra del 2009 a Casa Siviero -, è pur vero però, che l'artista è figlia del tempo
presente, instabile e indefinito, e che nei suoi lavori, le sagome degli uomini senza volto non si
aggregano in forme circolari a delineare un territorio, ma vagano in file o sciamano al ritmo di un
flusso ricorrente e silenzioso, come se fossero uccelli.
Il viaggio, connaturato nell'uomo che fin da Caino esplora e vaga ramingo, è un'urgenza costante
dell'arte di Alessandra Ragionieri. E’ un viaggio senza destinazione finale concreta che non porta
alla scoperta del sé. Né siamo di fronte al dolce naufragio di derivazione romantica; se l’essere
in balìa rende incerti i passi dell'essere, dall’altra rende liberi: confonde le rotte, i linguaggi e i
pensieri, dando al tempo stesso la possibilità di inventarne di nuovi.
Questo illustrano le sue mappe al negativo, i cui mari blu intenso e verde petrolio – per i quali la
china trova estrinsecazione altissima – prevaricano l'estensione muta e incolore della terra ferma.
Solcate da ricorrenti fili d'Arianna bianchi e a volte rosati – le rotte dei tragitti tante volte percorsi –
, le distese liquide generano vita: alberi che mettono radici, che dispensano e accolgono e diventano
quasi uno schema di viaggio. Così fa anche l’impronta, un altro elemento ricorrente nell’opera
dell’artista fiorentina. L’indice è il segno a cui riferirsi per delineare un’identità inconfutabile,
seppur non dichiarata, ma è anche, nella trasparenza della garza qui esposta, un ulteriore disegno di
cartografie alternative da cui ripartire, alla mercé ancora una volta del tutto.
Alessandra Ragionieri, inserisce, nell’ambiente severamente toscano e delineato del Museo Marino
Marini di Pistoia, un percorso fluido, che va oltre la specificità della sede e parla di esplorazioni
necessarie, al di là di confini delle geografie conosciute.
Lucia Giardino, maggio 2012
Alessandra Ragionieri
Firenze, 1960. Vive e lavora a Firenze. Diplomata all’Accademia di Belle Arti, specializzata in incisione, Alessandra
Ragionieri lavora con un ampio raggio di tecniche e materiali.
Dal 1995 ha maturato un ricco curriculum di mostre personali e collettive in Italia e all’estero; Austria, Germania,
Ucraina, Russia e Stati Uniti.
Il suo lavoro è presente nelle collezioni di prestigiosi musei italiani a Cremona, Ravenna, Pisa, Milano e nella
Collezione Disegni e Stampe del Metropolitan Museum di New York. Ha vinto il premio “Autoredonna-Nuove
Proposte” patrocinato dalla Regione Toscana (2000).
Alcune mostre: The Floor Show, a cura di Lucia Giardino, F_AIR - Florence Artist in Residence, Firenze (2012);
Stanze d’artista, a cura di Simona Perchiazzi, sesta giornata del Contemporaneo, Castro dei Volsci, Frosinone
(2010); Despertar Conciencies, Centro Civic Casa Orlandai, Ajuntamento de Barcelona, Barcellona, Spagna (2009);
Viaggiatori permanenti, Museo Casa Rodolfo Siviero, Firenze (2009); Memoria ed Espansione, Museo d’Arte
Moderna, Mosca, Russia (2006); Carte, Kore Arte Contemporanea/ Galleria Bigalli, Dicomano, Firenze, (2006);
Memory, National Center for Contemporary Art, Moscow, Russia (2005); Il cielo dentro la stanza, Galleria Verifica
8+1, Venezia Mestre (2005); Tre, Barchessa Villa Giustinian Morosini, Mirano, Venezia, (2004); VIII Triennale
dell’incisione, Museo della Permanente, Milano (2003); C, Galerie Pro Arte, Hallein, Austria (2001); Tessere divenire
oblio, Galleria La Corte Arte Contemporanea, Firenze (2000).
09
giugno 2012
Alessandra Ragionieri – In bàlia
Dal 09 giugno al 14 luglio 2012
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MARINO MARINI
Pistoia, Corso Silvano Fedi, 30, (Pistoia)
Pistoia, Corso Silvano Fedi, 30, (Pistoia)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 10.00-18. chiuso la domenica
Vernissage
9 Giugno 2012, ore 18
Autore