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O si è un’opera d’arte o la si indossa Oscar Wilde
7 artisti presentano opere legate al corpo, all’abito, alla magia dell’oggetto sulla pelle. Tutte le opere sono pezzi unici che mantengono la poetica dell’artista e rappresentano una lettura personale sulla relazione con l’abito.
Comunicato stampa
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7 artisti presentano opere legate al corpo, all’abito, alla magia dell’oggetto sulla pelle. Tutte le opere sono pezzi unici che mantengono la poetica dell’artista e rappresentano una lettura personale sulla relazione con l’abito. Si tratta di gioielli, accessori, abiti-scultura, estensioni e costrizioni corporee, disegni e sculture.
Sabato 7 luglio ore 21.00, nella FESTA/EVENTO il sapore di alcuni pezzi verrà interpretato attraverso uno spettacolo di bourlesque: la ballerina indosserà preziosi “giardini tableau” di fresca dolcezza femminile, collier di cioccolata che si scioglie sensualmente sulla pelle, collane di ghiaccio che trasformandosi in acqua liberano l’abito dalla sua funzione di copertura.
Gli artisti invitati:
TERESA CINQUE presenta Garde-Robe, abiti raffigurati con pastelli su carta che ritornano nell’armadio. Abiti con delicate trame e giochi di fiori che non potremo mai, ma vorremmo, indossare.
ANTONELLA CONCATO crea accessori fantastici con stoffe pregiate e pietre, veri e propri decori per il corpo. Segni contemporanei di fragilità che ognuno può adattare alla propria personalità.
VERONICA ORGANO studia l’abito come costrizione, ricostruendo in stile glamour uno degli indumenti più angoscianti che siano mai stati inventati: la camicia di forza. Un oggetto di tortura si trasforma in uno strumento erotico. In mostra sarà possibile indossarla.
ARIANNA PIAZZA ha creato per sé Prothesis. Corna bianche abitate da esseri che sembrano usciti dalle sue resine. L’accessorio come vera estensione del corpo, non come ornamento, è indossato dall’artista nuda. Indossare per essere, non per coprire.
CRISTINA TREPPO presenta un lavoro che utilizza il nuovo materiale da lei sperimentato: il cemento. Questo materiale grezzo e pesante imprigiona e mostra l’impronta di leggere e femminili sottovesti ricche di pizzi. Una suggestione, una meraviglia.
BARBARA UDERZO crea gioielli d’artista. Collane, bracciali, anelli, orecchini “per scoprire organicità e tattilità della materia, per valutarne il rapporto con il corpo, sconfinando nella body art e nell’arte pura.” (Stefania Portinari). Anelli Blob con mondi fantastici, catene rocciose, Rizomi, fino a gioielli da gustare in cioccolata e ghiaccio.
DANIA ZANOTTO lavora da sempre con l’aura invisibile, ma percepibile, del vissuto dell’abito o del tessuto. La componente materiale diventa simulacro, la forma lo strumento di un processo conoscitivo. In mostra presenta abiti indossabili, H2O e Memory, spirituali, leggeri, impalpabili.
Sabato 7 luglio ore 21.00, nella FESTA/EVENTO il sapore di alcuni pezzi verrà interpretato attraverso uno spettacolo di bourlesque: la ballerina indosserà preziosi “giardini tableau” di fresca dolcezza femminile, collier di cioccolata che si scioglie sensualmente sulla pelle, collane di ghiaccio che trasformandosi in acqua liberano l’abito dalla sua funzione di copertura.
Gli artisti invitati:
TERESA CINQUE presenta Garde-Robe, abiti raffigurati con pastelli su carta che ritornano nell’armadio. Abiti con delicate trame e giochi di fiori che non potremo mai, ma vorremmo, indossare.
ANTONELLA CONCATO crea accessori fantastici con stoffe pregiate e pietre, veri e propri decori per il corpo. Segni contemporanei di fragilità che ognuno può adattare alla propria personalità.
VERONICA ORGANO studia l’abito come costrizione, ricostruendo in stile glamour uno degli indumenti più angoscianti che siano mai stati inventati: la camicia di forza. Un oggetto di tortura si trasforma in uno strumento erotico. In mostra sarà possibile indossarla.
ARIANNA PIAZZA ha creato per sé Prothesis. Corna bianche abitate da esseri che sembrano usciti dalle sue resine. L’accessorio come vera estensione del corpo, non come ornamento, è indossato dall’artista nuda. Indossare per essere, non per coprire.
CRISTINA TREPPO presenta un lavoro che utilizza il nuovo materiale da lei sperimentato: il cemento. Questo materiale grezzo e pesante imprigiona e mostra l’impronta di leggere e femminili sottovesti ricche di pizzi. Una suggestione, una meraviglia.
BARBARA UDERZO crea gioielli d’artista. Collane, bracciali, anelli, orecchini “per scoprire organicità e tattilità della materia, per valutarne il rapporto con il corpo, sconfinando nella body art e nell’arte pura.” (Stefania Portinari). Anelli Blob con mondi fantastici, catene rocciose, Rizomi, fino a gioielli da gustare in cioccolata e ghiaccio.
DANIA ZANOTTO lavora da sempre con l’aura invisibile, ma percepibile, del vissuto dell’abito o del tessuto. La componente materiale diventa simulacro, la forma lo strumento di un processo conoscitivo. In mostra presenta abiti indossabili, H2O e Memory, spirituali, leggeri, impalpabili.
05
giugno 2012
O si è un’opera d’arte o la si indossa Oscar Wilde
Dal 05 giugno al 15 luglio 2012
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
YVONNE ARTECONTEMPORANEA SELECTION
Vicenza, Contrà Porti, 21, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Porti, 21, (Vicenza)
Orario di apertura
da martedì a Sabato 15.30 – 19.30
Vernissage
5 Giugno 2012, h 21.00
Autore
Curatore